F1 2023 | Ecco gli orari TV di Sky e TV8 del GP del Giappone

La Formula 1 arriva su un’altra pista storica, Suzuka, sede del Gran Premio del Giappone a una settimana di distanza dal Gran Premio di Singapore di Marina Bay.

Il copione della stagione 2023 è ormai definito. Anche la pista nipponica non è altro che un altro passo verso i titoli che Red Bull Racing farà in questa seconda parte dell’anno, ma gli argomenti di interesse continueranno a essere molteplici.

Primo tra tutti: quanto avrà influito realmente la T018? Dopo Marina Bay, Suzuka potrà essere una pista più consona a capire l’impatto di questa direttiva sulle prestazioni della Red Bull RB19, ma anche di tutte le altre tipologie di monoposto.

A Milton Keynes proveranno a invertire la tendenza vista esclusivamente a Singapore, dove Max Verstappen e Sergio Perez hanno faticato come mai in stagione, mentre i team che stanno lottando per ottenere il ruolo di seconda forza e la seconda posizione nel Mondiale Costruttori vorranno capire se la situazione vista a Marina Bay sia stata solo una grande occasione per battere i dominatori della stagione o se, invece, le cose saranno cambiate.

Stando alle caratteristiche della pista, le RB19 potrebbero tornare a volare. Ma le nuove direttive legate alla flessibilità delle ali anteriori potrebbero aver cambiato non poco i fattori in campo. Modificare l’aerodinamica anteriore di una monoposto vuol dire cambiare anche parzialmente il comportamento di tutto il resto della vettura, con flussi e vortici indirizzati in posizioni differenti che possono portare a un’efficienza inferiore della monoposto stessa.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB19, precede Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, ai box.

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

, Mercedes, 2019)

George Russell, Mercedes F1 W14, Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

Palinsesto Motorsport.com (Dirette LIVE)

Venerdì 22 settembre

Prove Libere 1: ore 4:00 – 5:40

Prove Libere 2: ore 7:30 – 9:10

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Sabato 23 settembre

Prove Libere 3: ore 4:00 – 5:40

Qualifiche: ore 7:30 – 9:10

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Domenica 24 settembre

Gara: ore 6:30

Lando Norris, McLaren MCL60, con vernice aerodinamica applicata

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Calcio, Juve-Lazio: Var sotto accusa dopo il primo gol di Vlahovic

La Juve oggi si porta a casa il risultato contro la Lazio per 3-1. Ma sotto la lente d’ingrandimento è finita la prima rete di Vlahovic, al 10′, convalidata dopo un check del Var per verificare se la palla fosse in campo o meno su una giocata di McKennie in azione. 

La Lazio, per ora, ha scelto il silenzio stampa. I biancocelesti non sono pienamente convinti della direzione arbitrale di Maresca, soprattutto per quanto riguarda appunto il primo gol della Juventus: McKennie ha controllato il pallone quando era già oltre la linea laterale del campo? Il dubbio resta. Le immagini vagliate al controllo VAR confermano il gol. Ma un replay mostrato durante la partita, sembra dimostrare il contrario. Secondo il regolamento un pallone è considerato fuori quando “ha interamente superato la linea a terra o in aria”.

F1 2023 | Ecco gli orari TV di Sky e TV8 del GP di Singapore

La stagione europea del Mondiale 2023 di Formula 1 è terminata con il Gran Premio d’Italia e ora è tempo dei viaggi lunghi, delle piste lontane ma comunque affascinanti. La prima tappa del Circus iridato è Singapore, Marina Bay. Un tracciato diverso da quello che abbiamo imparato a conoscere sino all’anno passato perché è stato rivisto.

4 curve in meno, da 23 a 19, lunghezza ridotta e layout rivisto rispetto al 2022, ma Marina Bay rimane una delle piste più probanti dal punto di vista fisico dell’intero calendario. Pensate che al termine della gara i piloti possono arrivare a perdere anche 3 chilogrammi di peso proprio per la sua durezza.

Sarà una prova difficile per tutti, ma Red Bull Racing ha il preciso obiettivo di inanellare la 15esima vittoria consecutiva dopo aver vinto tutte le gare di questa stagione grazie ai 12 successi di Max Verstappen e i 2 di Sergio Perez.

Non è tutto, perché Max Verstappen ha battuto a Monza la striscia di vittorie consecutive più lunga che apparteneva a Sebastian Vettel, arrivando a 10 successi. E’ chiaro che a Singapore il 2 volte campione del mondo avrà l’opportunità di alimentare il suo nuovo record ed è un’occasione che proverà a non farsi sfuggire.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Photo by: Erik Junius

Singapore sarà anche un’altra tappa d’avvicinamento ai titoli iridati 2023 per il team di Milton Keynes. Nessuno dei due, né quello Piloti, né tanto meno quello Costruttori, è più in discussione. Ma l’artimetica non ha ancora dato ragione al team di Christian Horner. E’ solo una questione di tempo, ma in Inghilterra vogliono fare in modo che la rincorsa duri il minor tempo possibile.

La vera lotta si scatenerà per avere il sopravvento e diventare la seconda forza stabile della seconda parte di stagione. Tanti i team in lizza, a partire dalla Mercedes – seconda nel Mondiale Costruttori – e dalla Ferrari, che grazie al podio ottenuto a Monza da Carlos Sainz Jr. è riuscita a scavalcare Aston Martin e a issarsi al terzo posto dietro la Casa tedesca.

Questo, però, al Cavallino Rampante non basta. L’ambizione, sebbene non sbandierata, è ancora quella di provare a vincere almeno una gara e terminare la stagione nel miglior modo possibile, aspettando così la monoposto 2024 che dovrebbe essere un taglio netto con il presente e il recente passato per tornare a lottare con Red Bull e vincere.

In questo fine settimana sarà lecito attendersi risposte importanti anche dalla McLaren, uscita allo scoperto in estate e ora desiderosa di mantenere alti standard, ma anche da Alpine, quest’anno spesso altalenante tanto da deludere le aspettative di Luca De Meo e convincerlo a rivoluzionare i vertici del team.

Sir Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Primo Gran Premio disputato: 2008

Lunghezza della pista: TBC (pista rivista)

Numero di giri previsti: 62

Distanza di gara complessiva: TBC (pista rivista)

Zone DRS: 3 (Settore1, 2 e 3)

Giro record: TBC (Pista rivista)

Lando Norris, McLaren MCL60

Photo by: Erik Junius

Palinsesto Motorsport.com (Dirette LIVE)

Venerdì 15 settembre

Prove Libere 1: ore 11:00 – 12:40

Prove Libere 2: ore 14:30 – 16:10

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Sabato 16 settembre

Prove Libere 3: ore 11:00 – 12:40

Qualifiche: ore 14:30 – 16:10

Clicca qui per accedere al LIVE delle Libere 3

Domenica 17 settembre

Gara: ore 13:30

Fernando Alonso, Aston Martin Racing AMR23

F1 | Leclerc sorpreso: “Non ci aspettavamo questo avvio!”

A Marina Bay ecco la Ferrari che non t’aspetti. La pista che fa da palcoscenico al Gran Premio di Singapore è per caratteristiche una delle più favorevoli alle SF-23, ma un conto è sperare di fare bene rispetto agli standard stagionali, un altro è trovarsi a dominare entrambe le prime due sessioni di prove libere del venerdì.

Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr. si sono divisi le due sessioni, firmando un miglior tempo a testa. Al termine della giornata il pilota nativo di Monte-Carlo ha affermato di essere sorpreso delle prestazioni così buone delle Rosse, ma anche di voler restare con i piedi per terra perché la concorrenza sarà tanta e molto competitiva.

“Sì, siamo sorpresi, ma non ci facciamo prendere la mano. È solo venerdì e ci aspettiamo che domani le altre squadre mostrino il loro vero potenziale. Non possiamo lasciarci trasportare, ma è vero che non ci aspettavamo questo tipo di prestazione, almeno di venerdì. È un buon inizio, ma ora dobbiamo concentrarci su noi stessi e speriamo di poter fare altrettanto domani”.

Ferrari ha cambiato direzione nel bilanciamento della SF-23 rispetto a quanto fatto a Monza e i risultati sono arrivati subito. Un approccio differente, che però andrà confermato domani, in una delle qualifiche più importanti della stagione.

“Le sensazioni sono state buone fin dall’inizio. È cambiato molto rispetto a Monza, dove ho avuto una macchina piuttosto difficile da guidare il venerdì, ma abbiamo imparato da questo. Abbiamo scelto la strada opposta e il bilanciamento è stato subito ottimo, quindi sono molto contento del cambiamento di approccio ed è positivo costruire il weekend partendo da un venerdì come questo, ma, ancora una volta, abbiamo bisogno di fare un passo avanti per domani, quindi è lì che stiamo concentrando tutto al momento e vediamo cosa riusciamo a fare”.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Le qualifiche a Marina Bay hanno un’importanza significativa, come spesso accade sulle piste cittadine. I sorpassi saranno rari e partire dalla prima fila, ancora meglio il pole position, sarà fondamentale per le ambizioni di successo della Ferrari.

Leclerc sa bene che Singapore sarà la grande occasione di evitare una stagione senza vittorie. Per questo domani proverà a mettere tutto assieme, essere protagonista di un giro vicino alla perfezione per poi raggiungere il proprio obiettivo e avere grosse possibilità di successo tra due giorni.

“È sempre molto difficile mettere insieme un giro qui, per molte ragioni: è estremamente caldo, le gomme si surriscaldano a dismisura, non c’è la stessa macchina dal primo all’ultimo settore, quindi bisogna adattarsi molto rapidamente, ma è una delle mie piste preferite della stagione e non vedo l’ora che arrivi domani, con poco carburante, di arrivare alla notte e di spingere come un matto”.

“Sarà sicuramente combattuta, anche se mi aspetto che gli altri siano molto più veloci domani, quindi vediamo. Spero che non ci siano brutte sorprese, che saremo meno competitivi di quanto pensiamo al momento, ma per ora tutto sembra buono, quindi spero che domani sia la stessa cosa”, ha concluso Leclerc.

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Formula 1: TD018, ecco cosa cambia con la direttiva tecnica introdotta a Singapore

A partire dal Gran Premio di Singapore 2023 di Formula 1 entrerà in vigore la nuova direttiva tecnica diramata dalla FIA, la TD018. Andrà a limitare le flessioni e i movimenti delle ali sia all’anteriore che al posteriore. La Federazione si è accorta che molti team esageravano nel far flettere le ali alle alte velocità in rettilineo, per ridurre la resistenza aerodinamica all’avanzamento. Dalle riprese video delle telecamere installate sul muso il movimento che si notava di più era la flessione di alcuni flap posti sull’ala anteriore. Più difficile, invece, notare il movimento sull’ala posteriore.

All’anteriore, le flessioni non avvengono su tutta l’ala compreso l’elemento principale e i fari flap posti al di sopra. A muoversi sono gli ultimi due flap, ma nella zona centrale, perché sono separati da piccole lamine, che permettono lo scorrimento e lo scivolamento verticale di questi elementi. Da Singapore tutti i flap dovrebbero essere fissi e non separati da perni e lamine. Al posteriore, invece, il problema caratterizza tutta l’ala che alle alte velocità flette all’indietro grazie anche al pilone che sorregge l’ala e ai flap inferiori che si attaccano alla struttura centrale anti urto posteriore.

Il direttore tecnico con delega alle monoposto della FIA, Tim Goss, spiega che le scuderie cercano “di ottenere il massimo dai limiti esistenti all’interno delle normative”. Visto che i “molti ingegneri intelligenti” che operano in F1 perseguono questo obiettivo, “serve una comprensione comune di dove stiano i limiti e come vengono applicati”. “Negli ultimi tempi – osserva – abbiamo visto un po’ troppa libertà applicata ai dettagli di progettazione dei componenti aerodinamici”. Secondo quanto dichiara Goss, la FIA è venuta a conoscenza di una serie di casi in cui le ali anteriori e posteriori sono sì conformi ai requisiti dell’articolo 3.15 del regolamento tecnico, che regola la flessibilità dei componenti aerodinamici, ma potrebbero contravvenire alle disposizioni dell’Articolo 3.2.2, poiché “sfruttano regioni di cedevolezza localizzata appositamente progettate e/o il movimento relativo tra componenti adiacenti”.

In soldoni, la questione riguarda il modo in cui le componenti vengono saldate, visto che nell’articolo 3.2.2 si stabilisce che ‘tutti i componenti aerodinamici o la carrozzeria, che influenzano le prestazioni aerodinamiche della vettura devono essere fissati rigidamente e risultare immobili rispetto al loro quadro di riferimento, utilizzando una struttura uniforme, solida in ogni circostanza”. Visto che le ali non possono essere totalmente rigide, esiste una serie di test di deflessione per stabilire quanto gli elementi si possano effettivamente piegare.

Con la TD018, “indipendentemente dalla conformità con le prove di carico definite nell’articolo 3.15″, la FIA “considererebbe qualsiasi progetto che utilizzi il movimento relativo tra componenti adiacenti dei meccanismi al fine di massimizzare la deformazione aerodinamica in violazione dell’Articolo 3.2.2”. Goss offre degli esempi, spiegando che “i giunti dei flap non possono essere disaccoppiati in in modo tale che ruotino attorno a un perno o che si possano muovere su e giù”. Insomma, Il modo in cui sono progettate le connessioni tra i vari elementi delle ali diventa il punto focale su cui si concentra l’attenzione della FIA. Staremo a vedere se queste disposizioni avranno un effetto sui valori in campo.

In collaborazione con Automoto.it

MotoGP 2023. GP di San Marino. Jorge Lorenzo a Marc Marquez: “Confermi che resti in Honda al 100%?” e lui mica ha confermato. Con Pedrosa come collaudatore Honda sarebbe più veloce?

Misano Adriatico – Marc Marquez ha avuto uno scambio molto interessante con Jorge Lorenzo, su DAZN Spagna. L’ex pilota è andato diritto al punto:

“Innanzitutto, congratulazioni – ha detto Lorenzo -. Penso che tu abbia dato il massimo, come sei solito fare, ma arrivo al punto, che è quello che tutti noi vogliamo sapere. La domanda è: puoi confermare al cento per cento che correrai con la Honda il prossimo anno?

Marquez ha sorriso: “Domani avremo un test molto importante con la nuova moto, dove dobbiamo continuare a migliorare, logicamente. È quello che ha usato Bradl questo fine settimana, ma ehi, da qui, e lo ha detto ieri Alberto Puig a Dazn: le parole non valgono più, valgono solo i fatti e devono esserci i fatti per continuare con Honda“.

Lorenzo: “Grazie Marc, non potevi confermarlo”.

Marquez: “Ti è chiaro?”

Lorenzo: “No, non al momento”.

Queste invece alcune risposte che Marquez ha dato ai giornalisti nell’hospitality Honda.

Marquez è stato di gran lunga la prima Honda al traguardo. Sulla gara…

“Mi sono sentito a mio agio, anche se è strano dirlo, sono arrivato settimo, ma ho fatto una gara perfetta. Mi sentivo veloce. Volevo prendere Vinales per stare con lui ma quando l’ho arrivato ho sentito che stavo andando oltre i miei limiti, allora ho iniziato a prendere un ritmo diverso, altrimenti non avrei finito la gara”

Marquez è stato l’unico in pista con la soft dietro, che alla fine era molto consumata…

“Negli ultimi quattro giri mi sono difeso come ho potuto da chi arrivava da dietro. Questa settima posizione non è buona ma non è nemmeno male”

Riguardo al tuo futuro e alle domande dei media: questa situazione ti diverte o ti annoia?

“Non mi da fastidio, né lo trovo divertente, questa pressione fa parte del mio lavoro. Ho la capacità di non esserne influenzato in pista. Certo, a 20 anni probabilmente mi avrebbe disturbato. Ora però sotto pressione dò il meglio di me, questa settimana la migliore gara ho fatto”

Sui test in arrivo…

“Voglio vedere risultati, fatti. Domani proverò la moto e voglio le risposte, voglio essere più veloce, non importa come. Se sarà frenando dopo o accelerando prima… non importa. Proverò la moto con la mente libera”

Ti sei dato un tempo per capire se la moto va bene o no?

“Sì, ho un timing, ma non posso dire qual è. Però non può essere molto lungo. Siamo già a settembre, alla fine il tempo passa ed un pilota ha una carriera sportiva”

Con Pedrosa come collaudatore la situazione in Honda sarebbe migliore?

“Con un collaudatore come Pedrosa saremmo più avanti? Dani è Dani, il migliore… ma Ducati ed Aprilia hanno Pirro e Savadori, piloti con meno talento e velocità di Dani, eppure hanno sviluppato moto veloci. Perché puoi dare indicazioni perfette come Pedrosa, ma poi il lavoro lo fanno gli ingegneri”

In collaborazione con Moto.it

MotoGP 2023. GP di San Marino. Marco Bezzecchi e gli scherzi con Pecco Bagnaia: “Nessuna recita, siamo così”

Misano Adriatico – Due secondi posti con la mano che fa male. Il weekend di Marco Bezzecchi è sicuramente positivo. E il pilota riccioluto lo sa, infatti è contento e scherza con il suo amico-rivale Pecco Bagnaia, che sia oggi che ieri, ha finito alle sue spalle. In molti si chiedono se questa amicizia continuerà anche quando, eventualmente, le cose si faranno più serie. Beh, a vedere come scherzano e la confidenza che c’è tra loro, un’eventuale lotta serrata al vertice potrebbe forse mettere in pausa il loro legame ma non romperlo (per capire meglio questo passaggio bisogna leggere l’ultima domanda dell’intervista e il contesto).

Comunque, alla fine, si tratta solo di due giovani atleti tra-i-migliori-5-al-mondo-a-fare-quello-che-sanno-e-gli-piace-fare. Mica male.

Queste le parole di Bez domenica pomeriggio.

Come stai?

“La mano mi fa abbastanza male, mi stanno scendendo l’antidolorifico e l’adrenalina e quindi sto iniziando a soffrire un po’ come ieri, ma adesso il lavoro è fatto, adesso posso anche soffrire. Comunque due podi e la prima fila sono contento”

Jorge Martin ha detto che non sente la pressione di vincere il mondiale perché non è in un team ufficiale, tu?

“Io sono quello che ha meno pressione di tutti, cerchiamo di metterne di più a loro, anche voi giornalisti iniziate a spingere con le domande, che mi state spingendo solo a me dai (ride, ndr)…”

Tipo che domande?

“Ah rompetegli un po’ il cxxxo, è il vostro lavoro… (ride, ndr) no dai, Jorge è bravissimo, anche Pecco, Jorge questo weekend ha fatto la differenza, è uno dei favoriti, insieme a Pecco che è il campione in carica, però io cercherò di rompergli le scatole il più possibile”

Adesso andate in India, foglio bianco per tutti, come la vedi?

“Noi in safety commission abbiamo parlato e visto video della pista, anche per la sicurezza. La pista sembra bella, ma ci sono tanti lavori da fare ancora, però io sono curioso, è sempre bello andare in una pista nuova, non sarà semplice ma siamo tutti sulla stessa barca, spero di divertirmi”

Sulla folla sotto al podio…

“Non mi aspettavo di vedere una folla così grande, con tanta gente che urlava il mio nome e quello di Pecco, è stato emozionante e molto bello”

Tu e Pecco state giocando molto punzecchiandovi, lui bravo ragazzo capoclasse, tu pieno di intemperanze, è una recita o siete davvero così, lui il piemontese quadrato e tu il romagnolazzo?

“Non c’è nessuna recita, io sono così e lui è così”

Spiegazione del contesto: nel frattempo Bagnaia, che era vicino e in attesa dei giornalisti, gli ha detto “Bez! Fai basta”, cioè smetti, e Bez gli ha risposto “non rompere il cxxxo”. Prima di iniziare l’intervista Pecco stava mangiando l’ormai famoso hot dog post gara e lo ha passato a Bez: “dai un morso” e Bez: “Col cxxxo, lo mangio tutto!”, poi gliel’ha ripassato. Si divertono.

In collaborazione con Moto.it

MotoGP 2023. GP di San Marino. Marc Marquez e quella battuta fatta due volte: “Però… bella la livrea della Ducati Gresini!”

Misano Adriatico – Se il mercato non va da Marc Marquez è Marc Marquez che va dal mercato. Il pilota Honda è al centro dell’attenzione per la presunta trattativa con il team Gresini. Di fatto non si è ancora capito a che gioco stia giocando, se è davvero in trattative per cambiare moto, oppure se sta solo affrontando questi rumors alimentandoli invece che spegnendoli, anche se di vero non c’è niente.

“Bella la livrea della Ducati Gresini”

I fatti. Sia nell’incontro con la stampa, avvenuto nell’hospitality HRC, sia in tv Marc Marquez ha rimarcato la bellezza della livrea della Ducati Gresini.

Il giornalista Mela Chercoles di AS ha chiesto a Marquez un commento sulla gara, facendo riferimento al fatto che abbia visto da vicino la Ducati Gresini di suo fratello Alex: “L’hai radiografata?” ha chiesto Chercoles.

“La livrea di questa gara è molto carina. Mi piace molto… (ha riso, ndr)” poi ha proseguito con un’analisi sulla giornata.

In diretta su Sky Sport MotoGP, dopo aver risposto a un paio di domande la conduttrice Vera Spadini ha detto “sarai contento che oggi non ti facciamo domande sul mercato?”

E lui ha risposto: “Però… bella la livrea della Ducati Gresini!

A che gioco sta giocando Marquez? Voi cosa ne pensate?

Le altre domande

Sul sabato…

“È stata una bella giornata. È strano dirlo perché siamo arrivati noni in griglia e decimi nella Sprint, ma difficilmente avrei potuto fare di più. Sono stato competitivo sulla moto, veloce, ho guidato bene. Ho spinto sia nelle qualifiche che nella Sprint”

Sui momenti vissuti in gara con il fratello…

“Ho usato un po’ di esperienza e sono stato con mio fratello per scappare dal gruppo dietro. Poi l’ho lasciato passare perché sapevo che aveva più ritmo e ho sfruttato quei tre o quattro giri per creare un gap con quelli dietro”

Sulla situazione della RC213V…

“I problemi continuano ad essere accelerazione e trazione. Puoi frenare per recuperare in uno o due giri, ma non in un’intera gara. È quello che ho fatto”

Sul modo di affrontare i weekend di gara…

“Sto dando il 100%, cercando di non perdere la voglia, anche se non sempre ci riesco. Oggi l’ho fatto”

In fondo lui è quasi sempre la prima Honda in qualifica e al traguardo…

“Le altre Honda soffrono più di me e questo mi preoccupa e mi tranquillizza allo stesso tempo”.

Hai visto i dati di Bradl?

“No. Non mi fanno vedere la telemetria di Bradl, anche se c’è da dire che lui non va più veloce di me. Se fosse più veloce forzerei la mano per vedere i suoi dati. Ma essendo la sua una moto diversa dalla mia si potrebbe creare confusione nel confronto. Ecco perché non facciamo mai paragoni con l’anno scorso”

In collaborazione con Moto.it

MotoGP 2023. GP di San Marino. Pecco Bagnaia in Q2: “Incredibile, non sapevo come mettermi sulla moto, mi vedo da top 5”

Misano Adriatico – Ha una fascia contenitiva alla gamba destra, ma è arrivato nell’hospitality Ducati in scooter, da solo. Pecco Bagnaia è soddisfatto di essere entrato in Q2 al termine del venerdì. 

La caduta è stata violenta, il passaggio della moto di Binder sulla gamba drammatico, eppure solo cinque giorni dopo Bagnaia è al suo posto, a fare la sua cosa. Bene.

Queste le sue parole al termine del venerdì…

“È incredibile la performance che abbiamo avuto considerando la situazione e quanti giorni sono passati dalla botta. Il primo impatto è stato di 24 G, il secondo di 23 G, sulla gamba… e si sentono tutti devo dire. Sono molto soddisfatto e felice, non si direbbe perché sono stanco. Essere nei 10 è quasi una pole position, ho visto gente emozionata nei box”

Può essere la gara in cui anche una top 10 va bene?

“Qualsiasi cosa venga vedremo, era importante tornare e fare bene più per me stesso che per il risultato. Siamo partiti con il piede giusto”

Gli antidolorifici li userai?

“Sì, siamo partiti con un programma soft, stamani niente oggi qualcosa, domani ci sarà bisogno di qualcosa di più forte”

Mentalmente come si recupera dall’incidente?

“Così, andando in moto subito, avevo bisogno mentalmente di tornare in moto, la botta è stata cruenta. Tornare qui, con i fan e in questo modo, è stato fondamentale, e anche essere veloci”

Le sensazioni nei primi giri?

“Male, abbastanza male, ma non capivo come mettermi, cercavo di mettere il piede sulla punta come faccio sempre quando guido ma faceva male e frenavo dietro di continuo e ho preso dei rischi, abbiamo trovato abbastanza una soluzione per il pomeriggio, poi teoricamente l’ematoma dovrebbe scendere sotto al ginocchio e a quel punto andrà meglio, i primi giri sono stati tosti”

Nel 2020 Pecco aveva avuto un altro infortunio serio…

“Sono tornato in moto dopo 3 settimane, qui 4-5 giorni, il livello di dolore è più intenso ma dovrebbe andare a calare prima, in India non dovrei avere problemi. Lo faccio per me stesso, il mollare non è consentito nella mia testa, stringendo i denti ma sapevo che saremmo andati incontro a questo”

Riesci a dormire?

“È stata la cosa difficile, dormire che ti fa male il sedere non lo consiglio a nessuno, anche andare di corpo è stato molto complicato, per il resto stavo abbastanza bene, quando trovavo la posizione dormivo… poi c’era il mio angelo custode Dudy che mi ha scarrozzato ovunque e mi ha aiutato tantissimo, tutte le persone che lavorano con me e per e anche i dottori… sarò felice se andrò via di qui essendo soddisfatto di quello che abbiamo ottenuto, quello che verrà verrà, al momento mi vedo da top 5”

In collaborazione con Moto.it

E’ morta a 26 anni Violeta Mitul, talento della Nazionale moldava. Militò anche in Italia

L’annuncio della Federcalcio moldava: “Con profonda tristezza e dolore nell’anima, la Federcalcio moldava esprime le sue sincere condoglianze e il suo profondo rammarico per la scomparsa della calciatrice della nazionale Violeta Mitul. Una delle migliori giocatrici della Nazionale femminile ha subito un tragico incidente durante un’escursione in montagna, dove si trovava con le compagne di squadra”. Considerata uno dei migliori talenti del calcio femminile europeo, l’atleta aveva indossato la maglia della nazionale femminile moldava in 40 partite.

Violeta Mitul, 26 anni, è deceduta durante una gita a Vopnafjörður, Islanda. La calciatrice, terzino sinistro, aveva militato anche in Italia, nell’Apulia Trani, conquistando la promozione in Serie B. 

Anche la Uefa si unisce al cordoglio: “Il calcio europeo piange la morte della giocatrice della nazionale moldava Violeta Mitul. Riposa in pace, Violeta”.

La sua squadra di calcio, l’Einherji, in una nota si dice affranta della sua scomparsa e come sia stato un grande shock per tutta la squadra.

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