Paola Egonu: Federica Pellegrini senza peli sulla lingua

Paola Egonu: Federica Pellegrini senza peli sulla lingua

L’ex campionessa azzurra del nuoto Federica Pellegrini in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato della delicata situazione che si è venuta a creare nell’Italvolley e del caso Paola Egonu.

“Bisogna aiutarla? Io non mi esprimo: voglio prima parlarle – ha spiegato la Divina -. A volte le cose vengono strumentalizzate e di fatto non si capisce se sia stata esclusa oppure se è lei che se ne è andata”. 

“Prima di rilasciare una dichiarazione vorrei parlare con Paola per capire in effetti cosa è successo realmente. Ciò che esce sui giornali è sempre una piccola parte”.

L’ex nuotatrice ha anche parlato delle prospettive dell’Italia alle prossime Olimpiadi: “40 medaglie? Non mi è mai piaciuto parlare di risultati quando ero atleta, non lo farò neanche ora per scaramanzia. Possiamo mettere sul foglio i numeri che vogliamo, ma le prospettive alla fine le fanno gli atleti”.

Jannik Sinner, Federica Pellegrini fa un appello

Jannik Sinner, Federica Pellegrini fa un appello

Federica Pellegrini in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato di alcuni casi azzurri scottanti, a cominciare da Jannik Sinner: il tennista altoatesino si è attirato diverse critiche per la sua decisione di rinunciare alla fase a gironi di Coppa Davis.

L’ex nuotatrice azzurra ha fatto un appello all’atleta di San Candido: “È una questione di appartenenza, di orgoglio, di responsabilità; poi quando sei un atleta forte devi dare al tuo Paese quel guizzo in più che soltanto tu puoi avere”. Sinner dovrebbe tornare a disposizione per le finali di Malaga in programma a fine novembre.

Pellegrini fa invece una distinzione per quanto riguarda Marcell Jacobs: il velocista azzurro ha deciso di abbandonare l’Italia e l’allenatore italiano, Camossi, per provare a rilanciarsi negli Stati Uniti. “Anche a me è successo in passato di cambiare allenatore, è sempre un rischio ma dipende dalle storie di ognuno. Continuare a non avere risultati o a convivere con gli infortuni, come è stato per Jacobs, non è facile da accettare”. 

“Il cambiamento è uno stimolo nuovo. È rischiare in positivo. Stavolta sta succedendo anche ad altri atleti”.

Lecce: Milik e l’arbitro fanno felice la Juventus. Giallorossi ko dopo 5 turni

Un gol di Milik regala la vittoria alla Juventus e pone fine all’imbattibilità del Lecce che si ferma dunque a cinque giornate, record assoluto nella storia dei salentini in serie A. Va detto però che l’azione che ha deciso l’anticipo della sesta giornata è viziata da un errore dell’arbitro Giua di Olbia, protagonista in negativo all’Allianz Stadium di Torino.

Il gol del successo firmato dal centravanti polacco infatti è scaturito da un tiro dalla bandierina di fatto inesistente e concesso con generosità dal direttore di gara sardo nonostante le proteste dei calciatori giallorossi e del tecnico D’Aversa, quest’ultimo puntualmente finito sul taccuino dell’arbitro.

«Dal campo si è visto nitidamente il tocco di Rabiot dopo la spizzata precedente di Venuti, il calcio d’angolo non c’era», ha detto a muso duro nel post partita l’allenatore dei salentini senza con questo voler dare attenuanti ai suoi ragazzi per la sconfitta. Non è tutto perché la stoccata vincente di Milik è stata preceduta da un tocco con la mano di Rugani e anche in quel caso l’arbitro, anziché fermare il gioco e concedere la punizione a favore del Lecce, ha lasciato proseguire l’azione con i giallorossi che hanno subito perso il possesso del pallone.

Per carità, la Juventus ha cercato più del Lecce la vittoria, su questo non c’è alcun dubbio, ma senza quell’errore probabilmente la gara sarebbe finita in parità visto che il portiere dei giallorossi Falcone è stato costretto a raccogliere il pallone dal sacco soltanto una volta. La serata negativa di Giua, che ha distribuito ammonizioni come fossero caramelle, è proseguita fino ai minuti di recupero quando ha punito una banale caduta in area di Kaba con il secondo cartellino giallo mostrato al centrocampista francese nel giro di pochi minuti (il primo era sacrosanto). Un episodio che, anche a giudizio degli esperti, rappresenta un evidente errore del direttore di gara.

Dopo Marinelli, protagonista dell’espulsione di Baschirotto nella gara di Monza, ecco che sulla strada del Lecce spunta Giua: cosa dirà ora Rocchi? Nella migliore delle ipotesi, il “fischietto” di Olbia salterà un turno per poi riprendere da bordo campo, nella veste di quarto uomo.

Per ritornare alla partita di Torino invece va detto che il Lecce ha affrontato la Juventus con personalità, mettendo in evidenza una grande organizzazione tattica anche se i giallorossi sono mancati negli ultimi sedici metri. Basta dire che nell’arco dei 97 minuti di gioco il Lecce non ha mai tirato in porta ed è la prima volta che succede in questa stagione. Su questo aspetto dovrà lavorare mister D’Aversa nei giorni che separano dalla sfida di sabato al Via del Mare contro i campioni d’Italia del Napoli (fischio d’inizio alle ore 15). L’obiettivo è riprendere il cammino interrotto a Torino con un risultato di prestigio gli uomini di Garcia. Inutile dire che per tornare a muovere la classifica servirà un’altra prestazione eccellente. Non sarà della partita Kaba, per il quale è in arrivo la squalifica, e sarà ancora fermo ai box Banda, ancora convalescente dopo l’infortunio muscolare dei giorni scorsi. Mister D’Aversa saprà scegliere gli uomini giusti da mandare in campo in una partita destinata a far registrare il nuovo record di presenze al Via del Mare.

Sassuolo, Alessio Dionisi è categorico sull’Inter

Le parole di Dionisi in vista di Inter-Sassuolo

Alla vigilia della gara che vedrà il Sassuolo affrontare l’Inter capolista nella sesta giornata di serie A, il tecnico degli emiliani ha presentato l’incontro che attende gli emiliani nel corso della consueta conferenza stampa prepartita.

“La vittoria ci ha dato tanta fiducia e consapevolezza. Abbiamo ottenuto un risultato facendo prestazione contro una squadra di un livello superiore al nostro. Ora non vorrei più parlare della Juve, perché sappiamo che quanto fatto contro di loro non basterà per ottenere risultato contro l’Inter, che in questo momento sembra ingiocabile. Noi dobbiamo lavorare sulla testa e cercare di essere il miglior Sassuolo possibile, ma sappiamo che non potrebbe essere sufficiente” ha esordito il tecnico degli emiliani.

“E’ difficile pensare di andare a San Siro e fare la partita contro l’Inter per 90-100 minuti, ma avremo le nostre opportunità. Ci saranno dei momenti in cui gestiremo la palla e dovremo essere bravi a farlo, così come dovremo essere attenti quando dovremo difendere. Io voglio che i ragazzi scendano in campo con coraggio e personalità. Siamo riusciti a farlo con la Juve, ma domani non sarà semplice perché lo stadio li spingerà per tutti i 100 minuti” ha aggiunto l’ex allenatore dell’Empoli.

In conclusione, Alessio Dionisi si è soffermato sull’ex della gara Davide Frattesi: “Gli darò una pacca sul coppino perché c’è un buon rapporto. Ha lasciato un buon ricordo perché è un ragazzo sorridente che mette energia in tutto quello che fa. Gli faccio gli auguri per domani e sarà un piacere rivederlo. Si è già inserito bene negli schemi di Inzaghi, ma speriamo che domani non faccia il Davide che conosciamo”.

Atp Pechino 2023, tabellone e orari tv. In gara Sinner e Musetti

Pechino (Cina), 26 settembre 2023 – Il circuito del tennis mondiale riabbraccia di grande prestigio come il China Open Atp 500 di Pechino, che si disputerà da giovedì 28 settembre a sabato 4 ottobre (sarà l’emittente Super Tennis a fornire la copertura televisiva dell’evento) e tornerà dopo ben tre anni di assenza, dovuti alla pandemia di Covid-19 (2020 e 2021) alla decisione della WTA di cancellare ogni torneo in programma in Cina dal calendario della stagione 2022 in segno di riposta e protesta al caso della tennista Peng Shuai. Ad imporsi sul cemento dell’Olympic Green Tennis di Pechino fu l’austriaco Dominic Thiem, che supero il greco Tsitsipas 3-6, 6-4, 6-1, ma nell’albo d’oro il re del China Open resta il serbo Novak Djokovic, grande assente dell’edizione di quest’anno, che si è imposto per ben sei volte, nelle edizioni 2009 e 2010 e nelle quattro annate consecutive dal 2012 al 2015. Pur mancando Djokovic, però, l’edizione 2023 del China Open sarà comunque ricca di campionissimi, a cominciare dal numero due della classifica ATP, lo spagnolo Carlos Alcaraz che è anche testa di serie numero uno del torneo e affronterà al primo turno con uno dei tennisti usciti dai turni di qualificazione. Pronti a dare grande battaglia al fuoriclasse nativo di El Palmar ci sono però altri sette big della top 10 della classifica mondiale, tra cui spiccano il numero tre in graduatoria Danil Medvedev e il connazionale russo Andrej Rublev, il danese Holger Rune e il greco Stefanos Tsistipas, come detto finalista nell’ultima edizione disputata.

Piuttosto folta, però, anche la colonia di italiani, con l’altoatesino Jannik Sinner in testa, il quale tornerà alle gare dopo essere stato battuto agli ottavi di finale degli US Open e aver saltato – non senza generare polemiche – la prima parte della Coppa Davis. L’azzurro classe 2001, attualmente al settimo posto della classifica ATP, se la vedrà invece al primo turno (in programma giovedì mattina alle ore 6.30 italiane) con il tennista britannico numero 33 al mondo Daniel Evans e cercherà ovviamente di raggranellare punti preziosi in chiave ATP Finals. Qualora poi Sinner riuscisse a passare il primo turno, affronterebbe il vincente della sfida tra Shang e Nishioka. Eventualmente, poi, ai quarti potrebbe doversela vedere con il danese Holger Rune e, in un altrettanto ipotetica semifinale con Carlos Alcaraz. Oltre a Jannik Sinner, rappresenteranno i colori italiani sul cemento di pechino anche Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, rispettivamente numero 18 e 38 del ranking ATP. Per Musetti il primo scoglio da superare sarà il russo Karen Kachanov, mentre Sonego farà il suo esordio nel torneo con il francese Hugo Umbert e, qualora dovesse superare il primo turno potrebbe subito trovarsi a fronteggiare il russo Andrey Rublev. In corsa per un posto nel tabellone principale vi è poi anche un quarto italiano: stiamo parlando di Matteo Arnaldi, il quale ha superato 4-6, 6-3, 7-6 il colombiano Daniel Elahi e mercoledì alle 5 della mattina italiana se la vedrà con l’australiano Alexandar Vukic.

Dove vedere il torneo

A fornire la copertura televisiva dell’evento dalle 8.30 di giovedì sarà l’emittente Super Tennis (canale 64 del digitale terrestre e 212 del bouquet Sky).

Mario Balotelli ha detto di no all’Inter

Le parole di Mario Balotelli

Mario Balotelli, fresco di ritorno in Turchia, ha parlato ai microfoni di TvPlay: “L’Inter quest’anno può vincere lo Scudetto. La vedo in vantaggio rispetto a Juventus e Milan, in questo momento. Per come sono messe in campo oggi, sicuramente l’Inter sta meglio. Qualitativamente e numericamente è una squadra forte. Marko Arnautovic è fortissimo, è un buon acquisto per l’Inter. Gli auguro di ritornare il prima possibile, di fare i gol, di fare il jolly per la squadra. Non è facile rimpiazzare Dzeko. Lui è un fenomeno. Ho giocato con lui, è un fenomeno vero”.

“Com’è perdere un derby? Ho perso un derby 1-0. E’ molto brutto. La reazione del Milan dopo il 5-1 non è stata scontata. Ha avuto una bella risposta. Inzaghi? Non lo conosco bene. Mi sta simpatico”, ha aggiunto.

Chiosa su un possibile ritorno in nerazzurro: “Io all’Inter per fare il quarto attaccante? Gioco all’Adana, sto bene qua”.

Mancato rispetto del minuto di silenzio per Napolitano: multati cinque club di Serie A

Notizie calcio. Il giudice sportivo della Lega Serie A ha deciso di sanzionare cinque società del massimo campionato per il mancato rispetto, da parte dei rispettivi tifosi, del minuto di silenzio disposto nell’ultimo turno per la scomparsa dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (e nella sfida tra Milan e Verona anche per la scomparsa dell’ex giocatore rossonero Giovanni Lodetti).

Nel dettaglio, infatti, sono state sanzionate Empoli, Fiorentina, Lazio, Udinese e Verona, tutte con multe per cinquemila euro. Si legge nel documento del giudice sportivo:

  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. EMPOLI per non avere, un numero esiguo di propri sostenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C.
  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. FIORENTINA per non avere, i propri sostenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C.
  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. HELLAS VERONA per non avere, la totalità dei propri sostenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C., manifestazione immediatamente coperta dalla disap-provazione della restante parte dello stadio.
  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. LAZIO per non avere, numero cospi-cuo di propri sostenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C., manifestazione immediatamente coperta dalla disapprova-zione della restante parte dello stadio.
  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. UDINESE per non avere, i propri so-stenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C

Mondiali di rugby, il dominio è europeo

AGI – Dominio europeo nella prima fase dei mondiali di rugby in corso in Francia: la conferma è arrivata da Lione dove la travolgente vittoria del Galles per 40 a 6 sull’Australia. Un risultato che qualifica i dragoni ai quarti di finale ed elimina virtualmente per la prima volta nella fase ai gironi i ‘wallabies’ bicampioni del mondo.

In tutti e quattro i gironi ora sono in testa squadre del Vecchio Continente: in quello A, in cui è inserita anche l’Italia, capolista è la Francia (13 punti) che ha battuto la Nuova Zelanda e ha già ipotecato i quarti. Gli azzurri devono fare l’impresa di battere gli All Blacks, venerdì alle 21 a Lione, o i padroni di casa il 6 ottobre per arrivare secondi e andare avanti.

Nel girone B l’Irlanda stacca ora di quattro punti il Sudafrica che pero’ dovrebbe farcela a qualificarsi come secondo. Nel C il Galles è già ai quarti con 14 punti e a meno di un miracolo saranno le Figi a prendersi il secondo posto eliminando l’Australia. Nel D l’Inghilterra è già qualificata e ha fatto il vuoto alle sue spalle con 14 punti.

Come sarebbe la graduatoria del massimo campionato italiano senza equivoci da parte del direttore di gara?

Ogni settimana, la Serie A scende in campo e milioni di persone seguono le loro squadre del cuore in azione, sperando sempre in una partita equa e giusta. Tuttavia, gli errori arbitrali sono sempre stati una parte inevitabile del gioco, suscitando polemiche e discussioni appassionate. Ma cosa succederebbe se potessimo immaginare una classifica della Serie A senza errori arbitrali?

In un mondo ideale, la classifica della Serie A sarebbe una rappresentazione accurata delle abilità e delle performance delle squadre, senza influenze esterne. Gli errori arbitrali, purtroppo, possono spesso alterare il risultato di una partita e influenzare la classifica finale. Tuttavia, prendendo in considerazione un’ipotetica stagione senza errori arbitrali, potremmo vedere una situazione molto diversa da quella attuale.

Le sviste della quinta giornata di Serie A

Le polemiche non mancano mai, soprattutto se si tratta di sviste arbitrali. Questa volta si tratta di due partite disputate durante la quinta gioranta di Serie A: Milan-Verona, Juventus-Sassuolo e Lazio-Monza.

Ai Rossoneri non viene assegnato un clamoroso calcio di rigore, dopo un fallo di Hien ai danni di Loftus-Cheek.

Il Sassuolo sarebbe dovuto rimanere uno in meno sin dal 13′. Avrebbe dovuto fare a meno proprio di Domenico Berardi per aver commesso un fallo in ritardo con il piede alzato su Bremer, difensore della Juventus.

Mentre Sarri, solito a lamentarsi, questa volta ha polemizzato per un rigore non concesso ai Biancocelesti dopo un fallo su Zaccagni. Secondo tutti i quotidiani, il direttore di gara Abisso, ha preso la decisione giusta.

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La classifica virtuale senza errori arbitrali

– 1° – primo posto: Inter – pt 15

– 2° – secondo posto: Milan – pt 12

– 3° – terzo posto: Lecce – pt 11

– 4° – quarto posto: Napoli – pt 10

– 5° – quinto posto: Fiorentina – pt 10

– 6° – sesto posto: Atalanta – pt 9

– 7° – settimo posto: Juventus – pt 9

– 8° – ottavo posto: Bologna – pt 8

– 9° – nono posto: Frosinone – pt 8

– 10° – decimo posto: Torino – pt 8

– 11° – undicesimo posto: Verona – pt 7

– 12° – dodicesimo posto: Sassuolo – pt 6

– 13° – tredicesimo posto: Lazio – pt 5

– 14° – quattordicesimo posto: Roma – pt 5

– 15° – quindicesimo posto: Monza – pt 5

– 16° – sedicesimo posto: Salernitana – pt 3

– 17° – diciassettesimo posto: Udinese – pt 3

– 18° – diciottesimo posto: Cagliari – pt 2

– 19° – diciannovesimo posto: Genoa – pt 1

– 20° – ventesimo posto: Empoli – pt 0

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Volley, Manfredi boccia Mazzanti: “Decisioni in tempi brevi”

Volley, Manfredi boccia Mazzanti: “Decisioni in tempi brevi”

Il presidente della Federvolley Giuseppe Manfredi ha fatto un bilancio degli ultimi mesi della Nazionale femminile, tra gli Europei deludenti e la mancata qualificazione diretta alle Olimpiadi.

“C’è grande amarezza per non aver sfruttato l’occasione di qualificarci direttamente ai Giochi Olimpici. Il bilancio stagionale della nazionale femminile è senz’altro negativo e di questo dobbiamo prendere atto. È innegabile che quest’anno diverse cose non abbiano funzionato”.

“Se nelle scorse stagioni abbiamo ottenuto diversi successi e quindi tanti elogi, adesso è giusto accettare le critiche: questa è la legge del mondo dello sport. Nel 2022 a conclusione del Mondiale affermai che ritenevo la stagione positiva, in virtù del Bronzo iridato e della vittoria della Volleyball Nations League, quest’anno invece devo ammettere, altrettanto chiaramente, che sono stati commessi degli errori”, sono le parole di Manfredi, affidate ad una nota.

A breve arriveranno le possibili novità: tra queste l’addio di Davide Mazzanti e il possibile ritorno di tante Azzurre, tra cui Paola Egonu. “Fin dai prossimi giorni, insieme al Consiglio Federale, analizzeremo nel dettaglio quanto accaduto e lavoreremo con lo scopo di trovare in tempi brevi la soluzione migliore per superare questo momento complicato. La qualificazione per i Giochi di Parigi 2024 è ampiamente alla nostra portata e per la nuova stagione l’obiettivo della Fipav sarà certamente quello di riprogrammare su nuove basi e con accuratezza tutta l’attività azzurra, per permettere alla nazionale femminile di tornare ai vertici del volley mondiale”.

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