Le migliori ricette facili e veloci per i biscotti di Natale

L’atmosfera è alle stelle: lucette accese, musica a tema in sottofondo, preparativi in corso e tanta allegria in casa. Come rendere ancora più bella l’atmosfera delle feste? Con un pizzico di golosità in più che non stona mai. I biscotti di Natale sono una chicca per grandi e piccini, una delizia da gustare tra un pranzo con gli amici e una cena con la famiglia. Come prepararli in pochi istanti per non togliere spazio ai festeggiamenti? Queste sono le ricette per i biscotti di Natale facili e veloci, alla portata di tutti.

Biscotti di Natale con noci, cannella e un pizzico di zenzero

Con il tocco inconfondibilmente piccantino e festivo dello zenzero, questi biscotti profumeranno la tua casa e conquisteranno il palato di chiunque li assaggi. Ecco come preparare i biscotti di Natale con noci, cannella e zenzero.

Ingredienti

  • 320 g di farina 0
  • 170 g di burro morbido
  • 170 g di zucchero
  • 1 uovo grande
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
  • 50 g di noci sminuzzate
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale

Trita finemente le noci aiutandoti con il mixer. In una ciotola mescola la farina 0, lo zucchero, l’uovo, la cannella, il burro morbido, il lievito, un pizzico di sale e le noci finemente tritate e amalgama bene. A parte pulisci lo zenzero fresco, grattugialo finemente e aggiungilo all’impasto che lavorerai bene fino a ottenere una palla omogenea di pasta frolla.

Avvolgi la frolla nella pellicola per alimenti e mettila in frigo per almeno un’ora a riposare. Stendila poi uniformemente, ottenendo un foglio non troppo spesso ma neanche troppo sottile, e aiutati con delle formine natalizie per ottenere dei biscotti. Se vuoi decorali con dei confetti dorati e poi mettili in forno caldo a 180° per 15 minuti. Et voilà!

Biscotti di panpepato

Hai da tempo le formine degli omini gingerbread, tipici biscotti della tradizione americana e inglese? Perfetto: estraile e preparati a usarle. Ecco la ricetta dei biscotti di panpepato, simbolo del Natale per eccellenza.

Ingredienti

  • 350 g di farina 00
  • 120 g di burro
  • 150 g di zucchero
  • 1 uovo grande
  • 2 cucchiai di miele di acacia
  • 1 cucchiaino pieno di zenzero in polvere
  • 1 cucchiaino pieno di cannella in polvere
  • 1 pizzico di noce moscata
  • qualche chiodo di garofano
  • mezzo cucchiaino di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale

Per la glassa:

  • 125 g di zucchero a velo
  • 25 ml di acqua o albume

Versa tutta la farina 00 sul piano di lavoro e crea un buco al centro in cui metterai l’uovo intero, il bicarbonato, qualche chiodo di garofano tritato finemente, lo zenzero e la cannella il polvere e un pizzico di sale. Unisci il miele e il burro (non troppo freddo, ma neanche lasciato sciogliere) tagliato a pezzetti e inizia a impastare con forza fino a ottenere una frolla compatta e omogenea. Avvolgila nella carta da cucina e mettila a riposare in frigo per almeno mezz’ora/un’ora. Stendila poi tra due fogli di carta da forno aiutandoti con un matterello e ottenendo uno spessore di qualche millimetro. Con le formine ritaglia i biscotti, poi mettili in teglia e falli cuocere in forno preriscaldato ventilato a 180° per 10 minuti circa.

Sforna e lascia raffreddare mentre a parte prepari la glassa per decorarli: mescola lo zucchero a velo con un cucchiaio di acqua o di albume fino a ottenere un composto cremoso, poi versalo in un sac a poche con la punta molto piccola e decora i biscotti. Preparati a lasciarti avvolgere dal sapore delle feste!

Biscotti di Natale al profumo di vaniglia

I biscotti di Natale al profumo di vaniglia sono dei deliziosi e friabili frollini con mandorle, il regalo ideale da condividere con gli amici o da gustare con un salutare tè tra un pasto festivo e l’altro. Ecco come prepararli.

Ingredienti

  • 100 g di mandorle non tostate
  • 1 uovo
  • 250 g di farina 00
  • 90 g di zucchero
  • 1 bustina di vanillina
  • 150 g di burro
  • 1 pizzico di sale
  • q.b. zucchero a velo

Mescola in una ciotola di dimensioni medio-grandi la farina 00 con le mandorle tritate finissime, lo zucchero, la vanillina e il burro ammorbidito (non sciolto). Aggiungi l’uovo, il sale e impasta il composto fino a ottenere una consistenza omogenea. Forma una palla, coprila con la pellicola per alimenti e lasciala in frigo per un’ora. Ricava piccole palline di pasta che piegherai con la forma di una mezzaluna, poi poggiale su una teglia con carta forno. Metti i biscotti in forno statico a 190° per 15 minuti.

Una volta tiepidi, spolvera con zucchero a velo e gusta!

Il panino ideale per la salute esiste: lo possiamo preparare a casa. Ecco come

La fretta, le riunioni, l’agenda piena di impegni, gli incarichi di lavoro fuori ufficio: a volte la pausa pranzo non è solo di corsa, ma per forza di cose si «riduce» a un panino. Niente pasti più o meno bilanciati in mensa e nemmeno salutari insalatone: mangiare un panino imbottito (portato da casa o comprato all’esterno) a volte è una necessità. È un pasto che può diventare molto calorico ma poco nutritivo o, al contrario, troppo esiguo se si fanno scelte sbagliate. Mangiare panini salutari e bilanciati, però, è possibile e, seguendo le giuste accortezze, si può tentare un regime bilanciato persino con questo tipo di pausa pranzo, anche se sarebbe meglio non farne un’abitudine. Partiamo da come comporre a casa un panino «ideale», sapendo che le stesse regole varranno poi nella scelta al bar, dove si cercherà di acquistare un’opzione il più possibile vicina a quella che avremmo composto in cucina.

Approfondisci

«La prima regola per rendere un panino più salutare e bilanciato è l’aggiunta di una verdura – consiglia Ilaria Prandoni, biologa e nutrizionista di Palazzo della Salute del Gruppo San Donato —: la verdura è fondamentale per aumentare e prolungare il senso di sazietà, perché tendenzialmente chi mangia il classico panino poi ha spesso fame durante il pomeriggio. Bene quindi pomodori, insalata, zucchine grigliate e simili. Un effetto più completo si ottiene portandosi a parte da casa la “seconda verdura”: ciotoline con finocchi, carote, peperoni o sedano puliti e tagliati da mangiare in aggiunta». Per la base meglio scegliere un pane semplice (non focacce, ricche di olio e grassi che appesantiscono) di buona qualità, meglio se integrale: «Il pane di buona qualità è quello fatto con meno ingredienti possibili, tre o quattro – raccomanda l’esperta ed esorta —. Leggiamo le etichette se lo compriamo confezionato: anche quello definito “integrale” deve riportare sull’etichetta la dicitura “farina integrale” non “farina di frumento” con percentuali di crusca o cruschello». Pane di buona qualità, verdure e poi? La tentazione è quella di riempire il panino con più ingredienti, di solito varie fonti proteiche (il classico è formaggio e prosciutto): «In realtà l’imbottitura dovrebbe essere costituita principalmente solo da una tra le opzioni proteiche (pesce, carne, salumi, formaggi, uova) – spiega la nutrizionista — da variare nel corso della settimana in base a quelle che sono le frequenze di consumo raccomandate e a questo proposito ricordiamo che gli affettati andrebbero mangiati meno di una volta la settimana». Le salse, infine, sono il condimento meno indicato perché contengono zuccheri, grassi e sale e spesso sono nemiche della linea: l’imbottitura si può condire con un filo di olio evo (tranne quando vi siano già avocado o pietanze sott’olio), un pochino di senape (di quelle senza zuccheri aggiunti) un pizzico di sale ed erbe aromatiche.

(fonte Corriere)

La grandezza/quantità del panino nel suo insieme (o dei paninetti) dipende dal fabbisogno energeticodelle singole persone e deve permettere un introito calorico sufficiente a far arrivare alla cena senza soffrire la fame e strafogarsi di assaggi mentre la si prepara. E al bar si può prendere come base una piadina? «L’apporto calorico rispetto al pane non cambia più di tanto, ma è più probabile che nella piadina sia stato aggiunto lo strutto – dice Prandoni —. Al supermercato invece si possono scegliere piadine senza strutto con olio evo e allora migliora la qualità del prodotto che si consuma. A questo proposito un suggerimento è quello di concludere la pausa pranzo con una macedonia. La frutta contiene naturalmente zucchero, ma anche vitamine e sali minerali. Se non siamo soddisfatti del nostro pasto, piuttosto che mangiare una merendina alle macchinette nel pomeriggio, meglio una macedonia, senza zucchero aggiunto», conclude la nutrizionista.

Biscotti alle mele

Fare i biscotti in casa dà sempre molta soddisfazione. Questi morbidi e profumati biscotti alle mele si preparano in pochi minuti, senza l’uso di particolari strumenti. Non servono stampi o matterello, ma solo una ciotola, un paio di teglie e un cucchiaio per prelevare un po’ di composto e farlo cadere sulla teglia.

Non dovrete preoccuparvi neppure se, alla fine, risulteranno uno diverso dall’altro. La forma irregolare è una delle caratteristiche di questi biscotti, che tra l’altro, richiedono solo una breve cottura in forno per essere gustati. Una ricetta facile facile che, siamo certi, entrerà presto tra le vostre preferite!

Se poi ci prendete gusto, potrete mettervi alla prova con le tante altre ricette di biscotti presenti sul nostro sito. Facili e veloci come i biscotti alle mele sono le Rose del deserto, i biscotti al cocco, i chocolate chip cookies con farina di grano saraceno, i biscotti senza lievito.

ALTRE RICETTE GOLOSE: Biscotti morbidi all’arancia, Biscotti di carote e mandorle, Biscotti craquelé al cioccolato e nocciole, Biscotti alle spezie, Biscotti morbidi al limone

Torta di ricotta sofficissima

Categoria: Dolci

Ingredienti

  • Farina 00 250 g
  • Zucchero 150 g
  • Uova 3 medie
  • Lievito in polvere per dolci 16 g
  • Ricotta vaccina 250 g
  • Olio di semi di girasole 50 g
  • Scorza di limone 1
  • Zucchero a velo q.b.

Preparazione

Per preparare la torta di ricotta sofficissima per prima cosa fate scolare la ricotta in un setaccio per almeno 30 minuti (1). In una ciotola versate le uova e lo zucchero (2), montate con le fruste finché il composto non raddoppierà il volume e poi unite l’olio (3). 

Aromatizzate con la scorza grattugiata di un limone non trattato (4). Riprendete la ricotta scolata e mescolatela per ammorbidirla (5), quindi incorporatela all’impasto (6). 

Aggiungete anche farina e lievito setacciati (7). Mescolate fino a ottenere un composto senza grumi (8). Imburrate e infarinate uno stampo da 22 cm, versate qui l’impasto e livellate la superficie con una spatola (9).  

Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 45 minuti (valutate poi temperatura e tempi in base al vostro forno). Fate la prova stecchino prima di sfornare per verificare che dentro sia cotta (10). Lasciate intiepidire nello stampo, poi sformate la torta di ricotta sofficissima e guarnitela a piacere con zucchero a velo (11) (12). 

Conservazione

La torta di ricotta sofficissima si conserva sotto una campana di vetro o in un contenitore ermetico per 3-4 giorni. Si può congelare dopo la cottura.

Consiglio

Per un dolce ancora più goloso aggiungete gocce di cioccolato all’impasto!

Golden Milk, la ricetta del superfood a base di curcuma

Curcuma, perché fa beneSi chiama «Golden Milk», o latte d’oro, e viene considerato un «superfood» per le sue proprietà salutistiche. La foza sta nella curcuma, una spezia che contiene una sostanza benefica, chiamata appunto curcumina, che per le sue caratteristiche, negli ultimi anni, ha alimentato l’interesse della scienza. Pare, infatti, che la curcumina e i curcuminoidi siano ottimi contro i malanni di stagione. E che abbiano, oltretutto, funzioni antiossidanti (proteggono le strutture cellulari dagli effetti dannosi dei radicali liberi dell’ossigeno) e antinfiammatorie(riducono la produzione di enzimi coinvolti nello sviluppo della reazione infiammatoria). Ecco come preparare il «golden milk». — Zenzero, 5 cose da sapere sulla star dei «superfood» — Curcuma, come usare in cucina uno dei superfood del momento — Dieta antinfiammatoria: 7 ricette per ridurre l’irritazione dell’organismo — Come preparare il tè matcha, rituale di grazia e bellezza della tradizione orientale — Enzo Spisni: «I 20 supercibi che rafforzano il sistema immunitario»Golden Milk, le proprietà antinfiammatorie Il «latte d’oro» è un antinfiammatorio naturale che aiuterebbe a prevenire inconvenienti come, ad esempio, artrite e ulcere gastriche. La medicina ayurvedica considera il «golden milk» alla stregua di una vera e propria aspirina naturale che può sostenere in caso di mal di testa, gonfiore e dolori vari. — Zenzero, 5 cose da sapere sulla star dei «superfood» — Curcuma, come usare in cucina uno dei superfood del momento — Dieta antinfiammatoria: 7 ricette per ridurre l’irritazione dell’organismo — Come preparare il tè matcha, rituale di grazia e bellezza della tradizione orientale — Enzo Spisni: «I 20 supercibi che rafforzano il sistema immunitario»Golden Milk, come si faEcco come preparare il latte di curcuma secondo la ricetta della nutrizionista Anna Villarini. Si può fare all’istante, solo però se si ha pronta la pasta di curcuma che sta alla base della ricetta. — Zenzero, 5 cose da sapere sulla star dei «superfood» — Curcuma, come usare in cucina uno dei superfood del momento — Dieta antinfiammatoria: 7 ricette per ridurre l’irritazione dell’organismo — Come preparare il tè matcha, rituale di grazia e bellezza della tradizione orientale — Enzo Spisni: «I 20 supercibi che rafforzano il sistema immunitario»Golden Milk, gli ingredienti«Golden milk», gli ingredienti: 35 g di curcuma, 4-5 grani di pepe, q.b. cannella in polvere, 2 dl di latte di mandorle o di soia o di avena o di riso integrale (non dolcificati), 1 dl d’acqua, 1 cucchiaino d’olio di mandorle dolci o di crema di mandorle, nocciole o tahina, q.b. fiocchi d’avena. — Zenzero, 5 cose da sapere sulla star dei «superfood» — Curcuma, come usare in cucina uno dei superfood del momento — Dieta antinfiammatoria: 7 ricette per ridurre l’irritazione dell’organismo — Come preparare il tè matcha, rituale di grazia e bellezza della tradizione orientale — Enzo Spisni: «I 20 supercibi che rafforzano il sistema immunitario»Golden Milk, la preparazioneScaldate 1 decilitro di acqua minerale non gasata, unite 35 grammi di curcuma in polvere con i grani di pepe (che toglierete a fine cottura) e mescolate a fuoco dolce per un paio di minuti fino a ottenere una pasta consistente. Trasferite in un vasetto a chiusura ermetica e conservate in frigorifero per al massimo 20 giorni. — Zenzero, 5 cose da sapere sulla star dei «superfood» — Curcuma, come usare in cucina uno dei superfood del momento — Dieta antinfiammatoria: 7 ricette per ridurre l’irritazione dell’organismo — Come preparare il tè matcha, rituale di grazia e bellezza della tradizione orientale — Enzo Spisni: «I 20 supercibi che rafforzano il sistema immunitario»Golden Milk, oli e creme vegetaliPer preparare il «golden milk» mescolate in una tazza mezzo cucchiaino di pasta con un cucchiaino abbondante di crema di nocciole o olio di mandorle o tahina (senza zucchero). In alternativa potete utilizzare un cucchiaino di olio di semi spremuto a freddo. Stemperate, poi, la crema ottenuta in una tazza di latte vegetale di avena o di riso integrale non dolcificati. Scaldate a fuoco dolce finché il latte inizia a fumare. — Zenzero, 5 cose da sapere sulla star dei «superfood» — Curcuma, come usare in cucina uno dei superfood del momento — Dieta antinfiammatoria: 7 ricette per ridurre l’irritazione dell’organismo — Come preparare il tè matcha, rituale di grazia e bellezza della tradizione orientale — Enzo Spisni: «I 20 supercibi che rafforzano il sistema immunitario»Golden Milk, le variantiSe volete, potete incorporare un cucchiaino di olio extravergine e spolverare di cannella in polvere. Per gli amanti del cappuccino: frullate la preparazione con un frullatore a immersione per ottenere la schiuma, quindi spolverate con la cannella o del cacao in polvere. — Zenzero, 5 cose da sapere sulla star dei «superfood» — Curcuma, come usare in cucina uno dei superfood del momento — Dieta antinfiammatoria: 7 ricette per ridurre l’irritazione dell’organismo — Come preparare il tè matcha, rituale di grazia e bellezza della tradizione orientale — Enzo Spisni: «I 20 supercibi che rafforzano il sistema immunitario»

Biscotti al caramello salato

La ricetta dei biscotti al caramello e burro salato non è di complessa realizzazione ma richiede un po’ di passaggi. Il risultato però è piacevole e si distingue dai più tradizionali biscotti da colazione che abbiamo raccolto in questa selezione: 30 biscotti irresistibili da fare a casa.

La particolarità di questi dolcetti è l’utilizzo del burro leggermente salato sia nell’impasto che nella preparazione del caramello che li farcisce. I biscotti sono completati dall’utilizzo delle noci pecan, una frutta secca poco comune in Italia, coltivata prevalentemente negli Stati Uniti e in Brasile.

Se cercate una ricetta per preparare dei ‘pasticcini’ a casa, potete anche provare quella dei Nutellotti, oppure dei Cestini al cioccolato bianco e lime. Più semplici ma con in comune la particolarità dell’utilizzo di un burro leggermente salato i Biscotti sablé al burro salato.

ALTRE RICETTE GUSTOSE: Biscotti da pasticceria, Biscotti glassati alle noci, Biscotti integrali all’avena e cioccolato

Brugal presenta Colección Visionaria

Un rum, ovviamente ultra-premium come tutti quelli a marchio Brugal, da sorseggio. Da bere lentamente, liscio o con ghiaccio. Questa è indubbiamente la principale caratteristica che l’intenditore apprezzerà nell’assaggiare la prima edizione di Colección Visionaria, la nuova avventura in edizione limitata del prestigioso marchio dominicano, realizzata dalla Maestra Ronera Jassil Villanueva Quintana, membro della famiglia Brugal e Maestra Ronera di quinta generazione. Di cosa si tratta? Di un processo innovativo e brevettato: ingredienti naturali che non aromatizzano il rum, ma che entrano a contatto soltanto con le botti, conferendo così al prodotto un sapore unico, che si mescola direttamente a quello del legno nella tostatura.

Brugal Colección Visionaria

Ogni versione di Colección Visionaria sarà dedicata a un solo ingrediente (tutti dominicani e naturali), che infonderà alle botti più pregiate (le migliori botti vergini di rovere europeo) il suo aroma: ogni botte viene tostata con gli ingredienti selezionati, che vengono poi rimossi prima dell’inserimento del rum, che solo successivamente andrà ad assorbirne gli aromi, per poi invecchiare sotto il sole dell’isola.

Da quale ingrediente si parte? Colección Visionaria Edición 01 è dedicata al cacao, con semi selezionati a mano, al 100% di provenienza locale. “Uno dei miei ricordi d’infanzia più cari è la passeggiata tra gli alberi di cacao che circondano la casa della mia famiglia. Ricordo i campi di cacao verdi e rigogliosi, il profumo agrodolce dei baccelli di cacao e i ricchi aromi dei semi tostati”, dice Jassil Villanueva Quintana. “È questo ricordo che ho voluto ricreare con la prima edizione della Colección Visionaria”.

Il risultato ha colore ambrato, ricorda il cioccolato caldo, e le sue note agrumate sono bilanciate da quelle più tenui alla vaniglia, leggermente caramellata. A restare sul palato, dopo la dolcezza del liquido, è il sentore deciso e piacevole di quercia tostata.

Colección Visionaria Edición 01 Cacao, in edizione limitata, è composta da quattro lotti in totale, presentati in bottiglie avvolte in una rete blu navy, sigillate a mano e firmate personalmente da Jassil Villanueva Quintana.

Tutti i prodotti Brugal sono importati in Italia da Velier.

Questo cibo autunnale fa benissimo, per questo dovresti mangiarne di più

Si dà il caso che uno dei frutti più rappresentativi della stagione autunnale sia la zucca (sì, la zucca è un frutto e infatti contiene dei semi). Eppure non siamo così abituati ad inserirla stabilmente nella nostra dieta. Più che altro fa delle apparizioni random in alcuni specifici piatti e poi ci basta mostrarla in giro ad Halloween.

Eppure dovremmo considerala al pari di verdura e altri cibi che invece non mancano mai a tavola. Ecco perché.

Il frutto dell’amore è la zucca

“L’alimentazione stagionale è davvero potente in quanto la terra controlla il tipo di alimenti di cui i nostri corpi hanno bisogno in specifiche stagioni dell’anno”, afferma Melanie Murphy Richter, nutrizionista e insegnante di fisiologia della nutrizione presso l’Università della California, Irvine. “La zucca è uno degli alimenti migliori, con minerali e sostanze nutritive essenziali per sostenere la nostra salute mentale e il nostro sistema immunitario mentre passiamo dall’estate all’autunno.”

Questo alimento è prezioso perché ricco di sostanze nutritive e in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario in un periodo dell’anno dove è sotto attacco da tanti punti di vista. Contiene anche vitamina A che è una vitamina liposolubile e il corpo ad assorbire meglio altri nutrienti che assumiamo dal cibo.

Un altro vantaggio immunitario delle zucche è l’alto contenuto di fibre alimentari. Il 70% del nostro sistema immunitario è racchiuso nell’intestino, quindi mantenere l’intestino senza intoppi con alimenti ricchi di fibre e prebiotici come la zucca in definitiva supporta la nostra salute.

Uve in fondo al mare per ottenere il vino degli antichi greci

Deporre l’uva in fondo al mare per accelerare il processo di fermentazione e per restituire al palato quella salinità tipica del vino prodotto 2.500 anni fa dai greci nell’isola di Chio che faceva impazzire i commensali ai banchetti dei romani. Un vino con un segreto che i produttori di questa isola dell’Egeo custodivano gelosamente e che lo rendeva particolarmente aromatico e serbevole.

Questo è quello che fa oggi Giulia Arrighi, 27 anni, quinta generazione dell’azienda agricola omonima che coltiva viti e vinifica seguendo i metodi dell’agricoltura biologica, a Porto Azzurro, nell’Isola d’Elba, all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Tutta la filosofia dell’azienda – che è interamente all’interno della riserva Mab Unesco – è centrata sulla tutela dell’ambiente: lo dimostra il recente recuperato di mezzo chilometro di muretti a secco secolari, un vero e proprio “corridoio ecologico” popolato da una microfauna che contribuisce al mantenimento della biodiversità e al controllo dei parassiti.

“Immergiamo le uve del vitigno Ansonica nel mare al largo di Porto Azzurro per cinque giorni a una profondità tra i 7 e 10 metri, protette in ceste di vimini”, racconta l’imprenditrice. “L’operazione avviene tramite un gommone e dei sub specializzati, dopo aver effettuato la richiesta di autorizzazione alla capitaneria di porto. Quest’anno abbiamo immerso in mare 300 chilogrammi di uva. La quantità è limitata perché non bisogna danneggiare i grappoli nelle ceste. Il sale marino, durante i giorni di immersione, per osmosi penetra anche all’interno dell’uva, senza danneggiare l’acino”.

“Una volta ripescate le ceste”, continua Arrighi, “si prosegue con l’appassimento dell’uva al sole sui graticci, tecnica ben consolidata nella viticoltura elbana. Terminato questo procedimento i grappoli vengono diraspati e il mosto creato viene posto con le sue bucce nelle anfore di terracotta di Impruneta della forma particolare e allungata come quelle ideate dagli abitanti di Chio senza aggiunta di lieviti selezionati, solfiti e senza alcuna stabilizzazione”. Il vino bianco che si ottiene, dopo un anno di affinamento in bottiglia, prende il nome Nesos ed è completamente naturale. Il costo di una bottiglia si aggira sui 200 euro.

L’azienda agricola sta sperimentando questa tecnica dal settembre 2018 in collaborazione con Angela Zinnai, docente al corso di viticoltura ed enologia dell’Università di Pisa, anche se la prima volta che Arrighi ha sentito parlare di questa tecnica è stato durante l’intervento a un convegno di Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano.

“Dalle analisi sin qui svolte dall’Università di Pisa è emerso”, afferma Arrighi, “che il contenuto in fenoli totali – responsabili del colore del vino bianco –  del vino marino è il doppio rispetto a quello prodotto tradizionalmente e questo grazie alla maggiore estrazione legata alla riduzione della resistenza da parte della buccia alla cessione dei composti in essa contenuti. Tutto ciò viene confermato dalla valutazione del colore: il trattamento in mare preserva il colore durante il periodo di appassimento”.

L’azienda Arrighi è stata segnalata nella guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2023” di Luciano Ferraro e Luca Gardini che riporta, tra l’altro, le storie dei vignaioli che stanno affrontando il cambiamento climatico e le strategie messe in atto dalle cantine per favorire la sostenibilità ambientale e sociale.

Moussaka vegana con melanzane e soia

La moussaka vegana con melanzane e soia è un piatto tradizionale della Grecia che, nella versione classica, utilizza ingredienti di provenienza animale ma può essere preparato anche in una variante vegana. Il piatto, che si presenta come uno sformato, deve essere preparato seguendo una serie di passaggi che verranno spiegati in seguito. Vediamo insieme come preparare la moussaka vegana con melanzane e soia.

Moussaka vegana con melanzane e soia: la variante vegana

Nella ricetta classica della moussaka viene utilizzata la besciamella e la carne macinata che ovviamente non vanno bene per una preparazione vegana. Per creare un piatto adatto all’alimentazione vegana il latte usato è quello di riso mentre al posto della carne viene preparato un ragù di soia. Chi non ama la soia può preparare il ragù usando il seitan o dei legumi come le lenticchie.

La preparazione

  1. Per prima cosa deve essere preparato il ragù di soia facendo soffriggere la cipolla, il sedano e la carota prima di aggiungere della salsa di pomodoro. Quando il sughetto si sarà un po’ addensato aggiungere la soia reidratata.
  2. Spegnere il fuoco e dedicarsi alla preparazione della besciamella che si prepara mescolando il latte di riso con della farina senza aggiungere burro o derivati. Aggiustare di sale e pepe e mettere da parte.
  3. Cuocere le melanzane in una padella antiaderente dopo averle tagliate a fette e lasciarle raffreddare.
  4. Tagliare le patate a fette e metterle da parte.
  5. Adagiare qualche cucchiaio di besciamella sul fondo di una teglia dove andranno sistemate sopra delle fette di patate, ricoprire le patate con il ragù di soia livellando bene per poi sistemare sopra le fette di lelanzane.
  6. Proseguire nello stesso modo alternando uno strato di besciamella, uno di patate, uno di ragù di soia e infine uno di melanzane.
  7. Ricoprire il tutto con qualche cucchiaio di besciamella e infornare a 180 gradi per circa 40 minuti.

La moussaka vegana con melanzane e soia è pronta e deve essere servita non troppo calda quindi va preparata ore prima di gustarla.

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