Over 60 i cibi da evitare la sera

L’alimentazione corretta e l’attività fisica sono gli alleati perfetti per agevolare una vita equilibrata e in salute, in particolare per la categoria over. I cibi che assumiamo rivestono un ruolo fondamentale per il sostentamento e la ricarica energetica quotidiana, anche quella mentale. Per questo è molto importante sceglierli con cura, specialmente dopo i 60 anni prestando particolare attenzione a cosa disporre nel piatto per la cena.
Mangiare in modo corretto, e magari leggero, agevola il processo digestivo oltre a favorire un sonno ristoratore e benefico, per una migliore qualità della vita e un valido controllo del peso. Ecco perché è importante prestare attenzione alla scelta del cibo, suddividendo i pasti in modo regolare ed evitando alcuni prodotti durante il momento serale. Ecco quali sono.
Over 60, quali i cibi da evitare a cena

Per affrontare la giornata con la giusta energia è importante nutrirsi in modo corretto, specialmente dopo i 60 anni quando la digestione deve contare su maggiori attenzioni e il metabolismo rallenta. Per evitare di accumulare peso è bene abbracciare uno stile alimentare nutriente ed equilibrato evitando tutti quei cibi, in apparenza golosi, ma dannosi per l’organismo. In particolare la sera quando la digestione risulta più complessa, è giusto non appesantirla con prodotti troppo elaborati che danneggiano anche il riposo notturno. Ecco quali sono i cibi da evitare la sera:
- cibi fritti e grassi: per quanto invitante una frittura non è mai la risposta più adatta per soddifare i bisogni alimentari serali. Risulta infatti troppo elaborata da digerire, eccessivamente calorica e unta. Lo stesso discorso vale per i cibi troppo grassi come ad esempio i salumi, la panna da cucina, le carni grasse, gli insaccatti, il burro e i condimenti più calorici e i formaggi grassi, che possono incidere sui livelli di colesterolo ma anche sul benessere del fegato;
- prodotti conservati e confezionati: spesso si scelgono i cibi in scatola o conservati perché velocizzano la preparazione del pasto, come ad esempio tonno, carne e salmone. Ma sono ricchi di sale e possono facilitare la ritenzione idrica e aumentare i livelli di colesterolo. Al pari dei prodotti confezionati già pronti per l’uso, ricchi di zucchero, ma che possono aumentare l’indice glicemico rendendo la digestione più lenta e ardua;
- dolcificanti, salse troppo condite e cibi piccanti: gli zuccheri impattano sul metabolismo ma possono anche incidere sul benessere della circolazione e del cuore. Questi sono molto presenti nei dolci, in particolare quelli molto elaborati, ma anche negli snack dolci e nelle merendine confezionate. Sale e intingoli particolarmente corposi risultano difficili da digerire e aumentano il lavoro del fegato. Mentre le spezie e le salse piccanti possono trovare spazio in quantità minori, ma non durante la cena serale perché risultano caloriche e complicate da smaltire;
- pasta e pizza: sono gli alimenti più amati della nostra penisola ma, per quanto golosi, non sono indicati la sera perché aumentano l’indice glicemico e i livelli di colesterolo. Ma la pasta non è completamente vietata se assunta nel modo giusto, ovvero preferendo quantitativi adeguati magari di prodotti integrali più digeribili perché ricchi di fibre. Un toccasana anche per agevolare un buon sonno, abbattendo anche i livelli di cortisolo;
- alcolici, caffeina, cioccolato: tre prodotti che catturano l’interesse dei più e che spesso trovano spazio nelle ore serali. Ma è bene ridurne la presenza per non impattare sulla digestione, sul fegato e sul benessere del cuore. Ad esempio gli alcolici possono favorire l’insonnia, aumentando anche l’indice glicemico, mentre caffeina e cioccolato sono degli stimolanti;
- condimenti: è bene ribadirlo ma i condimenti come il sale e il burro non sono amici del benessere dell’organismo, in particolare superati i 40 anni quando il metabolismo rallenta e si avvicinano due nuove fasi della vita: la menopausa e l’andropausa. Per il benessere del cuore e della pressione è importante ridurli, preferendo alternative più sane e leggere.
Over 60, i prodotti più indicati per una cena sana e bilanciata

Mangiare bene e in modo nutriente è importante, in particolare a 60 anni quando l’organismo si trova a fare i conti con una digestione più lenta. Abbracciare uno stile di vita sano è sempre la scelta migliore, non solo evitando fumo e stress, ma anche praticando del sano movimento e scegliendo cibi adeguati al proprio organismo: sia per prevenire le patologie tipiche dell’età sia per gestirle anche grazie alle cure più adatte, suggerite dal professionista di fiducia.
Ecco perché l’alimentazione deve adeguarsi a questo importante momento di passaggio divenendo elemento di supporto per la salute. Bisogna partire dalla suddivisione dei pasti in 5 appuntamenti giornalieri, così da ridistribuire le calorie e i nutrienti durante la giornata. Si può inoltre chiedere supporto a un esperto, come ad esempio un nutrizionista, che potrà definire i quantitativi e i prodotti più adatti in base alla singola necessità.
Per quanto riguarda il pasto serale è fondamentale che risulti leggero e ben bilanciato, evitando i prodotti elencati in precedenza e preferendo sempre un alimento leggero, nutriente, facile da digerire, condito con un filo d’olio d’oliva o con spezie ed erbe aromatiche da affiancare a una verdura o un contorno sano ma non eccessivamente calorico. Importante spazio va lasciato inoltre alle fibre che aiutano ad aumentare il senso di sazietà, e a velocizzare la digestione. Si può poi concludere la serata con una tisana magari digestiva per agevolare anche un buon relax notturno.
Come prendersi cura della prostata

Il 15 settembre 2023 si celebra la Giornata europea della prostata istituita per invitare la popolazione maschile a prendersi cura di questa ghiandola localizzata al di sotto della vescica.
I primi campanelli d’allarme di un cattivo funzionamento non devono essere assolutamente sottovalutati. In Italia il cancro alla prostata è il tumore più diffuso tra gli uomini. Rappresenta il 18,5% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo. Fattori di rischio sono la genetica, uno stile di vita sedentario, l’obesità, il diabete e un’alimentazione non sana. Intorno ai cinquant’anni si può manifestare un ingrossamento benigno della prostata che tende ad esercitare una pressione fastidiosa sulla vescica e sull’uretra provocando un bisogno frequente di urinare o difficoltà durante la minzione stessa. Nei casi più gravi si può verificare un vero e proprio blocco della minzione con perdita di sangue, chiamata ematuria.
Per mantenere in salute la prostata gli urologi consigliano uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata. Sotto alcuni piccoli e preziosi accorgimenti da seguire.
- Effettuare una visita urologica ogni anno: questo appuntamento è valido soprattutto per gli uomini intorno ai cinquant’anni. Lo screening va regolarmente fatto intorno ai quarant’anni se in famiglia ci sono stati casi di cancro alla prostata.
- Massima attenzione all’idratazione: bere almeno due litri di acqua al giorno consente di purificare il tratto urinario e prevenire infezioni urinarie dannose. Bisognerebbe avere l’abitudine durante la giornata di sorseggiare l’acqua a più intervalli e non solo durante la consumazione dei pasti.
- Avere una vita sessuale regolare: l’astinenza sessuale provoca un ristagno di secrezioni che possono scatenare delle infezioni seminali. Inoltre da evitare è di non assecondare lo stimolo eiaculatorio che interrotto provoca il reflusso intraprostatico responsabile di molte infiammazioni.
- Regolarizzare l’attività intestinale: chi soffre di stipsi cronica è più esposto al rischio di infiammazioni a carico di questa ghiandola. Prezioso è il consumo di cibi ricchi di fibre che depurano l’organismo da scorie e tossine in eccesso.
- Consumare alimenti antiossidanti: a tavola ci si può prendere cura della prostata mangiando cibi ricchi sostanze antiossidanti come le vitamine A, E, C, il licopene, il manganese, lo zinco e il selenio. Via libera quindi a carote, albicocche, frutta secca, frutti rossi, cereali integrali, legumi, verdure a foglie verde e tuorlo d’uovo. Da limitare invece sono i cibi ricchi di grassi come insaccati, formaggi grassi, molluschi, crostacei, spezie in primis il pepe e il peperoncino, caffè e alcolici.
- No alla vita sedentaria: l’attività sportiva costante stimola la circolazione pelvica. Bisogna però fare attenzione alla cylette perché la posizione su di essa può scatenare dei microtraumi perineali che possono scatenare infiammazioni e irritazioni fastidiose.
Lavandino otturato? 6 consigli per sturarlo da soli e in fretta

Come si fa a sturare un lavandino otturato da soli? Vediamo insieme quali sono le soluzioni fai da te super efficaci per far tornare a scorrere l’acqua.
Un lavandino otturato è uno di quei fastidi domestici che possono veramente rovinare la giornata. L’acqua che si accumula, il drenaggio lento e il rischio di allagamenti possono essere fonte di grande frustrazione. Fortunatamente, spesso non è necessario chiamare immediatamente un idraulico per risolvere il problema. Con qualche strumento di base e qualche accortezza, puoi provare a sturare il lavandino da solo.
Sturare un lavandino otturato
Le soluzioni per sturare un lavandino otturato sono numerose e permettono di far tornare a scorrere l’acqua nelle tubature senza alcun problema. Vediamo quindi di seguito quali sono i consigli da seguire per sgorgare un lavandino intasato.
1. Acqua bollente
Un rimedio semplice ma spesso efficace è versare dell’acqua bollente nel lavandino. L’acqua calda può sciogliere il grasso, i residui di sapone e altri detriti che possono ostruire il drenaggio. Assicurarsi di versare l’acqua lentamente per evitare di danneggiare eventuali tubature fragili.
2. Bicarbonato di sodio
Questo classico rimedio naturale è noto per la sua efficacia nel rimuovere ostruzioni. Iniziare versando mezza tazza di bicarbonato di sodio nel lavandino, seguito da mezza tazza di aceto. La reazione chimica tra il bicarbonato di sodio e l’aceto può sciogliere i depositi di grasso e sporco. Coprire l’apertura del lavandino per trattenere l’effervescenza e lasciar agire per circa mezz’ora prima di sciacquare con abbondante acqua calda.
Leggi anche 8 metodi infallibili per sturare il lavandino e gli scarichi otturati
Anche se il bicarbonato è un prodotto molto utile in casa, ci sono dei casi in cui non utilizzarlo mai.
3. Sale e acqua bollente
Mischiare mezza tazza di sale con acqua bollente e versare il composto nel lavandino. Questo può contribuire a sciogliere i residui che ostruiscono il drenaggio. Tuttavia, utilizzare il sale con moderazione, poiché una quantità eccessiva potrebbe danneggiare le tubature.
4. Ventosa
Un’opzione meccanica è utilizzare un ventosa per creare pressione e rimuovere l’ostacolo. Assicurarsi che il lavandino sia riempito con abbastanza acqua per coprire il piatto della ventosa. Creare un sigillo con la ventosa sull’apertura del lavandino e spingere ripetutamente su e giù per creare un flusso d’acqua che potrebbe sciogliere il blocco.
5. Bibite gassate
Le bibite gassate sono molto utili per fare in modo che un lavandino smetta di essere otturato.
Procedi versando il contenuto della tua bottiglia o lattina all’interno del condotto di scarico del tuo rubinetto, e lascia che agisca per circa 5 o 6 minuti. Se ripeti questo processo periodicamente, potrai gradualmente dissolvere qualsiasi accumulo che si sia formato all’interno delle tubature del sistema idraulico.
6. Enzimi naturali per il drenaggio
Gli enzimi naturali specifici per il drenaggio sono disponibili in commercio e possono aiutare a rompere i residui organici nel drenaggio. Questi enzimi sono meno aggressivi rispetto ai prodotti chimici tradizionali e possono essere una soluzione efficace per mantenere pulite le tubature nel tempo.
Lavandino otturato, consigli per sturarlo da soli: foto e immagini
Vediamo quindi una galleria immagini che permette di comprendere ancora meglio come fare per sturare un lavandino otturato. Ecco di seguito le foto migliori per capire tutto quello che è necessario allo scopo di non commettere errori.