F1 Ferrari: Leclerc suona l’allarme, Sainz sacrificato e soddisfatto

F1 Ferrari: Leclerc suona l’allarme, Sainz sacrificato e soddisfatto

Charles Leclerc ha commentato a Sky la sua quarta posizione nel Gran Premio del Giappone. E’ stato decisivo il bel sorpasso su George Russell: “Era importante passare Russell, c’era Hamilton che spingeva e avevo paura del gioco di squadra. Non volevo perdere tempo, avevo gestito bene le gomme e mi sono preso qualche rischio. E’ stato un bel sorpasso”.

La McLaren ha ottenuto un secondo e un terzo posto clamorosi, ed ora punta in classifica generale Aston Martin, Ferrari e Mercedes: “a McLaren ci preoccupa, ma sappiamo che ci sono piste in cui vanno forte. Se si confermano anche in Qatar, allora cominceremo a preoccuparci seriamente”, è l’allarme del monegasco.

L’altro pilota della Ferrari Carlos Sainz, reduce dalla strepitosa vittoria di Singapore, ha così commentato il suo sesto posto: “Sono contento della partenza e del passo gara, dopo una giornata difficile ieri oggi il passo era molto buono e avevo molto ritmo in generale. Peccato per l’ultima sosta che mi è costata la posizione perché eravamo 4 secondi davanti e siamo usciti 8 dietro, quindi dobbiamo vedere cosa si poteva fare. Alla fine hanno fatto la sosta con Charles per assicurarsi la posizione, mentre io sono stato un po’ sacrificato”. 

“È stata una buona gara per me, avevo passo e ho potuto fare quello che volevo. Non posso essere arrabbiato per il gioco di squadra della Mercedes, sono le gare e non ha funzionato perché Leclerc ha raggiunto Russell. Meno male, perché se avessero usato il mio stesso gioco e ci fossero riusciti sarei rimasto male, ma li abbiamo presi”.

Perché la FIA non ha fretta di indagare sul trucco Perez/Red Bull

Mentre Ted Kravitz, giornalista di Sky Sports, ha affermato che la FIA inizierà presto a indagare sulla scappatoia dopo il trucco di alto profilo della Red Bull Racing con Sergio Perez in Giappone, Mirror Sport, al contrario, afferma che la FIA probabilmente non ha fretta di indagare.

Il trucco della Red Bull è raro

Sergio Perez ha messo la sua auto ai box dopo una prima tappa bizzarramente negativa del Gran Premio del Giappone. Nella fase finale, è comunque uscito per scontare una penalità di tempo eccezionale. Così facendo, il team ha evitato che la penalità di tempo in sospeso del GP del Giappone si traducesse in una penalità in griglia per il prossimo Gran Premio in Qatar. Secondo Kravitz, si tratta di una strategia intelligente, ma di una situazione clamorosa che dovrebbe essere resa impossibile dalla FIA il prima possibile.

Mirror Sport afferma di aver capito che la FIA non ha fretta di indagare sulla situazione. In effetti, la FIA sembra poco interessata a cambiare le regole per evitare che questo trucco si ripeta in futuro per altri team. Uno dei motivi per cui non si è deciso di cambiarle è che la situazione è estremamente rara e poco frequente.

Il cambiamento delle regole della FIA potrebbe causare ulteriori problemi

The Medium scrive: “La FIA analizza sempre incidenti e decisioni di questo tipo dopo ogni gara, e questa considerazione gioca un ruolo nella decisione di eventuali modifiche ai regolamenti sportivi. Inoltre, esaminerà con attenzione le azioni della Red Bull e la formulazione delle regole che hanno permesso la scappatoia utilizzata dal team”.

L’aspetto più importante è che non ci si aspetta che la FIA prenda decisioni affrettate. Quindi, anche se, come per ogni incidente, se ne discuterà, una rapida modifica delle regole potrebbe ritorcersi contro. Infatti, secondo il Mirror, con i cambiamenti rapidi delle regole spesso si creano altri problemi.

F1: Max Verstappen vince a Suzuka, Ferrari in affanno

La 16a prova del Mondiale avvicina Verstappen al terzo titolo Mondiale

Il passo falso di Singapore è già stato dimenticato. Verstappen torna cannibale, e, sul circuito di Suzuka, vince in maniera rabbiosa (con tanto di punto addizionale), dominando la gara in lungo e in largo. Una vittoria che lo avvicina ulteriormente a quello che sarebbe il suo terzo titolo di Campione del Mondo.

L’olandese ha lasciato solo le briciole agli avversari. La Red Bull ha confermato di aver risolto i problemi avuti a Singapore, mettendo in pista una monoposto di fatto perfetta. Alle spalle dell’inarrivabile Verstappen, ben due McLaren. Secondo posto per Norris (come a Singapore), terzo Piastri (primo podio nella sua carriera).

Male la Ferrari che dopo l’exploit a Singapore (vittoria di Sainz, la prima stagionale per la Rossa), ha dovuto fare i conti con diversi problemi. Sainz ha chiuso al sesto posto finale mentre Leclerc, nel finale di gara, è stato bravo a conservare il quarto posto con Hamilton alle sue spalle. Disastroso Perez che conferma di attraversare un momento nero. Alonso ancora a punti (ottava posizione finale).

Luca Marini, che guaio: niente Gran Premio d’India

Luca Marini, che guaio: niente Gran Premio

Luca Marini sarà costretto a saltare il Gran Premio d’India, il primo nella storia della MotoGp. Lo sfortunato pilota del team Ducati VR46 si è fratturato la clavicola sinistra dopo essere caduto nel primo giro della gara Sprint di sabato.

Il fratello di Valentino Rossi è scivolato in curva 1, colpendo anche il compagno di squadra Marco Bezzecchi. Il pilota dopo essere stato visitato nel centro medico del circuito è andato in ospedale a New Delhi per ulteriori accertamenti. 

Marco Bezzecchi è invece riuscito a non cadere ed ha recupeto dal quindicesimo fino al quinto posto. Le condizioni di Luca Marini saranno valutate nelle prossime ore: salterà sicuramente il Gp di domenica, ed è a rischio per il Gp in Giappone del primo ottobre.

F1, Lewis Hamilton scosso: “Gap pazzesco”

F1, Lewis Hamilton scosso: “Gap pazzesco”

Il pilota della Mercedes Lewis Hamilton ha analizzato preoccupato il divario con Max Verstappen nelle qualifiche del Gp del Giappone. “I giri sono stati molto buoni, ma il gap è pazzesco. Essere ancora a un secondo di distanza a questo punto della stagione è decisamente preoccupante per noi se vogliamo chiudere il gap con la Red Bull”.

La Mercedes è comunque migliorata rispetto a venerdì: “Dopo le prove ottibili,  durante la notte ho fatto delle buone modifiche e oggi la macchina era buona, ero molto più contento della vettura”. 

“Purtroppo non siamo abbastanza veloci, dobbiamo solo continuare a lavorare. Ci manca downforce al posteriore, è per questo che siamo così lenti nel primo settore”.

“In genere ogni fine settimana abbiamo almeno una giornata non ottimale, e questa volta è stata il venerdì. Nelle qualifiche ho dato il massimo. Il primo settore, però, ha fatto la differenza. Sono stato contento dei miei giri, anche di quelli con la gomma usata. Una pista come questa è una delle più impegnative al mondo. È un tracciato incredibile”.

F1: Logan Sargeant con l’incidente in qualifica a Suzuka potrebbe aver segnato il suo destino

Il forte impatto di Logan Sargeant contro le barriere all’uscita dell’ultima curva del circuito di Suzuka durante le qualifiche del Gran Premio del Giappone 2023 di Formula 1 rischia di essere la classica goccia che fa traboccare il vaso. Sargeant ad oggi è l’unico pilota la cui posizione per il 2024 non è ancora stata ufficializzata, e la sensazione è che l’americano rischi seriamente di non essere confermato per il prossimo campionato.

Certi errori arrivano nel momento sbagliato, ed è questo il caso di Sargeant. Ma il problema è che lo sbaglio di Suzuka non è che l’ultimo di una lunga serie. La Williams sperava che Logan potesse dare dei segnali incoraggianti nelle gare europee, su piste che già conosceva. Ma non è stato così, anzi. Lo sguardo desolato di Sargeant dopo i suoi recenti errori la diceva lunga sulla sua consapevolezza di essere in una posizione scomoda. E altrettanto eloquente era l’espressione dei suoi meccanici in seguito allo schianto di oggi.

Un incidente del genere, dopotutto, richiede un duro lavoro da parte dei tecnici per rimettere in sesto la monoposto. Ma comporta soprattutto un conto molto salato per una scuderia modesta come la Williams. È vero che finalmente la scuderia di Grove opera vicina al limite del budget cap, ma schianti del genere non aiutano la causa. E, di conseguenza, possono fare da spartiacque della carriera di un pilota, come dimostra il caso di Mick Schumacher.

Sicuramente la F1 di oggi non agevola i rookie, dati l’impossibilità di condurre test privati e il tempo sempre più ridotto per le libere durante i weekend di gara. Ma la verità è che i piloti di talento riescono a sopperire a queste mancanze. Lo dimostra Oscar Piastri, capace nella sua stagione d’esordio di dare del filo da torcere a Lando Norris. Ma anche Liam Lawson, pilota su cui a nostro avviso la Williams dovrebbe fare più di un pensierino.

In collaborazione con Automoto.it

I piloti si accaniscono contro la FIA: “Peccato che sia l’unico a farla franca”.

Durante il weekend di gara in Giappone, le decisioni prese dalla FIA a Singapore sono ancora delicate. Gli organizzatori della gara hanno deciso di non dare una penalità a Max Verstappen dopo aver ostacolato Yuki Tsunoda nelle qualifiche. A Motorsport.com, diversi piloti hanno espresso il loro disappunto per le decisioni prese dalla FIA.

Sainz: “Peccato che Verstappen sia l’unico a farla franca”.

Carlos Sainz ha parlato a Suzuka delle qualifiche di Singapore. Si è rammaricato per le decisioni di gestione della gara di quel weekend e ha espresso la speranza che la FIA abbia imparato una lezione. Sainz dice:“È un peccato che la persona che domina e vince praticamente ogni gara sia l’unica a farla franca, mentre tutti gli altri hanno avuto delle penalità quest’anno. È unpo’ strano e speriamo che imparino da questo“.

Anche il pilota della Mercedes George Russell ha detto di non aver capito bene le decisioni prese a Singapore.“È stato sicuramente un po’ strano vedere Max farla franca con quelle ammonizioni la scorsa settimana“, ha esordito.“Ci rendiamo conto che non è facile, ma la scorsa settimana è stata chiaramente una passeggiata“. Russell dice che gli manca la coerenza della FIA.

Hamilton vorrebbe vedere l’IA in azione

Infine, anche Lewis Hamilton ha risposto. Anche lui comprende poco le ammonizioni inflitte a Verstappen e vorrebbe che la tecnologia moderna avesse una possibilità in Formula 1. Hamilton ha commentato: “Quella regola è stata applicata in modo sbagliato, ma non è stata applicata in modo corretto”. Hamilton ha commentato:“Questa regola è la stessa da sempre, sai? Penso che dobbiamo considerare l’intelligenza artificiale per cose come questa, in modo da prendere buone decisioni. Vorrei vedere se l’intelligenza artificiale è in grado di farlo meglio o meno“.

MotoGP 2023. GP dell’India. Frattura della clavicola per Luca Marini nell’incidente con il compagno di squadra

Oltre all’infortunio di Alex Marquez c’è da registrare un altro infortunio serio. È quello che è capitato a Luca Marini. Il pilota del team Mooney VR46 ha riportato la frattura della clavicola, come ha reso noto Vera Spadini su Sky sport MotoGP.

L’incidente che ha causato la frattura è avvenuto alla curva 1 ed è stato causato dallo stesso Marini che è andato lungo alla staccata e ha colpito con la ruota anteriore il compagno Bezzecchi.

Bez è rimasto in piedi ripartendo 16esimo e dando vita a una bellissima rimonta mentre Marini è caduto violentemente per terra, riportando appunto la frattura. È stato portato al centro medico. 

In collaborazione con Moto.it

Marc Marquez in Ducati Gresini, arriva la conferma di Paolo Ciabatti, che ha spiegato cosa succede adesso

Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse ha confermato le indiscrezioni relative alla trattativa tra Marc Marquez e il team Gresini Racing MotoGP in ottica 2024. 

La possibilità che l’otto volte campione del mondo scenda dalla RC213V con un anno di anticipo e salga su una Ducati sono concrete. Si tratta della trattativa dell’anno. 

“Per quanto riguarda Gresini – ha detto Ciabatti -, sembra che abbiano questa opportunità e che stiano aspettando la decisione di Marquez”. Il Ds Ducati ha parlato a Motogp.com durante il sabato mattina del Gran Premio dell’India. 

Ancora Ciabatti ha aggiunto che Marquez “parlerà con la dirigenza Honda in Giappone e prenderà una decisione, che spetta a lui e al team. Noi, come Ducati, abbiamo sotto contratto quattro piloti” (cioè, per il 2024, Bagnaia-Bastianini e Martin-Morbidelli, ndr).  

Ciabatti ha concluso: “Questo è quello che sappiamo, come tutti credo. Penso che non ci siano altre opzioni”. Quella di Gresini “è l’unica moto senza un pilota e Marquez ha detto che aveva tre opzioni. Sicuramente una è quella di rimanere con la Honda, le altre due possiamo solo ipotizzarle. Non chiedetemi altro, dovreste sentire con Marc Marquez e Gresini, il suo staff, per sapere cosa sta succedendo. Noi non stiamo negoziando nulla“.

In collaborazione con Moto.it

Bagnaia: “Buon lavoro, partiamo un po’ da lontano ma arriviamo sempre”

Il campione in carica ha faticato a trovare il set up giusto, ma al termine della seconda sessione è comunque riuscito a far registrare un buon crono sul giro secco. Ha chiuso a mezzo secondo da Marini e soprattutto da Martin, il rivale al momento più accreditato per il titolo che dopo la doppietta di Misano lo insegue a 36 lunghezze di distanza in classifica.

Pecco Bagnaia ha dovuto faticare nel venerdì di prove libere del GP d’India, ma lui e la sua Ducati sono comunque riusciti a strappare un 7° tempo buono per la qualificazione diretta al Q2: “Il grosso dei problemi lo abbiamo sistemato, abbiamo fatto una buona scrematura – le sue parole a Sky -. Vedremo un po’ il resto, ma in generale sono soddisfatto del lavoro. Partiamo un po’ da lontano, ma alla fine arriviamo sempre”.

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