Lecce: Milik e l’arbitro fanno felice la Juventus. Giallorossi ko dopo 5 turni

Un gol di Milik regala la vittoria alla Juventus e pone fine all’imbattibilità del Lecce che si ferma dunque a cinque giornate, record assoluto nella storia dei salentini in serie A. Va detto però che l’azione che ha deciso l’anticipo della sesta giornata è viziata da un errore dell’arbitro Giua di Olbia, protagonista in negativo all’Allianz Stadium di Torino.

Il gol del successo firmato dal centravanti polacco infatti è scaturito da un tiro dalla bandierina di fatto inesistente e concesso con generosità dal direttore di gara sardo nonostante le proteste dei calciatori giallorossi e del tecnico D’Aversa, quest’ultimo puntualmente finito sul taccuino dell’arbitro.

«Dal campo si è visto nitidamente il tocco di Rabiot dopo la spizzata precedente di Venuti, il calcio d’angolo non c’era», ha detto a muso duro nel post partita l’allenatore dei salentini senza con questo voler dare attenuanti ai suoi ragazzi per la sconfitta. Non è tutto perché la stoccata vincente di Milik è stata preceduta da un tocco con la mano di Rugani e anche in quel caso l’arbitro, anziché fermare il gioco e concedere la punizione a favore del Lecce, ha lasciato proseguire l’azione con i giallorossi che hanno subito perso il possesso del pallone.

Per carità, la Juventus ha cercato più del Lecce la vittoria, su questo non c’è alcun dubbio, ma senza quell’errore probabilmente la gara sarebbe finita in parità visto che il portiere dei giallorossi Falcone è stato costretto a raccogliere il pallone dal sacco soltanto una volta. La serata negativa di Giua, che ha distribuito ammonizioni come fossero caramelle, è proseguita fino ai minuti di recupero quando ha punito una banale caduta in area di Kaba con il secondo cartellino giallo mostrato al centrocampista francese nel giro di pochi minuti (il primo era sacrosanto). Un episodio che, anche a giudizio degli esperti, rappresenta un evidente errore del direttore di gara.

Dopo Marinelli, protagonista dell’espulsione di Baschirotto nella gara di Monza, ecco che sulla strada del Lecce spunta Giua: cosa dirà ora Rocchi? Nella migliore delle ipotesi, il “fischietto” di Olbia salterà un turno per poi riprendere da bordo campo, nella veste di quarto uomo.

Per ritornare alla partita di Torino invece va detto che il Lecce ha affrontato la Juventus con personalità, mettendo in evidenza una grande organizzazione tattica anche se i giallorossi sono mancati negli ultimi sedici metri. Basta dire che nell’arco dei 97 minuti di gioco il Lecce non ha mai tirato in porta ed è la prima volta che succede in questa stagione. Su questo aspetto dovrà lavorare mister D’Aversa nei giorni che separano dalla sfida di sabato al Via del Mare contro i campioni d’Italia del Napoli (fischio d’inizio alle ore 15). L’obiettivo è riprendere il cammino interrotto a Torino con un risultato di prestigio gli uomini di Garcia. Inutile dire che per tornare a muovere la classifica servirà un’altra prestazione eccellente. Non sarà della partita Kaba, per il quale è in arrivo la squalifica, e sarà ancora fermo ai box Banda, ancora convalescente dopo l’infortunio muscolare dei giorni scorsi. Mister D’Aversa saprà scegliere gli uomini giusti da mandare in campo in una partita destinata a far registrare il nuovo record di presenze al Via del Mare.

Sassuolo, Alessio Dionisi è categorico sull’Inter

Le parole di Dionisi in vista di Inter-Sassuolo

Alla vigilia della gara che vedrà il Sassuolo affrontare l’Inter capolista nella sesta giornata di serie A, il tecnico degli emiliani ha presentato l’incontro che attende gli emiliani nel corso della consueta conferenza stampa prepartita.

“La vittoria ci ha dato tanta fiducia e consapevolezza. Abbiamo ottenuto un risultato facendo prestazione contro una squadra di un livello superiore al nostro. Ora non vorrei più parlare della Juve, perché sappiamo che quanto fatto contro di loro non basterà per ottenere risultato contro l’Inter, che in questo momento sembra ingiocabile. Noi dobbiamo lavorare sulla testa e cercare di essere il miglior Sassuolo possibile, ma sappiamo che non potrebbe essere sufficiente” ha esordito il tecnico degli emiliani.

“E’ difficile pensare di andare a San Siro e fare la partita contro l’Inter per 90-100 minuti, ma avremo le nostre opportunità. Ci saranno dei momenti in cui gestiremo la palla e dovremo essere bravi a farlo, così come dovremo essere attenti quando dovremo difendere. Io voglio che i ragazzi scendano in campo con coraggio e personalità. Siamo riusciti a farlo con la Juve, ma domani non sarà semplice perché lo stadio li spingerà per tutti i 100 minuti” ha aggiunto l’ex allenatore dell’Empoli.

In conclusione, Alessio Dionisi si è soffermato sull’ex della gara Davide Frattesi: “Gli darò una pacca sul coppino perché c’è un buon rapporto. Ha lasciato un buon ricordo perché è un ragazzo sorridente che mette energia in tutto quello che fa. Gli faccio gli auguri per domani e sarà un piacere rivederlo. Si è già inserito bene negli schemi di Inzaghi, ma speriamo che domani non faccia il Davide che conosciamo”.

Mario Balotelli ha detto di no all’Inter

Le parole di Mario Balotelli

Mario Balotelli, fresco di ritorno in Turchia, ha parlato ai microfoni di TvPlay: “L’Inter quest’anno può vincere lo Scudetto. La vedo in vantaggio rispetto a Juventus e Milan, in questo momento. Per come sono messe in campo oggi, sicuramente l’Inter sta meglio. Qualitativamente e numericamente è una squadra forte. Marko Arnautovic è fortissimo, è un buon acquisto per l’Inter. Gli auguro di ritornare il prima possibile, di fare i gol, di fare il jolly per la squadra. Non è facile rimpiazzare Dzeko. Lui è un fenomeno. Ho giocato con lui, è un fenomeno vero”.

“Com’è perdere un derby? Ho perso un derby 1-0. E’ molto brutto. La reazione del Milan dopo il 5-1 non è stata scontata. Ha avuto una bella risposta. Inzaghi? Non lo conosco bene. Mi sta simpatico”, ha aggiunto.

Chiosa su un possibile ritorno in nerazzurro: “Io all’Inter per fare il quarto attaccante? Gioco all’Adana, sto bene qua”.

Mancato rispetto del minuto di silenzio per Napolitano: multati cinque club di Serie A

Notizie calcio. Il giudice sportivo della Lega Serie A ha deciso di sanzionare cinque società del massimo campionato per il mancato rispetto, da parte dei rispettivi tifosi, del minuto di silenzio disposto nell’ultimo turno per la scomparsa dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (e nella sfida tra Milan e Verona anche per la scomparsa dell’ex giocatore rossonero Giovanni Lodetti).

Nel dettaglio, infatti, sono state sanzionate Empoli, Fiorentina, Lazio, Udinese e Verona, tutte con multe per cinquemila euro. Si legge nel documento del giudice sportivo:

  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. EMPOLI per non avere, un numero esiguo di propri sostenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C.
  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. FIORENTINA per non avere, i propri sostenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C.
  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. HELLAS VERONA per non avere, la totalità dei propri sostenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C., manifestazione immediatamente coperta dalla disap-provazione della restante parte dello stadio.
  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. LAZIO per non avere, numero cospi-cuo di propri sostenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C., manifestazione immediatamente coperta dalla disapprova-zione della restante parte dello stadio.
  • Ammenda di € 5.000,00: alla Soc. UDINESE per non avere, i propri so-stenitori, rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C

Come sarebbe la graduatoria del massimo campionato italiano senza equivoci da parte del direttore di gara?

Ogni settimana, la Serie A scende in campo e milioni di persone seguono le loro squadre del cuore in azione, sperando sempre in una partita equa e giusta. Tuttavia, gli errori arbitrali sono sempre stati una parte inevitabile del gioco, suscitando polemiche e discussioni appassionate. Ma cosa succederebbe se potessimo immaginare una classifica della Serie A senza errori arbitrali?

In un mondo ideale, la classifica della Serie A sarebbe una rappresentazione accurata delle abilità e delle performance delle squadre, senza influenze esterne. Gli errori arbitrali, purtroppo, possono spesso alterare il risultato di una partita e influenzare la classifica finale. Tuttavia, prendendo in considerazione un’ipotetica stagione senza errori arbitrali, potremmo vedere una situazione molto diversa da quella attuale.

Le sviste della quinta giornata di Serie A

Le polemiche non mancano mai, soprattutto se si tratta di sviste arbitrali. Questa volta si tratta di due partite disputate durante la quinta gioranta di Serie A: Milan-Verona, Juventus-Sassuolo e Lazio-Monza.

Ai Rossoneri non viene assegnato un clamoroso calcio di rigore, dopo un fallo di Hien ai danni di Loftus-Cheek.

Il Sassuolo sarebbe dovuto rimanere uno in meno sin dal 13′. Avrebbe dovuto fare a meno proprio di Domenico Berardi per aver commesso un fallo in ritardo con il piede alzato su Bremer, difensore della Juventus.

Mentre Sarri, solito a lamentarsi, questa volta ha polemizzato per un rigore non concesso ai Biancocelesti dopo un fallo su Zaccagni. Secondo tutti i quotidiani, il direttore di gara Abisso, ha preso la decisione giusta.

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La classifica virtuale senza errori arbitrali

– 1° – primo posto: Inter – pt 15

– 2° – secondo posto: Milan – pt 12

– 3° – terzo posto: Lecce – pt 11

– 4° – quarto posto: Napoli – pt 10

– 5° – quinto posto: Fiorentina – pt 10

– 6° – sesto posto: Atalanta – pt 9

– 7° – settimo posto: Juventus – pt 9

– 8° – ottavo posto: Bologna – pt 8

– 9° – nono posto: Frosinone – pt 8

– 10° – decimo posto: Torino – pt 8

– 11° – undicesimo posto: Verona – pt 7

– 12° – dodicesimo posto: Sassuolo – pt 6

– 13° – tredicesimo posto: Lazio – pt 5

– 14° – quattordicesimo posto: Roma – pt 5

– 15° – quindicesimo posto: Monza – pt 5

– 16° – sedicesimo posto: Salernitana – pt 3

– 17° – diciassettesimo posto: Udinese – pt 3

– 18° – diciottesimo posto: Cagliari – pt 2

– 19° – diciannovesimo posto: Genoa – pt 1

– 20° – ventesimo posto: Empoli – pt 0

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La posizione dell’Inter sugli svincolati e le soluzioni per rimpiazzare Arnautovic

La vittoria dell’Inter sul campo dell’Empoli, un 1-0 firmato da Dimarco con un bellissimo sinistro di prima intenzione, ha regalato anche una nota amara ai nerazzurri di Simone Inzaghi, un aspetto emerso nel finale che ha avuto come protagonista negativo Marko Arnautovic (entrato da appena un quarto d’ora in campo, al Castellani).

L’attaccante austriaco ha rimediato una distrazione muscolare ai flessori della coscia sinistra e l’infortunio è apparso subito serio, considerando la reazione dell’esperto attaccante e – ancor di più – valutando le parole di Inzaghi nel post-partita. Il tecnico nerazzurro lo ha lasciato intendere chiaramente; Arnautovic non tornerà in campo a stretto giro e l’Inter sarà dunque orfana dell’ex Bologna nelle prossime uscite. Anche per questo, dopo le parole di Inzaghi, sono emerse con insistenza voci su un possibile ricorso agli svincolati da parte di Marotta e degli uomini mercato nerazzurri.

Gli svincolati e la decisione dell’Inter

Chi, in particolare, potrebbe tornare utile all’Inter? Un nome citato è quello di Alejandro Gomez, al secolo il Papu, ma in tal senso non arrivano conferme concrete: secondo La Gazzetta dello Sport, nello specifico, l’Inter avrebbe già deciso di non ricorrere agli svincolati e di restare dunque così, senza modificare la rosa attualmente a disposizione di Inzaghi.

Il tecnico si avvarrà dunque di risorse interne per sostituire Arnautovic, nel tempo dello stop con cui sarà alle prese l’austriaco, e in particolare potrebbe utilizzare due centrocampisti in posizione più avanzata, rendendoli di fatto seconde punte a supporto di uno tra Lautaro Martinez e Marcus Thuram. La grande duttilità di Mkhitaryan e Klaassen, in sostanza, potrebbe dar modo all’Inter di puntare sul 3-5-1-1 anziché sul 3-5-2, per far rifiatare una delle punte, e la posizione del club nerazzurro è in sostanza quella di dare fiducia alla rosa a disposizione (con Sanchez, ovviamente, come ulteriore soluzione nel reparto avanzato).

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Inzaghi sull’infortunio di Arnautovic e sulle difficoltà nel finale di Empoli-Inter

LInter passa senza particolari problemi in trasferta contro l’Empoli. La squadra di nerazzurra al Castellani subisce poco e niente, e sfrutta la magia di Federico Dimarco a inizio secondo tempo. Punteggio pieno dopo cinque partite e vetta della classifica di Serie A. Le parole di Simone Inzaghi nel postpartita ai microfoni di Dazn.

Sull’infortunio di Arnautovic: “Infortunio importante, farà gli esami nei prossimi giorni. È l’unica brutta notizia che portiamo via oggi. Si stava inserendo nel migliore dei modi, aveva un ottimo feeeling. Poi ha sentito tirare il flessore, vedremo”.

Sulla pazienza: “Sì d’accordo. Abbiamo avuto un ottimo approccio e la pazienza giusta. Abbiamo creato tantissimo, c’è stato il salvtaggio sulla linea e altre belle azioni. Non siamo riusciti a segnare, poi ci siamo adeguati a ritmi nell’ultimo quarto d’ra del primo tempo e non abbiamo fatto benissimo. Nel secondo tempo buon approccio e poi il gran gol di Dimarco che ci ha aiutato”.

Sul non averla chiusa: “Assolutamente perché con l’nfortunio abbiamo giocato 7-8 minuti in 10, è un qualcosa che puoi pagare. Tante occasioni per il 2-0, sappiamo che queste gare dobbiamo chiuderle”.

Su Pavard: “Oggi ha fatto molto bene a destra. Lui e Matteo molto bravi, giocatori intelligenti. È arrivato con entusiasmo e motivazioni fortissime e si è calato bene nel nostro modo di giocare. È un ragazzo positivo con esperienza, un ottimo acquisto, deve continuare così”.

Su soluzioni in avanti: “Sì, sappiamo che è una perdita importante nelle rotazioni perché dobbiamo avere 4 attaccanti. Valuterò, ci sono Klaassen e Mkhitaryan che si possono alzare da seconda punta. Aspettiamo Marko e con lui anche Sensi, che ci sarà utile”.

Sul messaggio al campionato: “L’Inter non deve lanciare nessun messaggio. Siamo partiti molto bene ma son passate 5 partite, sappiamo che può cambiare tutto velocemente. Bisogna rimanere con questa motivazione e concentrazione in un momemnto in cui ci sono tante partite”.

Sul gruppo: “Sono soddisfatto. Sanno che abbiamo bisogno di tutti e quindi sono tutti molto motivati. Si allenano nel migliore dei modi per mettermi in difficoltà. Tutti vogliono giocare e dare un grande aiuto all’Inter”.

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Szczesny, prestazione choc: Allegri verso una decisione drastica

Szczesny, prestazione choc: Allegri verso una decisione drastica

La prestazione choc di Wojciech Szczesny a Reggio Emilia apre una serie di ipotesi sulle decisioni future di Massimiliano Allegri, che potrebbe decidere di lasciare in panchina il portiere polacco nel match di campionato contro il Lecce, in programma martedì, per restituirgli serenità,

Szczesny è stato condizionato dal grave errore in avvio di partita, la papera che ha concesso il gol a Laurienté al 12′, e non ha mai dato sicurezza al reparto, sbagliando anche in occasione del gol di Pinamonti e della quarta rete degli azzurri, innescando il folle autogol di Gatti con un passaggio evitabile.

Secondo le indiscrezioni riportate da Tuttosport, il nazionale polacco potrebbe sedersi in panchina con il Lecce per lasciare il posto a Mattia Perin.

Sui social tanti tifosi hanno già abbandonato Tek e chiedono un cambio immediato per dare un segnale a tutta la rosa.

Allegri rivela cosa non ha funzionato nella sconfitta della Juventus a Reggio Emilia

La Juventus non riesce a dar seguito al buon momento e trova la prima sconfitta stagionale. Quel che preoccupa non è tanto il risultato – 4-2 per il Sassuolo – quanto la prestazione dei bianconeri, condita da diversi errori individuali. Ai microfoni di DAZN ecco come ha commentato la partita dei suoi Massimiliano Allegri.

Sugli episodi arbitrali: “Andiamo sulla partita, da questa sconfitta dobbiamo imparare. Non eravamo dei fenomeni prima e non siamo diventati scarsi. Mentalmente abbiamo giocato una partita farfallina. Dobbiamo migliorare, perdiamo punti importanti. Abbiamo preso gol alla prima occasione, abbiamo pagato a caro prezzo il fatto che avevamo staccato la testa”.

Sulla troppa euforia: “Ormai qualche partita l’ho fatta. So i pregi di questi ragazzi ma so che in alcuni momenti dobbiamo fare meglio. Non bisogna abbattersi, martedì abbiamo una partita importante e dobbiamo fare tre punti”.

Alla Juve mancano i leader? “No, oggi è stata una partita in cui abbiamo annientato a livello mentale. Non abbiamo ancora la capacità di switchare nella partita. Oggi già dall’inizio avevo la sensazione che ogni palla che buttavano in alto andavamo in affanno”.

Su Vlahovic: “Ha avuto un paio di situazioni importanti e non le ha sfruttate. Nel complesso la partita è stata non bella a livello generale. Il Sassuolo tende a spaccare la partita, se diventa a tamburello può succedere di tutto”.

Cosa guarda un allenatore nei giovani prima di portarli in prima squadra? “A livello tecnico e cognitivo. I ragazzi che apprendono velocemente sono quelli più portati a migliorare molto. Consiglio di divertirsi, di mettere grande impegno per fare meglio possibile”.

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Sassuolo-Juventus 4-2, le pagelle: Szczesny e Gatti, che errori. Chiesa unico vero trascinatore

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia finisce 4-2 la sfida tra Sassuolo e Juventus, valida per il quinto turno della Serie A. Due volte avanti i neroverdi con Laurentié e Berardi, si fanno raggiungere da un autogol di Vina e da Chiesa. Decisiva nel finale la rete di Pinamonti, a chiudere l’incredibile autogol di Gatti.

LE PAGELLE DELLA JUVENTUS

SZCZESNY 4

Traiettoria improvvisa e pallone viscido, ma il gol preso sul tiro di Laurienté è un errore grave, da matita rossa. Si riscatta poco dopo su Tressoldi ma non basta, perché ha colpe anche sul gol di Pinamonti con una respinta incerta e anche sul servizio a Gatti nel finale invece di un rinvio lungo, che porta al 4-2.

GATTI 4

Poco cattivo in qualche frangente, dalle sue parti l’attacco neroverde prova a passare spesso perché non è così preciso come dovrebbe. Non la sua serata migliore con la Juve e l’assurdo autogol lo conferma.

BREMER 5,5

Prova a tenere la baracca unita dietro ma sono gli altri che steccano più del brasiliano, che comunque non è anche lui in grandissima forma.

DANILO 5

Sbaglia valutazione sulla rete di Berardi, ma in generale il capitano si rende protagonista di una partita al di sotto delle sue possibilità, con qualche svista insolita per uno del suo livello.

MCKENNIE 6

Non avrà piedi nobili, ma quantomeno ci mette la voglia. Propositivo come sempre in avanti, costringe Vina all’autogol del pareggio. Poi però quando serve nella ripresa il cambio di passo, lui non riesce a darlo. (14′ st WEAH 5,5: entra col piglio giusto ma si spegne poco dopo. Impalpabile)

MIRETTI 5,5

Tenta spesso di dare aiuto alla manovra d’attacco, ma il filtro fatto in mezzo al campo non è che sia dei migliori. Gli manca lo spunto giusto. (1′ st FAGIOLI 6,5: ci prova con la qualità, ottimo l’assist rapido per il pari momentaneo di Chiesa. Forse serviva dall’inizio ad Allegri per avere qualche idea di più)

LOCATELLI 6

Prova a far girare la squadra, esce qualche buona intuizione, mentre fatica un po’ di più in fase d’interdizione e quando viene pressato alto. Però è quello che almeno si fa vedere maggiormente in mezzo al campo. (38′ st MILIK sv)

RABIOT 5,5

Svagato nel primo tempo, da un pallone non intercettato dal francese nasce il gol del 2-1. Incappa in una partita dove doveva avere più cattiveria nella prima fase di pressione, ma in generale si vede solo a brevi fiammate. Non basta.

KOSTIC 5

Deve provare a spingere e fare male sulla fascia, si vede per qualche iniziativa e poco più. Non sfrutta l’occasione, manca di personalità. (1′ st ILING-JUNIOR 6: spinge ma si fa vedere di più in fase di chiusura quando la Juve si espone al contropiede. Decisivo in un paio di occasioni)

CHIESA 7

Suo il cross che vale il pari, ma il gol è un concentrato di voglia. Sta tornando sempre più quello decisivo visto prima degli infortuni. Si è acceso veramente solo nella ripresa. E quando ha spazio non lo contieni. Bravo soprattutto perché nel momento di difficoltà si è preso lui la responsabilità e la squadra sulle spalle. L’ultimo a mollare, la Juve dovrebbe seguire lui nello spirito.

VLAHOVIC 6

Non ha molte palle utili, ma quelle poche prova a sfruttarle ma non è fortunato. Almeno per 45′ però sembra quello un po’ troppo in difficoltà dello scorso anno. Se gioca spalle alla porta fa ancora fatica, Allegri deve capirlo. (31′ st KEAN 6: una buona opportunità soltanto, bravo Cragno a murarlo)

ALL. ALLEGRI 4

Senza coppe, la Juventus certe partite dovrebbe “mangiarsele” col ritmo. Il Sassuolo soffre dietro, ma non lo spaventa mai realmente. Anzi, è la retroguardia bianconera che manca clamorosamente in alcuni elementi chiave. Passo falso che non si poteva permettere il tecnico toscano.

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