È già iniziato l’autunno? Macché torna il caldo: ecco quando

È iniziato alle ore 8.49 di oggi, sabato 23 settembre, l’autunno astronomico: puntuale come un orologio svizzero, il meteo ci consegna un’ondata di maltempo in linea con il cambio stagionale a suon di piogge e temporali da nord a sud e un importante calo termico a causa di un ciclone “equinoziale” che fino a lunedì dispenserà instabilità e fenomeni sparsi che si concentrerano via via al meridione. Attenzione, però, perché il caldo tornerà nuovamente e l’estate settembrina si affaccerà nuovamente sul nostro Paese.

Temporali e calo termico

La Protezione Civile ha diramato un’allerta per la giornata odierna da nord a sud per rischio temporali anche intensi soprattutto in Lombardia ma anche su Triveneto e Centro-Sud: è il fronte che avanza verso est e scalza l’aria calda pre-esistente tant’é che le temperature massime scenderanno anche di 8-10°C entro domenica ovunque. “Al meridione oggi registreremo anche la fine ufficiale dell’estate africana, dopo 10 giorni di picchi termici frequenti ed eccezionali di 35-38°C”, ha spiegato Mattia Gussoni, meteorologo de Ilmeteo.it.

Già da domenica, però, un netto miglioramento si farà strada al Nord e sulle tirreniche dopo giorni di nubi e piogge: instabilità con temporali sparsi e un ulteriore calo delle temperature sul medio versante adriatico, al Sud e sulla Sicilia dove i fenomeni potranno ancora essere di forte intensità. Su queste zone si avrà un primo assaggio autunnale, al Nord invece le temperature saranno in ripresa mantenendosi però ancora su valori gradevoli.

Da lunedì torna il caldo

La sorpresa, però, sarà l’immediato ritorno di un clima caldo quando ci si avvia alla fine di settembre: tutti i modelli confermano una netta ripresa termica da lunedì 25 settembre con “un nuovo Boom di caldo, le temperature massime si riporteranno ben sopra la media, ma non ovunque”, spiega l’esperto. “Al Nord e su buona parte delle regioni centrali il termometro salirà anche di 6-8°C grazie al pieno soleggiamento, mentre al Sud il tempo resterà fresco ed instabile, governato dal ciclone equinoziale”.

Per qualche giorno avremo un’Italia capovolta dal punto di vista teremico visto che al Nord si toccheranno nuovamente i 30°C a Bolzano, su alcune aree della Valpadana per arrivare via via fino a Roma. Al Sud, invece, le temperature saranno di alcuni gradi inferiori a causa della residua instabilità provocata dall’esaurimento del ciclone che si sposterà sempre di più verso sud-est. Anche a medio-lungo termine, quest’oggi, i modelli matematici vedono un proseguimento di bel tempo e clima caldo almeno fino al primo ottobre. Ma sarà vero? Per avere questa risposta dovremo attendere i prossimi aggiornamenti.

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Diramata un’allerta meteo da parte della Protezione Civile: le regioni a rischio

Sulla base delle previsioni disponibili, la Protezione Civile ha dichiarato un’allerta meteo per la giornata di domani.

Sul sito del Dipartimento è stato comunicato un bollettino nazionale di criticità e di allerta.

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Il comunicato della Protezione Civile

Il comunicato prevede dalle prime ore di sabato 23 settembre precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul Molise, specialmente sui settori occidentali, e sulla Campania.

Attese, sempre per domani, precipitazioni sparse su Veneto ed Emilia Romagna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Allerta arancione, invece, sui settori centro-orientali della Lombardia e allerta gialla su gran parte del territorio nazionale.

Sempre in aggiornamento

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è quotidianamente aggiornato, e sempre disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni.

Tutte le informazioni sui livelli di allerta nelle regioni, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i territori e sulle azioni di prevenzione adottate, sono gestite dalle strutture territoriali della Protezione Civile.

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Maltempo, tromba d’aria nel Milanese: alberi caduti e tetti scoperchiati. In città allerta gialla: restano chiusi i parchi

Una tromba d’aria che intorno alle cinque del pomeriggio ha colpito Rho, Canegrate, Nerviano e Pregnana Milanese, dove la caduta di un albero ha provocato l’evacuazione di una scuola ha fatto volare via diversi tetti e cadere parecchi alberi. I vigili del fuoco, impegnati con 30 uomini nella zona del rhodense e fino a Legnano anche con i volontari di Inveruno, Magenta e Corbetta, comunicano che nessuna persona risulta coinvolta.

A Milano allerta gialla, chiusi i parchi

Il maltempo che è in corso su Milano è con allerta gialla (ordinaria) per rischio idrogeologico e idraulico. Ieri era arancione, criticità moderata per temporali, e aveva indotto il Comune a chiudere precauzionalmente i parchi. Il Comune di Milano ricorda che come stabilito dall’ordinanza sindacale vigente fino al 30 settembre, durante le allerte meteo è vietata la frequentazione dei grandi parchi in cui sono ancora in corso le verifiche per la stabilità delle alberature e che vige il divieto di stazionamento nei pressi di alberi e piante con segni di danneggiamento. Si suggerisce inoltre di non sostare sotto gli alberi e le impalcature dei cantieri, dehors dei locali e tende. E che è importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e su tutti i manufatti che possono essere spostati dal vento.

Monitorati i fiumi Seveso e Lambro

Il centro operativo comunale della protezione civile è attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro. Al momento persiste a Milano lo stato di preallarme del Seveso in via Valfurva, dove l’acqua è alta 115 centimetri, ma fino ad ora alla sala operativa del comando dei vigili del fuoco di via Messina non è arrivata nessuna chiamata di richiesta di soccorso.

Meteo Italia, da lunedì ciclone d’autunno: previsioni fino al 1 ottobre

(Adnkronos) – Italia divisa dal meteo la prossima settimana. A partire da lunedì 25 e almeno fino a mercoledì 27, un ciclone equinoziale – afferma il sito de iLMeteo.it – terrà sotto scacco mezzo Stivale a causa di una vasta area di bassa pressione che si manterrà attiva sul bacino del Mediterraneo a partire dal weekend, provocando un’ondata di maltempo in particolare al Centro-Sud e sulla Sicilia. 

Da valutare attentamente nei prossimi giorni, anche il rischio di violenti temporali proprio a causa dello scontro tra masse d’aria diverse e dei contrasti particolarmente esaltati in queste settimane di passaggio tra l’Estate e l’Autunno. 

Al Nord, invece, (ed eccolo il primo colpo di scena) avremo tanto sole e temperature ben oltre le medie climatiche per tutta la prima parte di settimana, grazie a un’ennesima avanzata dell’alta pressione. Da segnalare, tuttavia, che di notte e al primo mattino, stante la stasi atmosferica e la calma dei venti, potrebbero formarsi le prime nebbie stagionali sulle basse pianure, con temperature che quindi risulterebbero inizialmente freddine. 

Ma gli effetti dell’anticiclone al Nord dureranno poco, ed ecco il secondo colpo di scena: da Giovedì 28 settembre potremmo assistere a uno sblocco atmosferico a livello europeo: prende sempre più piede, infatti, l’ipotesi di una ripresa del flusso perturbato atlantico, il cuore pulsante delle perturbazioni per il Vecchio Continente. “Porta Atlantica” ben spalancata dunque. Nel gergo meteorologico questo termine sta a significare che non vi sono ostacoli per le perturbazioni in arrivo dall’oceano affinché possano arrivare sul nostro Paese, portando di conseguenza fasi meteo decisamente piovose per molte regioni italiane. La conseguenza più diretta sarebbe quella di avere un surplus di precipitazioni, specie al Centro-Nord. In un contesto del genere non sono da escludere temporali, alternati magari a qualche pausa più soleggiata. Le temperature si manterranno leggermente sotto la media climatica, in particolare sulle regioni settentrionali, specialmente durante le giornate più instabili. 

Meteo, è allerta maltempo al Centro Nord: le regioni coinvolte

(Adnkronos) – Maltempo in arrivo sull’Italia domani, venerdì 22 settembre, con le previsioni che parlano di forti temporali che interesseranno soprattutto il Centro Nord. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). 

L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, giovedì 21 settembre, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte e Liguria, in estensione dalle prime ore di venerdì 22 settembre, a Lombardia, Emilia-Romagna, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia e, dalla mattinata, a Toscana, Lazio, Umbria e settori centro-occidentali di Abruzzo. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. 

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di venerdì 22 settembre, allerta arancione sui settori centro-settentrionali della Lombardia e allerta gialla in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e su alcuni settori di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Abruzzo. 

 

Il Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia ha emesso un avviso di criticità arancione (moderata) per temporali e di criticità gialla (ordinaria) per rischio idrogeologico e idraulico, a partire dalla mezzanotte. Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile sarà attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro e per coordinare gli eventuali interventi sul territorio della città di Milano. 

Il Comune di Milano ricorda che, come stabilito dall’ordinanza sindacale vigente fino al 30 settembre, durante le allerta meteo è vietata la frequentazione dei grandi parchi in cui sono ancora in corso le verifiche per la stabilità delle alberature e vige il divieto di stazionamento nei pressi di alberi e piante con segni di danneggiamento. 

Si suggerisce inoltre di non sostare sotto gli alberi e le impalcature dei cantieri, dehors e tende. È importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e tutti i manufatti che possono essere spostati dal vento. 

 

”L’Agenzia regionale di Protezione civile del Lazio ha emesso un’allerta gialla dalle prime ore di domani, venerdì 22 settembre e per le successive 18-24 ore. Si prevedono sul Lazio precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”. Lo comunica la Regione Lazio.  

 

Maltempo in arrivo in Toscana e per la giornata di domani, venerdì 22 settembre, la Sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice giallo per temporali forti e per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore già a partire dalla mezzanotte di oggi. La vigilanza sarà in vigore su tutta la Regione per tutta la giornata di venerdì 

I temporali si scateneranno inizialmente sulle zone nord-occidentali per poi spostarsi nel pomeriggio su resto della Toscana. Sono possibili anche colpi di vento e grandinate. Mare molto mosso soprattutto lungo la costa nord 

Ulteriori dettagli e consigli sui comportamenti da adottare, a seconda del rischio, si trovano all’interno della sezione Allerta meteo del sito della Regione Toscana, accessibile all’indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo 

Arriva il freddo: doppia perturbazione e crollo termico. Cosa accade al meteo

Forse stavolta ci siamo: l’estate potrebbe essere al capolinea anche al Sud dove in queste ore si registrano ancora temperature africane. Al Nord, invece, in molti casi sembra già autunno e le condizioni meteo peggiorarenno ulteriormente a causa di due perturbazioni, quella attuale e un’altra più intensa in arrivo nei prossimi giorni. In tutto questo quadro, assisteremo a una diminuzione delle temperature da nord a sud anche di 7-8°C rispetto ai valori attuali.

L’evoluzione per oggi

La prima perturbazione è già distesa su quasi tutta Italia come mostrano le immagini del satellite: viene da ovest, dalla Spagna, e potrebbe provocare fenomeni localmente intensi al Centro-Nord nel corso della giornata con accumuli fino a 40 mm soprattutto sul Piemonte e il Triveneto. Ancora nulla da segnalare al Sud e sulla Sicilia a parte velature di passaggio e termometri ben oltre i 30°C durante le ore centrali della giornata.

Cosa accadrà da domani

“La seconda perturbazione, di origine atlantica e molto più intensa, scenderà dalla Scozia fino all’Italia tuffandosi velocemente nel Mediterraneo”, ha spiegato Lorenzo Tedici, meteorologo de IlMeteo.it. Le giornate peggiori saranno quelle di giovedi e venerdì ma soltanto al Nord e su una parte del Centro con piogge, temporali e un nuovo calo delle temperature. L’anticiclone africano non ne vuole sapere (per il momento) di abbandonare il meridione continuando a insistere con picchi intorno ai 35-36°C fino alla giornata di venerdì 22 settembre.

La svolta del fine settimana

L’inizio dell’autunno astronomico (le ore 8.49 di sabato 23 settembre) vedrà una svolta anche sulle regioni meridionali con una passata di piogge e temporali ma soprattutto il tanto sospirato calo termico che porterà le temperature massime non al di sopra dei 27-28°C dagli attuali 34-35°C (specialmente in Sicilia).

Attenzione, però, perché all’inizio della settimana prossima sarà proprio il Sud Italia bersaglio di una potenziale forte ondata di maltempo a causa “di un ciclone mediteranneo che potrebbe stazionarie tra Tirreno meridionale e Mar Ionio”. Il Nord, invece, sarà protetto da una cupola di alta pressione che garantirà stabilità anche sull’Europa mentre il Centro sarà in una sorta di “terra di mezzo” con fenomeni ancora tutti da inquadrare. “Il ciclone Mediterraneo potrebbe portare maltempo per più giorni, almeno fino a metà della prossima settimana, coinvolgendo in parte anche le regioni adriatiche delle regioni centrali: insomma un periodo movimentato, come è giusto che sia a fine settembre, con una specie di mezza stagione”.

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Uragano Nigel, in arrivo gli effetti sull’Italia: freddo, rischio inondazioni e violenti temporali. Dove e quando colpirà

Rischio allagamenti e probabili interruzioni della fornitura di energia elettrica. È l’avviso diramato dal Met Office (il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito) per gli effetti dell’uragano Nigel. Sono previste inoltre forti raffiche di vento e violenti temporali. Le conseguenze arriveranno anche in Italia. Nella mappa del Centro europeo per le previsioni meteorologiche si vede chiaramente, colorata di blu, la massa d’acqua (intensa) che arriverà e colpirà l’Italia, abbassando le temperature e portando intense precipitazioni. Ma quando arriverà? Il punto con il meteorologo Paolo Corazzon di 3bmeteo.

Caldo, ecco il picco: oggi punte di 37 gradi. Poi il calo termico (e nel weekend arrivano i temporali)

 

Dove colpirà

Da giovedì una zona di bassa pressione nel Nord Atlantico si allungherà fin verso Mediterraneo in Italia. A quel punto una perturbazione più importante attraverserà il nostro paese. Tra giovedì e venerdì raggiungerà il centro nord. Ma poi, con ogni probabilità, andrà a interessare verso il weekend anche le regioni meridionali. Quindi un po’ tutta l’Italia verrà attraversata da questo sistema nuvoloso abbastanza importante, perché porterà pioggia più diffuse più intense e anche una progressiva calo delle temperature.

   

Quando arriva il freddo

Al centro nord, tra giovedì e venerdì, ci saranno piogge copiose e rischio di fenomeni più intensi, come temporali localmente di forte intensità. Anche il sud, nel weekend, potrebbe registrare fenomeni piuttosto piuttosto intesi.

 

Perché gli eventi sono sempre più estremi

Ci sono due motivi. Da un lato, abbiamo spesso condizioni particolarmente calde e umide sull’area Mediterranea. Il Mediterraneo si sta scaldando negli ultimi anni ed è sempre più caldo. Tutta questa energia, che poi viene fornita all’atmosfera, nel momento in cui arriva una qualunque perturbazione adesso diventa più intensa. Possiamo quindi inquadrare questi fenomeni nel contesto più generico del cambiamento climatico. Il mondo si scalda, il pianeta si scalda, l’area mediterranea è più calda e appena passa qualche perturbazione rischia di caricarsi di maggiore intensità.

Un forte nubifragio si abbatte su Milano: alberi caduti e strade allagate. Quaranta interventi dei vigili del fuoco

Sono una quarantina gli interventi dei vigili del fuoco nel Milanese per il forte temporale che nel tardo pomeriggio di lunedì si è scaricato. Forti raffiche di vento e un violento nubifragio intorno alle 18.30 hanno causato la caduta di alcuni alberi, l’allagamento di strade e scantinati e l’ingrossamento dei fiumi Seveso e Lambro. L’allerta maltempo resterà gialla ancora per diverse ore, fino a martedì mattina, come ha decretato il Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia.

Si teme per l’esondazione del Seveso e del Lambro. Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile sarà attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro e per coordinare gli eventuali interventi in città.

Le squadre dei pompieri stanno intervenendo in città e nell’area metropolitana per smaltire una quarantina di interventi, in città ma anche nell’hinterland, in particolare a Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Legnano e Melzo. Specialmente per alberi pericolanti e allagamenti.

L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, che ha l’abitudine di comunica tempestivamente via social l’andamento del maltempo e le sue conseguenze, alle 19 ha parlato di “diversi micro-allagamenti in città e alcuni alberi caduti. Le squadre di Protezione civile, Vigili del fuoco e polizia locale sono in azione”. Il livello del Seveso alle 19 ha superato la prima soglia di allarme in via Valfurva, con 148 centimetri: “Il Seveso sta salendo velocemente, e stiamo mandando le squadre per essere pronti a intervenire in caso di esondazione. È l’acqua della pioggia appena a nord di Milano e più tardi si potrebbe caricare quella proveniente da nord, infatti a Seveso il livello è già oltre un metro. Anche il Lambro in forte salita” ha fatto sempre il punto Granelli.

In città il maltempo si è aggiunto a una circolazione cittadina già problematica per via dello sciopero del trasporto pubblico, con il metrò 2 fermo e la linea 1 parzialmente bloccata.

 

Vortice atlantico, allerta meteo in 4 regioni: forti temporali e nubifragi. Dove e quando colpirà

Vortice atlantico in arrivo in arrivo su gran parte dell’Italia da lunedì. Il fronte, secondo 3bmeteo, sarà associato all’evoluzione di una saccatura costituita dalla fusione della tempesta Jan. Si preannuncia piuttosto intenso, perché sarà carico del vapore che Jan avrà trascinato con sé dall’africa nord occidentale. I rovesci e i temporali potranno essere di forte intensità e avere carattere di nubifragio. Il fatto che la saccatura sarà in graduale ritiro verso il nord Europa lasciando ampio spazio di azione all’alta pressione sub tropicale sul Mediterraneo centrale, fa dedurre che le zone maggiormente esposte ai fenomeni saranno le regioni settentrionali. Le tese correnti da SSO richiamate da fronte avranno un ruolo importante nelle precipitazioni che risulteranno più intense sui versanti esposti alle correnti.

Tempesta Jan verso l’Italia. Nubifragi sabato, domenica estate ovunque

 

Dove colpirà

A rischiare saranno tutte le zone alpine e prealpine da ovest a est, le pedemontane e le medie-alte pianure specie quelle comprese tra la Lombardia e il Triveneto. Ma i fenomeni potranno localmente scivolare anche fino alla bassa pianura veneta. Anche la costa ligure rischia fenomeni di una certa importanza mentre l’Emilia Romagna e la bassa Lombardia saranno meno esposte.

Il transito della perturbazione si rivelerà infruttuoso per il resto della Penisola, anche se qualche isolato piovasco è atteso sull’alta Toscana. Per il resto, sole alternato a nubi stratiforme sterili e con caldo ancora intenso al Sud dove le massime potranno raggiungere ancora i 35/36°C. La ventilazione risulterà tesa dai quadranti meridionali su Sardegna, medio alto Tirreno e alto Adriatico. Qui i mari saranno mossi. Altrove venti deboli con mare calmo o poco mosso.

   

Le temperature

Nella giornata di martedì i residui del fronte transitato lunedì porteranno ancora un po’ di variabilità al Centro con qualche isolato piovasco mentre mercoledì un campo di alta pressione di matrice azzorriana si estenderà dal vicino atlantico a tutto il Mediterraneo centro occidentale portando condizioni di tempo soleggiato ovunque. Le temperature tenderanno a diminuire anche al Centro e al Sud, ma resteranno ancora al di sopra delle medie stagionali. Nel contempo la saccatura atlantica si riorganizzerà anche grazie all’assorbimento dell’ex uragano Lee e una nuova intensa perturbazione sarà pronta a raggiungere l’Italia.

 

L’allerta

Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha emesso un avviso di criticità gialla (ordinaria) per temporali a partire dal mezzogiorno di domani, lunedì 18 settembre. Per questo a Milano il centro operativo comunale della Protezione civile sarà attivo per il monitoraggio dei livelli dei fiumi Seveso e Lambro e per coordinare gli eventuali interventi in città. Il Comune ricorda, che in base all’ordinanza del sindaco che è in vigore fino a fine mese. durante le allerte è vietato andare nei grandi parchi dove sono ancora in corso le verifiche sulla stabilità degli alberi e anche fermarsi vicino a piante e alberi che appaiono danneggiati. E inoltre è consigliato non restare sotto alberi o impalcature di cantieri, déhors o tende e mettere in sicurezza vasi sui balconi e tutti gli oggetti che possono essere spostati dal vento.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, lunedì 18 settembre, precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Piemonte e Lombardia, specie sui settori settentrionali, in estensione alla Liguria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 18 settembre, allerta arancione per rischio temporali su parte della Lombardia. Valutata inoltre allerta gialla su alcuni settori di Piemonte, Lombardia, Valle D’Aosta e sull’intero territorio della Liguria.

 

Le previsioni

iLMeteo.it comunica le previsioni del tempo sull’Italia per i prossimi giorni.

  • LUNEDI 18 SETTEMBRE: Nord: Un fronte instabile raggiunge Alpi, Prealpi e medio alte pianure con rovesci temporaleschi anche molto forti. Piogge anche in Liguria. Centro: Lunedì, regime di alta pressione sulla nostre regioni, in questa giornata il cielo si presenterà irregolarmente nuvoloso ovunque. Caldo. Sud: L’anticiclone africano domina le nostre regioni pertanto la giornata trascorrerà con un ampio soleggiamento e temperature estive.
  • MARTEDI 19 SETTEMBRE: Nord: In questa giornata ci saranno dei rovesci sulle Alpi del Triveneto e condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso sul resto delle regioni. Centro: La giornata sarà caratterizzata da condizioni di bel tempo con cielo poco nuvoloso e clima estivo. Temperature massime fino a 31°C. Sud: Caldo africano grazie all’anticiclone. La giornata trascorrerà con cielo a tratti molto nuvoloso. Le temperature supereranno i 32°C.
  • MERCOLEDI 20 SETTEMBRE: Nord: A parte qualche raro temporale sulle Dolomiti, per il resto avremo un cielo poco o irregolarmente nuvoloso. Clima caldo gradevole. Centro: Alta pressione prevalente per cui la giornata trascorrerà con un cielo prevalentemente sereno salvo più nubi sulle coste tirreniche. Sud: In questa giornata il cielo sarà sereno sui settori peninsulari e irregolarmente nuvoloso su Sardegna e Sicilia. Clima estivo.

Caldo africano, dove colpirà, quando e durata della nuova ondata. L’esperto: «Temperature fino a 40 gradi»

Nuova (forse l’ultima?) ondata di caldo africano in Italia. L’anticiclone non molla la presa. Le temperature saliranno in modo vertiginoso (e improvviso) anche di 6-8 gradi. Fino a sfiorare i 40 gradi in Sardegna – dove è stata diramata un’allerta meteo – e i 36 in Puglia e Sicilia. Ma il termometro salirà anche al Nord, fino a quasi 30 gradi in alcune zone della Pianura Padana. “Una breve ondata di caldo africano”, conferma il meteorologo di 3bmeteo Edoardo Ferrara. Quali le zone più colpite? E fino a quando durerà?

Tempesta atlantica arriva in Italia, violenti temporali e grandinate: calano le temperature. Ecco dove e quando colpirà

 

L’allerta in Sardegna

L’attenzione va in particolare alla Sardegna, dove è stata diramata un’allerta meteo per le alte temperature. La direzione generale della Protezione civile regionale ha emesso l’avviso a partire dalle 12 di domani, sabato 16 settembre, sino alle 18 di lunedì 18. Le temperature sull’Isola – si legge nel bollettino – saranno in progressivo aumento. Si prevedono temperature massime molto elevate, localmente superiori ai 40 gradi sul settore occidentale.

   

Quando e dove colpirà

L’ondata di caldo colpirà “soprattutto tra lunedì e martedì, in particolar modo al centro sud con la Sardegna che sarà la regione più colpita – prosegue il meteorologo -. Qui ci potranno essere picchi anche di oltre 36-38 gradi tra lunedì e martedì. Sul resto del centro-sud, anche qui massime diffusamente superiori ai 30 gradi con punte di oltre 34-35 gradi nelle aeree interne”.

 

Rischio temporali?

“Il nord rimarrà ai margini di questo anticiclone. Nuovi temporali in arrivo tra lunedì e martedì, in primis su Alpi, Prealpi, Piemonte e occasionalmente anche sul resto della pianura padana, che potranno risultare a tratti forti. Anche qui farà piuttosto caldo per il periodo, ma non come al Centro Sud”, conclude Ferrara.

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