Elodie incanta Milano come una dea tra nuove hit e lap dance

Elodie tra canto e balli Elodie lo fa con più forza, quella della consapevolezza e la voglia di curare tutto nei minimi particolari. Ore e ore di studio nella sala di danza per movimenti perfetti, con un corpo di ballo di professionisti che trasformano lo show in un musical. La voce unica, gli abiti affidati agli stilisti più importanti della scena mondiale preparati apposta per lei (da Versace a Valentino passando per il graffio di Cavalli).

 

Il live arricchito con Red Litight Il live è arricchito dal nuovo progetto Red Light che copre la parte centrale e diventa una grande festa. Ci sono le hit, cantante a squarciagola una ad una, da “Margarita” a “Ok Respira”, da “Due” a “Vertigine”. E c’è spazio anche per le cover, come “A far l’amore” di Raffaella Carrà. Il boato arriva quando entra in scena Marco Mengoni con il quale duetta in “Pazza Musica” e “No stress”: “Grazie al mio amico stupendo per esserci stato”, scriverà dopo sui social la cantante.

 

I messaggi Elodie ringrazia il suo pubblico con il “cuore gonfio” mentre sui maxi schermi appaiono messaggi dedicati alla guerra e alle donne: “La guerra toglie la libertà. Oltre 449 milioni di bambini vivono in zone di conflitto”, “Il genere non può determinare la libertà di una persona, ma 29,9 milioni di ragazze adolescenti vivono nei 10 Paesi con il più alto numero di matrimoni infantili”, “La cultura rende liberi, ma nel mondo 244 milioni di bambini e giovani non vanno a scuola e 771 milioni di adulti sono analfabeti”, “Tutti dovrebbero essere liberi di scegliere se vivere e costruirsi un futuro nella propria terra, eppure si stima che nel 2023 ci siano108, 4 milioni di migranti forzati”, “Elle come la mia libertà”, “Ogni settimana, 4000 ragazze adolescenti e giovani donne contraggono l’HIV. Di queste infezioni, quasi l’80% si verificano nell’Africa subsahariana”, “La missione di (RED) è porre fine a questa ingiustizia e rendere i trattamenti per le malattie prevenibili accessibili a tutti”.

 

Le nuove date Elodie balla, fa la pole dance, e soprattutto canta. Senza fermarsi, senza dare il tempo di respirare: “Non ci si deve annoiare, la gente deve ballare, stancarsi e divertirsi”, ama ripetere. Si replica stasera a Milano, con una data aggiuntiva il 9 dicembre. Due tappe a Roma il 25 e 26 novembre al Palazzo dello Sport e il 5 dicembre al Mandela Forum di Firenze.

Per Elodie la parola d’ordine non poteva che essere “libertà“. Quella di esprimersi e di mostrarsi, senza mai pensare al giudizio degli altri. E la pop star italiana per eccellenza lo sta dimostrando ancora una volta nel nuovo tour, ancora più completo e spettacolare, dove alza il tiro a colpi di nuove hit (“A fari spenti” in primis) e lap dance. Elodie è una guerriera sexy che ha vinto la sua battaglia. Buona la prima di maggio, la cantante è tornata con i suoi live nei palazzetti e dopo le due date sold out di Napoli, rieccola come una dea sul palco del Forum di Assago.

Sara Tavares, morta la cantante ex concorrente all’Eurovision: uccisa da un tumore a 45 anni

Sara Tavares, la cantante che nel 1994 aveva rappresentato il Portogallo all’Eurovision, è morta domenica 19 novembre all’età di 45 anni a Lisbona. La donna lottava da più di 14 anni contro un tumore al cervello. È stato il Ministero della Cultura porteghese a confermare su X la morte della cantante così: «È entrata nello spazio pubblico molto giovane, ma la forza della sua voce ha rivelato subito che era anche una notevole cantautrice». 

La carriera 

Sara Tavares era un talento prodigio, diventata famosa a soli 16 anni dopo aver cantato ‘One moment in time’ di Whitney Houston in un programma tv. Nel 1994 ha vinto il Festival da Cançao, che le ha permesso di partecipare all’Eurovision. Da quel momento è iniziata la carriera vera e propria, con album e tour in giro per il mondo. Nel 2009, però, ha ricevuto la terribile diagnosi di tumore al cervello, da allora ha continuato a fare musica ed a lottare contro la malattia.

Morgan fuori da X Factor

Morgan è ufficialmente fuori da X Factor? Fonti vicine alla casa di produzione Fremantle confermano il possibile licenziamento del cantautore dal talent show.

Morgan fuori da X Factor: la decisione dopo l’ultima puntata live

Morgan è ufficialmente fuori da X Factor? Alcune fonti vicine alla casa di produzione Fremantle hanno confermato a FQMagazine che si stanno preparando le carte per il licenziamento del cantautore. Nella sua intervista a Fanpage.it, effettivamente, Morgan parlava al passato. “Io sono andato lì per risollevare le sorti di un programma che era agonizzante e la mia funzione è stata quella di analizzare come mai lo era. È stato molto chiaro che il motivo per cui non interessava più alla gente è che si era spento l’interesse sulla musica e sulla qualità dei commenti, dei discorsi sulla musica” ha dichiarato, che ha parlato molto del repertorio scelto. Marco Castoldi ha criticato l’eccessiva presenza di marchi in forma di product placement.

Morgan fuori da X Factor? I dettagli

Morgan è stato sicuramente chiamato per riportare il programma al centro dei dibattiti, per tornare a puntare l’attenzione su questo talent. Solo che l’ultimo live è diventato un Morgan show e forse ha decisamente esagerato. Vero anche che continuare a parlare di questo presunto licenziamento continua a fare show. In attesa di una smentita o di una conferma, rimangono queste voci che si fanno sempre più insistenti. Ma in molti si chiedono, se Morgan è stato chiamato per animare il talent, questo programma continuerà ad essere così seguito anche senza la sua presenza?

Morto il cantante Michele Cristoforetti: aveva la leucemia

Un terribile lutto ha sconvolto il mondo della musica italiana: il cantante e cantautore trentino Michele Cristoforetti è morto all’età di 36 anni per leucemia. Nonostante la malattia, non ha mai smasso di lavorare al suo nuovo album, pubblicato poco prima del decesso.

Carriera

Nato il 14 gennaio 1987 ad Avio, piccolo comune della provincia autonoma di Trento, la carriera di Cristoforetti era cominciata nel 2005. All’epoca, faceva parte della band Kascade, divenuta presto nota in tutta la provincia e non solo. Negli anni successivi, poi, ha avviato la sua carriera di solista, riscuotendo un discreto successo. Si è, infatti, esibito in più di 500 concerti e ha organizzato cinque tournée.

Nel 2022, il cantante aveva interpretato il suo brano Notti al live box di Casa Sanremo. Inoltre, ha vinto il contest Euregio Rock, ottenendo la possibilità di aprire i concerti di Vasco Rossi a Trento, Ancora e Milano.

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Morto di leucemia il cantante Michele Cristoforetti: pochi giorni fa era uscito il suo ultimo album

Alcuni mesi fa, a Cristoforetti è stata diagnosticata una forma aggressiva di leucemia. Nonostante la diagnosi, l’artista ha deciso di continuare al nuovo album Esagerato. L’uscita dell’album è stata annunciata dallo stesso cantautore lo scorso 1° novembre.

“Non mi aspettavo di pubblicare un album dall’ospedale ma la vita è davvero strana”, ha scritto sui suoi social. “Questo è un album a cui tengo particolarmente e voglio dedicarlo a voi che mi siete stati vicini durante tutto il mio percorso. Vi abbraccio forte”.

Pochi giorni della condivisione del post, Cristoforetti si era sottoposto a un trapianto di midollo osseo. Si è poi spendo il 10 novembre a Padova. I funerali del cantante saranno celebrati alle ore 11:00 di martedì 14 novembre nella chiesa del Sacro Cuore di Padova.

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Måneskin: arriva la nuova edizione dell’album: «Rush! (Are U Coming?)»

Impegnati in un tour che li ha portati in giro per il mondo, e con due prestigiosi premi agli European Music Awards freschi di consegna, i Måneskin celebrano il successo di una nuova edizione del loro album «Rush!», intitolata: «Rush! (Are U Coming?)».Pubblicato lo scorso gennaio, «Rush!» ha subito una profonda rivisitazione in vista delle festività natalizie, con l’aggiunta di cinque brani inediti in inglese: «Valentine», «Off My Face», «The Driver», «Trastevere», e il primo singolo estratto: «Honey (Are U Coming?)».«Valentine» è una ballad rock provocatoria, dove la voce di Damiano si intreccia con la chitarra di Thomas. Una traccia che cattura l’essenza della band e dimostra la loro abilità nell’esplorare una varietà di generi musicali. «Trastevere,» invece, è un omaggio al quartiere romano in cui la band è cresciuta, un brano crudo e personale che offre un’ulteriore dimensione alla loro musica.«Off My Face» è un mix che incarna il suono unico dei Måneskin, con un ritmo coinvolgente e un potente riff di chitarra. Il testo affronta il tema dell’amore tossico, esplorando come un sentimento puro possa trasformarsi in una dipendenza. «The Driver» è invece una canzone sull’innamoramento, una colonna sonora di una storia d’amore che cattura il momento in cui ci si rende conto di essere perdutamente innamorati, perdendo il controllo.Mentre l’ultimo singolo, «Honey (Are U Coming?)», è un brano carico di energia dove i riff delle chitarre elettriche e la sezione ritmica si fondono con un ritornello accattivante.Per celebrare l’uscita del disco, è stato rilasciato un nuovo videoclip per la canzone «Valentine,» il primo di una serie di video ufficiali delle nuove canzoni che verranno pubblicati sul canale YouTube della band.«Rush!» ha debuttato al primo posto in classifica in 15 Paesi e ha conquistato le prime 5 posizioni in altre 20 nazioni. Con oltre 1,4 miliardi di streaming globali, il disco ha recentemente superato il miliardo di stream solo su Spotify, contribuendo così ai 9,2 miliardi di stream totali della band.

Guccini ‘cambia’ Bella Ciao: “Omaggio all’Iran”

(Adnkronos) – “La canzone di ‘Bella Ciao’ è diventata misteriosamente internazionale. Nella serie tv ‘La casa di Carta’ si canta ‘Bella Ciao’ in italiano. Molte donne iraniane cantano ‘Bella Ciao’. E’ diventata simbolo di protesta contro la teocrazia iraniana”. Lo ha detto il cantautore Francesco Guccini durante la presentazione del suo nuovo album, ‘Canzoni da Osteria’, nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano.  

“‘Bella Ciao’ ha origini strane. Non è una canzone partigiana, passa come tale, ma la cantavano anche le mondine”, ha detto il cantautore. 

Il brano è inserito in scaletta nel nuovo album. “Ma nella mia versione ho cambiato una parola: ho messo ‘oppressore’ al posto di ‘invasore’. Un omaggio all’Iran: lì non c’è invasione, ma oppressione”, ha aggiunto Guccini. 

Riccardo Muti, sfuriata sui Maneskin: «Si parla di loro mentre bruciamo i ponti con la cultura italiana»

Secondo il maestro Riccardo Muti, il mondo dello spettacolo dà troppo spazio ai rapper, un esempio è quello di Shiva che è stato arrestato per aver sparato a due persone davanti al suo studio di registrazione, ma Muti esprime il suo disappunto anche nei confronti dei Maneskin.

Ciò che recrimina il maestro non ha a che vedere con la loro capacità artistiche o musicali, ma con il fatto che i media impieghino tutte le loro risorse a parlare di questi nuovi artisti che vivono sotto i riflettori del gossip, e non di altri che meriterebbero più visibilità. 

Le parole del maestro Muti

Un periodo drammatico per l’Italia, così lo definisce Riccardo Muti:  «Stiamo bruciando i ponti con la cultura italiana. E i media ci parlano dei rapper, dei Maneskin o Maneskot»

Lo sfogo di Muti è avvenuto durante la presentazione dei prossimi appuntamenti della sua Muti Italian opera Academy, il progetto rivolto a giovani musicisti che si esibiranno a novembre alla Fondazione Prada a Milano.

Le nuove foto di Damiamo dei Maneskin e Dove Cameron insieme

Damiano David e Dove Cameron fanno sul serio. Dopo la fine della storica relazione con Giorgia Soleri, durata oltre cinque anni, il frontman dei Maneskin sembrava deciso a godersi fama e successo con il cuore libero, perciò quando quest’estate era stato sorpreso in discoteca ad Ibiza mentre baciava appassionatamente una misteriosa ragazza bionda, poi identificata con Martina Taglienti, era apparso subito chiaro che si trattasse di un fuoco di paglia. Ma dopo le follie dell’estate, l’autunno porta consiglio e, forse, anche l’amore. Da diverse settimane infatti il cantante romano sta uscendo con l’ex stellina Disney Chloe Celeste Hosterman, in arte Dove Cameron, nota per le sue interpretazioni nella sitcom per ragazzi Liv e Maddie, e le nuove foto di coppia confermano che la frequentazione sta andando a gonfie vele.

A distanza di due mesi dal loro primo incontro, avvenuto dopo il concerto della rock band “The loneliest” al Madison Square Garden di New York, e dopo alcuni baci rubati in un locale di Los Angeles, il cantante e l’attrice sono stati paparazzati insieme in Brasile, poco dopo la fine dell’esibizione dei Maneskin presso l’Espaco Unimed di San Paolo. Prima un paio di scatti in discoteca, dove Dove si mostra sorridente e a proprio agio accanto al frontman, poi il ritorno in hotel in auto dove entrambi appaiono visibilmente stanchi al punto che l’attrice reclina la testa verso Damiano. Immagini che rivelano un certo grado di confidenza nella coppia, che si frequenta stabilmente da settembre.

Ma come avranno accolto i Maneskin la new entry? Se i rapporti con Giorgia Soleri erano buoni, lo stesso pare che si possa dire anche di Dove, che è stata salutata con calore dai componenti della band, come dimostra un altro scatto rubato e pubblicato sui magazine sudamericani. Nella foto si vede l’interprete di Descendants pranzare all’aria aperta insieme a Damiano, Thomas, Victoria e la sua fidanzata Luna, segno che l’attrice pare essersi perfettamente integrata ai ritmi e alle abitudini di tutto il gruppo, oltre che del suo frontman. Prima di conoscere il cantante, Cameron è stata legata a Ryan McCartan e Thomas Doherty, ma adesso i due attori sono un ricordo lontano per la ventisettenne, che oltre al cinema porta avanti con successo anche la carriera musicale, come dimostra il suo singolo Boyfriend del 2022, diventato popolare su TikTok ed entrato nelle classifiche di diversi Paesi. Per ora è presto pensare anche ad una futura collaborazione con la band, ma in futuro chissà.

«Con Diamond sfondammo. Ma poi abbiamo detto stop» La band anconetana Via Verdi ha venduto 4 milioni di copie negli anni ‘80

Marco Grati, chitarrista, produttore e direttore artistico della storica band anconetana Via Verdi, simbolo della dance anni ‘80: come ci si sente ad aver segnato la storia della “italo disco”? 

«È stato entusiasmante, travolgente. Fin troppo. Tanto che non abbiamo retto all’onda d’urto del successo. Eravamo giovani. Però non limiterei i Via Verdi alla “italo disco”. Noi eravamo dei rocker impenitenti. “Diamond”, il brano che chi ha portati alla fama internazionale, è stato solo una perla in stile dance come andava negli anni ‘80». 

Allora partiamo dall’inizio. Com’è nata “Diamond”, singolo che ha portato i Via Verdi in tutto il mondo? 

«A ripensarci mi viene da sorridere: è nata mentre mi stavo asciugando i capelli. Avevo questa melodia che mi ronzava in testa. Chiamo subito il nostro tastierista, Glauco Medori, e gli dico che dovevamo immediatamente registrarla. Così andiamo nei nostri studi di registrazione con il resto della band e buttiamo giù la canzone». 

I Via Verdi, come lei rocker impenitenti, alla prova della dance anni ‘80. Perché? 

«Perché stavamo cercando un modo per uscire dalle cantine e farci notare da un pubblico più ampio. Ovviamente a quell’epoca il trampolino di lancio si chiamava Claudio Cecchetto». 

E quindi che cosa è successo? 

«Andiamo ai Rimini Recording Studios, dove Cecchetto collaborava e faceva un po’ da talent scout per le nuove band. Consegnamo “Diamond” che arriva nelle mani di Cecchetto. Il resto è storia». 

Ce la racconti questa storia. 

«A dicembre del 1985 “Diamond” esce in tutta Europa e vola prima in classifica. Vende 4 milioni di copie. Per 6 mesi resta in classifica e per altrettanti mesi siamo la sigla ufficiale di DeeJay Television, il programma di Linus su Italia 1». 

A quel punto? 

«Arriva il successo, quello vero. Improvviso. Travolgente. Arriva il Festivalbar, Azzurro. Un vortice frenetico. Concerti, tv, interviste, copertine. Non c’era più vita privata. Non potevamo camminare per strada, che tutti ci riconoscevano e volevano autografi, foto. Pensi che una volta – io ho sempre portato i capelli molto lunghi – mi tagliai i capelli per poter andare al cinema ad Ancona senza essere riconosciuto. Ci riuscii, fu liberatorio». 

Che cosa accadde dopo “Diamond”? 

«Arrivarono altri due singoli di successo: “Sometimes” e “You and me”. Di nuovo in classifica, di nuovo nel vortice». 

In quel periodo, nell’88, sfioraste anche Sanremo. Cosa successe? 

«Dovevamo andare proprio con “You and me”. Ma dentro la band cominciarono le prime incomprensioni. Eravamo troppo giovani per reggere la botta del successo. Cecchetto capì che tra noi le cose non andavano. Decise che non eravamo pronti. Così sfumò Sanremo». 

Di lì a poco si spensero anche i riflettori sui Via Verdi, non è così?

«Fummo noi a spegnere i riflettori, all’apice del successo. Se ci ripenso oggi mi viene da dire che fummo dei pazzi. Ad ogni modo il primo a lasciare la band fu il batterista Massimo Marchione. Scomparve nel nulla, tutt’oggi non sappiamo dove sia. Non abbiamo più notizie di lui da allora. Subito dopo se ne andò il frontman, Remo Zito (che ora fa il tassista). Poi il bassista, Armando Grati. Rimanemmo solo io e Glauco Medori (oggi produttore). Andammo avanti con altri musicisti. Ma nel ‘91 decidemmo di mettere fine al progetto Via Verdi». 

Poi la reunion con Remo Zito nel 2017. Come mai? 

«In realtà i Via Verdi si riunirono già prima, ma senza Remo. Decidemmo di tornare con lui dopo l’apparizione che facemmo al programma Meteore nel ‘99. Dopo anni ci trovammo di nuovo insieme. Nel 2017 tornammo definitivamente in attività e nel 2021 uscimmo con un nuovo album a firma Via Verdi: “Show your face”. 

Arriviamo al presente. Chi sono oggi i Via Verdi? 

«Oltre a me, Glauco e Remo sono arrivati Francesco Popolo al basso e Simone Medori, figlio di Glauco, alla batteria. Facciamo regolarmente tournèe e concerti. Ma con meno pressioni, ovviamente, rispetto agli anni d’oro». 

Che cosa bolle in pentola? 

«Un nuovo singolo e un nuovo album che usciranno prima della prossima estate. Ma non voglio svelare di più, se non che sarà un disco in pieno stile Via Verdi». 

Qualche rimpianto? 

«Nessuno. Le nostre canzoni continuano ad essere ascoltate in tutto il mondo. Su Spotify abbiamo centinaia di migliaia di ascolti. Direi che possiamo essere soddisfatti così».

Morgan contro Annalisa: «Non la conosco, non so neanche chi sia». Ma non è la prima volta

Nella prima puntata live di XFactor, Morgan parla di Annalisa, o meglio non parla, di lei e della sua canzone “Bellissima”, che vanta a oggi quattro dischi di platino. Il brano interpretato in puntata da Matteo Alieno, in una versione rivisitata al pianoforte decisamente convincente, piace a tutti, tranne che a Marco Castoldi che non le manda a dire: «È un pezzo che non conoscevo, di una banalità incredibile. Dal punto di vista armonico non esiste, nemmeno dal punto di vista melodico», afferma il giudice parlando della regina di radio e streaming. «Non la conosco, non so neanche chi sia», aggiunge. Si complimenta con il cantante in gara, per aver dato dignità al brano: «Per me però hai dato una nobiltà incredibile a un pezzo che io non avrei mai considerato prima».

E non finisce lì. Annalisa viene rinominata anche quando sul palco sale Maria Tomba, la concorrente che ama i pigiami: «Sai quanti brani di Annalisa puoi fare cantare a lei?», insiste il giudice, con un sorriso sfidante. Ci pensano i social a ricordare che non è la prima volta che l’ex Bluevertigo se la prende con lei. L’origine sembra essere quel Sanremo del 2018, quando non venne preso, come fosse colpa sua. Non lo era, ovviamente, ma non mancò lo sprezzante commento: «Ma poi non è che non hanno preso me e hanno preso Chopin. Hanno preso Alessandra, ma chi è? ah, Annalisa».

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