Gli Agnelli soffiano sullo spread

A volte, per “Repubblica” e la “Stampa”, lo spread è come una madeleine proustiana: evoca i bei ricordi del tempo che fu, quando nei corridoi di Palazzo Chigi deambulava il loden di Monti e i due giornaloni pendevano dalle labbra (semi-occluse) di Draghi. Ora che governa il centro-destra, il differenziale di rendimento fra Btp e Bund tedesco è invece tornato a essere il colesterolo cattivo che intasa le arterie dell’Italia.

L’altroieri è infatti bastata un’escursione, peraltro fugace, a quota 200 punti del famigerato termometro finanziario per far scattare, a tipografie unificate, l’allarme rosso nei due quotidiani controllati dalla Exor della famiglia Agnelli. La tesi, sorretta da un profluvio di titoli a caratteri cubitali, disamine ansiogene e interviste da indice accusatorio, è che la deriva spendacciona presa dal governo sia la causa delle tensioni sui nostri titoli di Stato. Se Carlo «spending review» Cottarelli verga su la «busiarda» un editoriale col piglio incupito dell’ultrà nerazzurro dopo la sconfitta col Sassuolo («La solita manovra che scorda il debito»), su «Rep» si oscilla dagli alti lai dell’economista tedesco Daniel Gros contro il dilettantismo di chi sta al timone e mette quindi in fuga gli investitori, al rammarico espresso da Paul de Grauwe (London School of Economics) per non poter propinare all’Italia «una massiccia dose di austerity». È il «famolo a la greca» che tanto sarebbe piaciuto all’ex capo delle Finanze tedesche, Wolfgang Schaeuble. Ed è anche la solita narrazione buona per gli (e)lettori delle ztl, quelli della frangia radical-chic-radicata a Milano entro la cerchia dei Navigli («Per transitare da Quarto Oggiaro servono le guardie del corpo») e quelli che a Roma usano il Gra solo per andare a Capalbio. La verità è che l’andamento dello spread, quello messo nero su bianco dai grafici, racconta un’altra storia.

Nel febbraio 2021 Draghi arriva a Chigi quando la forbice di rendimento Btp-Bund è poco sopra i 90 punti. Complice il Covid che ha terremotato le economie del pianeta e polverizzato la propensione al rischio, lo spread prenderà nei mesi successivi l’ascensore arrampicandosi oltre quota 200. E su quei livelli resterà fino all’uscita di scena dell’ex capo della Bce (ottobre ’22), nonostante il balzo della crescita economica (+8,3% nel 2021) con cui viene praticamente colmato il buco creato dalla Grande recessione, il varo da parte dell’Eurotower del piano di acquisti contro la pandemia (il Pepp da 1.850 miliardi di euro) e il mantenimento delle misure di alleggerimento quantitativo decise ai tempi della crisi del debito sovrano nell’eurozona. Eppure, non un fiato da Repubblica e Stampa. Il peccato capitale di chi attribuisce agli svarioni finanziari del governo di Giorgia Meloni il (presunto) surriscaldamento dello spread è l’omissione del peso che, ovunque e non solo in Italia, stanno avendo i ripetuti rialzi dei tassi decisi a Francoforte sui rendimenti dei titoli di Stato. Senza che, comunque, si possa ancora parlare di allarme. Secondo Unimpresa, la media 2023 dello spread è infatti pari a 176 punti base, un valore inferiore di 20 punti rispetto ai 196 punti del 2022. «Questa preoccupazione la vedo soprattutto nei desideri di chi immagina che un governo democraticamente eletto che sta facendo il suo lavoro, che ha stabilità e una maggioranza forte, debba andare a casa per essere sostituito da un governo che nessuno ha scelto», ha detto ieri la premier. Che poi sfodera l’arma dell’ironia: «A me diverte molto il dibattito: già si fanno i nomi dei ministri e dei governi tecnici. I soliti noti vorrebbero il governo tecnico e la sinistra ha già la lista ministri», anche se l’Italia «è una nazione solida, ha una previsione di crescita superiore alla media europea per il prossimo anno. Lo spread ha ricominciato a scendere. Dopo aver letto alcuni titoli gli investitori hanno letto anche i numeri della Nadef».

Del resto, fin dai tempi del Berlusconi «unfit» (nel linguaggio «upper class» – cioè da puzza sotto il naso – di quell’Economist ora in pancia proprio a Exor) lo spread è stato usato a mo’ di randello per bastonare i governi sgraditi. E così, visto che la Bce sta tirando i remi in barca con la rimozione di tutti gli stimoli e con lo scudo anti-spread siamo messi ai livelli da supercazzola, occorre comunque prendere qualche misura preventiva. Magari chiedendo il contribuito dei risparmiatori, che da lunedì prossimo potranno acquistare il Btp Valore che garantisce un 4,10% per il primo, secondo e terzo anno e un 4,50% per il quarto e quinto anno. Per chi non ha letto «La Recherche» in francese ma solo in aramaico, è anche un buon modo per difendersi dai lanzichenecchi di Rep e Stampa.

Questa isola privata è in vendita, sarà tutta tua e ti costa come un monolocale

L’assurda isola privata in vendita a 300 mila euro

A largo delle coste del Maine, a poca distanza dalla città americana di Portland, c’è un’isola dal nome bizzarro: Duck Ledges Island. Ha una piccola parte di scogliera, la vista sul mare aperto e sulle altre isolette dell’arcipelago statunitense, ma ha soprattutto una particolarità: è in vendita a un prezzo stracciato.

Costa così poco quest’isoletta che la notizia si sta diffondendo a macchia d’olio. Un’isola privata, negli Stati Uniti, con un mare cristallino e un panorama da favola al prezzo di un bilocale? Davvero è possibile? Ebbene sì.

Il prezzo dell’isola infatti è di 339 mila dollari, cioè 315 mila euro. Il prezzo di un bilocale in città come Roma e Milano. Anzi, a seconda della zona a questo prezzo in moltissime città sia italiane che europee si trova piuttosto un monolocale.

L’isola, sulle coste dell’Atlantico, è molto vicina al resto della costa, il che la rende comoda, accessibile e per di più – dettaglio da non sottolineare – è parte di un bellissimo parco naturale. A qualche ora di viaggio in auto ci sono grandi città come Portland e Boston. Oppure, in Canada, Saint John.

Col tempo l’isola è cambiata, e molto migliorata. Il proprietario che, inizialmente voleva venderla, decise poi di non farlo. Quel pezzetto di paradiso naturale andava dato in mano solo a chi lo avesse davvero saputo apprezzare. Costruì, tra le altre cose, una meravigliosa casa in legno.

Sarebbe, per usare la parola inglese, un “Cottage”, cioè una grande e comoda casa di campagna. Gli interni sono costruiti in gran parte col fai da te, e la qualità dei dettagli è ben visibile.

Cimici delle lenzuola: come scovarle ed evitarle

Ci sono insetti che, per quanto poco nocivi, risultano essere particolarmente fastidiosi e noiosi. Tra gli insetti maggiormente comuni in questo periodo, ma non solo, vi sono le cimici delle lenzuola che si contraddistinguono per trovarsi soprattutto in camera da letto. Cerchiamo di capire come riuscire ad allontanarle e cosa fare per impedire che entrino.

Cimici delle lenzuola

La presenza di questi insetti nei propri letti o stanze è un fenomeno alquanto comune e diffuso. Sebbene le cimici delle lenzuola non siano pericolose o nocive per gli esseri umani, sono però parassiti alquanto fastidiosi e non è affatto piacevole trovare questa specie nella propria camera.

Imparare a riconoscere questo tipo di insetti è molto utile proprio perché in questo modo è più facile riuscire a cacciarle e quindi liberarsene rapidamente. Sono facilmente riconoscibili in quanto hanno dimensioni rotonde e, a differenza delle comuni cimici verdi, sono di colore rossastro.

Le cimici delle lenzuola sono conosciute con il nome scientifico di Cimex lectularius. Un insetto di questo tipo, per la propria sopravvivenza, si nutre essenzialmente di sangue umano. Sono principalmente attratte dall’anidride carbonica e dall’aria che si respira durante la fase del sonno.

A differenza delle cimici di colore verde, questi parassiti tendono ad agire soprattutto la notte ed è facile trovarle in casa poiché amano molto gli ambienti caldi e dall’umidità piuttosto elevata. In casa possono trovare un ambiente confortevole, mentre durante il giorno sono soliti nascondersi in piccole tane vicino ai muri o alle fessure.

Cimici delle lenzuola: dove si nascondono

Essendo le cimici delle lenzuola, come si intuisce dal nome, degli insetti o parassiti che agiscono soprattutto in camera, è facile stanarle e scovarle soprattutto vicino al letto. Infatti le doghe dei letti, il materasso ma anche la tastiera del letto sono sicuramente i luoghi dove maggiormente si aggirano questi insetti.

Sebbene non causino malattie infettive, è possibile il mattino alzarsi con delle piccole punture dovute proprio al fatto che questi insetti abbiano agito. Con il cambiamento climatico, ma anche il cambio delle proprie abitudini, questo tipo di insetto è tornato a diffondersi in maniera intensa soprattutto nell’ultimo periodo.

Le fessure o le crepe nei passaggi della stanza sono solitamente i luoghi dove si annidano di più le cimici delle lenzuola. Al ritorno da un viaggio in cui si è soggiornato in una camera di hotel oppure in qualche casa o appartamento sicuramente è più facile trovarle dal momento che possono anche nascondersi in valigia compiendo il viaggio di ritorno.

Cimici delle lenzuola: rimedio

Per riuscire ad allontanare le cimici delle lenzuola e quindi evitare una possibile invasione nelle proprie case, si consiglia di affidarsi a rimedi che siano efficaci. Le soluzioni naturali, a lungo andare, non sono particolarmente adatte in quanto non durature nel tempolo. In tal senso, la soluzione migliore è affidarsi a un rimedio come Ecopest Home, un repellente molto noto e apprezzato anche per le sue proprietà.

Sotto questo nome si fa infatti riferimento a un dispositivo che agisce tramite interferenza magnetica e ultrasuoni che permettono a questi insetti di non avvicinarsi alla propria abitazione e quindi di rendere l’ambiente il più possibile accogliente.

Inoltre si rivela un metodo adatto, non solo per la protezione degli esseri umani, ma anche degli animali domestici anche perché è in grado di agire su una superficie di circa 250 metri quadrati. L’uso costante di un dispositivo del genere garantisce una protezione duratura per tutto il giorno e tutti i giorni della settimana.

Per chi volesse saperne di più, è possibile qui

L’unica cosa che bisogna fare per impedire questi insetti di entrare è semplicemente collegarlo a una presa elettrica e quindi sfruttare tutti i suoi benefici. Un repellente naturale come Ecopest Home funziona molto bene non solo nei confronti di insetti quali le cimici delle lenzuola, ma anche di altri parassiti che possono essere le mosche, le zanzare, le vespe, le formiche oppure i roditori. Consigliato dagli stessi consumatori anche perché, differenza di altri pesticidi e insetticidi, è assolutamente ecologico, quindi non causa problemi dal momento che è privo di sostanze nocive. Inoltre, è inodore e silenzioso per cui non disturba o non causa fastidi o rumori molesti.

Ordinare un dispositivo del genere è alquanto semplice poiché il consumatore, per avere un prodotto che sia originale ed esclusivo, deve soltanto digitare il sito ufficiale del prodotto, inserire le proprie generalità compreso numero di telefono e nome cognome all’interno del modulo usufruendo così delle opportunità di due confezioni al costo di 49,90€ con un pagamento possibile tramite PayPal, carta di credito oppure contanti direttamente al corriere non appena giunge a casa per la consegna del prodotto.

Juventus, Cristiano Giuntoli taglia corto sul futuro di Massimiliano Allegri

Cristiano Giuntoli non si nasconde

Cristiano Giuntoli, intervistato da ‘La Repubblica’, ha parlato degli obiettivi futuri della Juventus e della guida tecnica del club bianconero, Massimiliano Allegri, confermando l’intenzione di proseguire ancora a lungo il rapporto con il tecnico livornese.

“Allegri è il nostro punto di riferimento – ha detto il Football director bianconero, parlando dell’allenatore tornato nel 2021 sulla panchina della Juve -. Noi dobbiamo portare la squadra alla sua altezza. Con una rosa meno esperta non possiamo puntare sulla malizia ma sull’intensità di gioco”.

Sugli obiettivi obiettivi del club, Giuntoli ha poi chiesto pazienza: “Dobbiamo tagliare il monte ingaggi e abbassare l’età media per essere autosufficienti – ha chiosato -. L’ambiente non deve guardare solo al risultato ma anche alla prestazione: ci vorrà tempo”.

Giuntoli, ex calciatore (per lui diverse esperienze in C e in D fra il 1990 e il 2009) è Football director della Juventus dall’estate 2023. In precedenza, dal 2015, era il direttore sportivo del Napoli, club con cui ha vinto lo scudetto proprio prima di andare in Piemonte.

Ascolti Tv 29 settembre 2023, Carlo Conti è Tale e Quale al successo. Bene Crozza e Zoro

Ascolti Tv venerdì 29 settembre 2023, in prima serata su Rai1 crescono gli ascolti di Tale e Quale Show, 22% di share: Licitra e Mongiovì una vittoria per due. Vincono la seconda puntata le imitazioni di Harry Styles e Noa. La seconda puntata dello show di Carlo Conti si conclude con un primo posto a pari merito. Tale e Quale Show ha conquistato una media di 3.227.000 spettatori pari al 21.9% di share. Su Canale5 La Voce che hai Dentro, la fiction con Massimo Ranieri 1.812.000 e 10.9%. Su Rai2 la partita dei Mondiali di Rugby Nuova Zelanda-Italia 600.000 spettatori pari al 3.3%. Su Italia1 Sopravvissuto The Martian 919.000 (6.1%). Su Rai3 4 giorni per la libertà. Napoli 1943: 560.000 spettatori con il 3.1%. Su Rete4 Quarto Grado 1.369.000 (10.2%). Su La7 Propaganda Live 756.000 e il 5.9%. Su Tv8 I delitti del BarLume E allora zumba! 426.000 (2.5%). Sul Nove Fratelli di Crozza 1.006.000 spettatori con il 5.6% di share.

In Access Prime Time su Rai1 Cinque Minuti 3.761.000 con il 20.9%, Affari Tuoi 4.313.000 e il 22.9%. Su Canale5 Striscia la Notizia 2.984.000 pari al 15.9%. Su Italia1 N.C.I.S. 1.232.000 con il 6.6%. Su Rai3 Il Cavallo e la Torre 1.183.000 (6.4%). Su Rete4 Stasera Italia 801.000 (4.4%) e 845.000 (4.4%). Su La7 Otto e Mezzo 1.351.000 (7.2%). Su Tv8 100% Italia 449.000 (2.4%). Sul Nove Don’t Forget the Lyrics Stai sul Pezzo 439.000 (2.4%).

Nel Preserale su Rai1 Reazione a Catena 3.854.000 pari al 27.1%. Su Canale5 Caduta Libera 2.349.000 (17.4%). Su Rai2 Il Mercante in Fiera 399.000 spettatori con il 2.4%.

Nel daytime al pomeriggio La Vita in Diretta 1.748.000 spettatori con il 21.3% (presentazione a 1.444.000 e il 19.1%). Su Canale5 Uomini e Donne 2.390.000 spettatori pari al 25.9%, Pomeriggio Cinque 1.281.000 e 17.1% nella prima parte e 1.060.000 spettatori (13.5%) nella seconda parte (I Saluti a 1.016.000 e l’11.5%).

Diletta Leotta, il selfie “pericoloso” sui social: ai Fan non sfugge il vistoso anello!

La conduttrice di Dazn Diletta Leotta è volata in Inghilterra per raggiungere il compagno Loris Karius e sostenerlo durante le partite del Newcastle United. La speaker radiofonica è partita insieme alla figlia di un mese e mezzo Aria e ha condiviso un’immagine sui social per mostrare il suo look. I suoi follower, però, hanno notato ben altro.

Diletta Leotta è tornata alla sua vita di tutti i giorni: la sua agenda è fitta di impegni lavorativi, ai quali deve aggiungere il prendersi cura della figlia neonata Aria. La conduttrice di Dazn sembra aver scelto di non mostrare molto la bambina sui social e condivide solo alcuni teneri scatti dove si vedono le manine o i piedini della piccola.

Diletta Leotta sfoggia l’anello al dito: ai Fan non sfugge il dettaglio!

Qualche giorno fa Diletta ha pubblicato uno scatto che vedeva Aria in aereo insieme a lei: madre e figlia sono volate a Newcastle Upon Tyne per stare vicine al neopapà Loris Karius. Sono stati in molti ad accusare la conduttrice di essere stata avventata a portare la neonata in volo ma la speaker radiofonica ha rassicurato il suo pubblico dicendo loro di aver consultato prima il pediatra della piccola e di aver ricevuto il via libera.

Tra gli scatti a bordo dell’aereo, fino al giardino di casa di Loris Karius, a stupire sono una serie di foto postate dalla giornalista sportiva prima della partenza. In posa in camera da letto, la 32enne sfoggia un top in denim molto sensuale e dei pantaloni a vita bassa, che lasciano intravedere le sue forme sinuose. Ciò che ha stupito i fan, però, è il vistoso anello che la neomamma indossa all’anulare.

Da qualche giorno sembra che la conduttrice abbia iniziato a sfoggiare un solitario con un grande brillante al centro all’anulare sinistro. Prima lo mostrava con discrezione, ma negli ultimi scatti l’ha messo bene in evidenza. Sebbene la showgirl non abbia mai spiegato la provenienza del gioiello in molti ipotizzano che sia un pegno d’amore del calciatore Loris Karius. Il prezioso è bello, luminoso e certamente costosissimo.

Questa non è la prima volta che la Leotta è vista indossare un regalo simile. Anche quando aveva una relazione con il divo turco di Viola come il mare Can Yaman, aveva sfoggiato un anello di brillanti al dito. Tra loro l’epilogo è stato dei peggiori ma la relazione con Loris Karius sembra essere decisamente diversa, soprattutto grazie alla piccola Aria, nata dal loro amore.

MotoGP | Ecco gli orari TV di Sky e TV8 del GP del Giappone

Mancano sette gare al termine della stagione 2023 della MotoGP, ma può succedere ancora di tutto. Il clamoroso zero di Pecco Bagnaia in India ha completamente riaperto i giochi e, per la prima volta dopo tante gare, il campione del mondo in carica si ritrova nella condizione di poter anche perdere la leadership iridata in Giappone.

Il pilota della Ducati, infatti, arriverà a Motegi con appena 13 punti di margine nei confronti di un Jorge Martin che sta indubbiamente vivendo un grande periodo di forma: tra Misano ed il Buddh International Circuit, il pilota del Prima Pramac Racing ha ottenuto tre vittorie ed un secondo posto. Se allarghiamo il raggio al weekend di Misano, sono addirittura 53 i punti recuperati dal madrileno, che sembra veramente inarrestabile in questa fase.

Così come inarrestabile lo è stato Marco Bezzecchi in India, conquistando la sua terza affermazione stagionale e riuscendo così a ridurre a sua volta a 44 punti il gap nei confronti di Bagnaia. Anche per il portacolori della Mooney VR46, dunque, l’idea di continuare a credere nel titolo rimane concreta, anche se c’è da scommettere che Pecco proverà a reagire, anche se Motegi aveva segnato l’unico passo falso della sua rimonta iridata del 2022.

I grandi passi avanti mostrati in India dalla Yamaha, che ha riportato sul podio Fabio Quartararo, e della Honda, che ha piazzato Marc Marquez terzo nella Sprint e Joan Mir finalmente nella top 5 nella gara lunga, dovranno essere rivalutati per entrambe nella gara di casa. Anche se probabilmente in casa Honda questo weekend sarà importante soprattutto per definire il futuro di Marquez, che dovrà dire ufficialmente se vuole continuare con i giapponesi o se passerà sulla Ducati del Gresini Racing.

Di seguito, trovate il programma completo del weekend, oltre alla programmazione televisiva e quella dei LIVE di Motorsport.com.

Marco Bezzecchi, VR46 Racing Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

MotoGP 2023: gli orari del Gran Premio del Giappone (ora italiana)

Dopo la prima assoluta del Gran Premio dell’India, che aveva previsto dei turni prolungati per scoprire il Buddh International Circuit nella giornata di venerdì, si torna al format tradizionale per il Gran Premio del Giappone. L’unica cosa che cambia, e di parecchio, è il fuso orario rispetto all’Europa, perché questa volta serviranno delle vere e proprie levatacce per seguire tutto in diretta, con la Sprint e la gara della MotoGP che scatteranno entrambe quando in Italia saranno le 8 della mattina.

FP1 Moto3: 2:00-2:35

FP1 Moto2: 2:50-3:30

FP1 MotoGP: 3:45-4:30

FP2 Moto3: 6:15-6:50

FP2 Moto2: 7:05-7:45

P MotoGP: 8:00-9:00

 

FP3 Moto3: 1:40-2:10

FP3 Moto2: 2:25-2:55

FP2 MotoGP: 3:10-3:40

Qualifiche MotoGP: 3:50-4:30

Qualifiche Moto3: 5:50-6:30

Qualifiche Moto2: 6:45-7:25

Sprint MotoGP: 8:00

 

Gara MotoGP: dalle ore 7:30

Pedro Acosta, Red Bull KTM Ajo

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

MotoGP 2023: scopriamo il tracciato di Motegi

Il Twin Ring di Motegi è stato costruito dalla Honda nell’agosto del 1997 come circuito di prova ed è stato inserito nel calendario nel 1999. E’ composto da un circuito permanente lungo 4,796 km, quello utilizzato dalla MotoGP, e da un ovale lungo 2,493 km.

Il circuito di Motegi è composto da 14 curve (6 a sinistra e 8 a destra) e si trova nel distretto settentrionale di Kanto, noto per le sue bellezze naturali. Nella MotoGP, nella di domenica del GP del Giappone si percorrono 115,22 km.

Dopo che il caldo e l’umidità hanno costretto ad accorciare le gare del GP dell’India, le gare del GP del Giappone avranno una durata normale, con la Sprint di sabato che sarà di 12 giri, mentre i piloti ne dovranno percorrere 24 in quella lunga di domenica. Per quanto riguarda le altre due categorie, la Moto2 si disputerà su 19 giri e la Moto3 su 17.

Mattoni passivi: innovazione sostenibile dell’edilizia ecologica

I mattoni passivi sono la chiave per edifici ecologici altamente efficienti dal punto di vista energetico. Questa innovazione sta cambiando il volto dell’edilizia, riducendo le emissioni di gas serra e offrendo un deciso comfort ambientale.

Nel mondo in rapida evoluzione in cui viviamo, l’edilizia sostenibile sta emergendo come una risposta chiave per ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività.

Al centro di questa rivoluzione si trovano i mattoni passivi, un concetto innovativo che sta guadagnando sempre più terreno nel settore dell’edilizia sostenibile.

Questi mattoni sono fondamentali per la creazione di edifici passivi, noti per la loro capacità di mantenere il benessere termico senza il bisogno di fonti significative di energia interna.

Il cuore delle case passive: i mattoni passivi

I mattoni passivi sono il cuore pulsante di queste strutture rivoluzionarie. Essi consentono di massimizzare l’efficienza energetica e di coprire la stragrande maggioranza del fabbisogno energetico attraverso l’utilizzo di flussi di calore e freddo provenienti dall’ambiente esterno. Questo concetto si basa su principi fondamentali, sfruttando gli apporti passivi di calore, come la luce solare e il calore generato dagli elettrodomestici e dalle persone all’interno dell’edificio, per bilanciare le eventuali perdite di calore invernali. Questo equilibrio termico intelligente rende le case passive eccezionalmente efficienti dal punto di vista energetico.

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Un esempio eccellente: Energon a Ulm

Un esempio tangibile di questa filosofia di costruzione è rappresentato dall’Energon a Ulm, in Germania. Questo edificio completato nel 2012 si erge come un’icona di sostenibilità e design avanzato. Qui, l’attenzione al dettaglio è fondamentale, con sistemi di ventilazione sofisticati e un controllo preciso della temperatura interna per garantire un comfort ottimale agli occupanti. L’uso intelligente della luce naturale e delle strategie di protezione solare contribuisce a creare un ambiente luminoso e piacevole, riducendo al minimo l’illuminazione artificiale e il bisogno di raffreddamento.

Materiali innovativi per case passive

Oltre ai mattoni tradizionali, gli edifici passivi possono essere costruiti utilizzando una vasta gamma di materiali innovativi, tra cui il legno, il cemento armato e persino materiali avanzati come l’idroceramica. Quest’ultima è un’innovazione degna di nota proveniente da Barcellona, sviluppata dall’Institute for Advanced Architecture. L’idroceramica è in grado di mantenere la temperatura interna costante all’interno dell’edificio grazie alla sua capacità di assorbire e rilasciare lentamente acqua e umidità. Questo innovativo sistema può abbassare la temperatura interna di uno spazio di 5°C, dimostrando ulteriormente l’efficienza energetica delle case passive.

Vantaggi ambientali ed economici

I vantaggi ambientali e economici dei mattoni passivi sono significativi. Le case passive consumano in media il 90% in meno rispetto alle case tradizionali e il 75% in meno rispetto alle nuove costruzioni conformi ai regolamenti termici attuali. Questo si traduce in una drastica riduzione delle emissioni di gas serra e in un notevole risparmio economico per gli abitanti delle case, che possono godere di un ambiente sempre confortevole.

In sintesi i mattoni passivi rappresentano un passo importante verso un futuro più sostenibile con diversi materiali. Questa innovazione sta spingendo l’edilizia ecologica verso nuove frontiere, mettendo in evidenza l’importanza di adottare soluzioni innovative per preservare il nostro Pianeta.

Mattoni passivi: foto e immagini

Come potare il Rosmarino in balcone e riutilizzare i rametti tagliati per avere una nuova piantina

Un profumo intenso, dalle note boschive, inebriante e corposo: le foglioline del Rosmarino fanno sì che questa sia forse la pianta aromatica più apprezzata e, dopo il basilico, la più coltivata.

Merito della sua resistenza: trattandosi di una pianta sempreverde e non essendo troppo complesso da coltivare, il rosmarino viene spesso coltivata come pianta ornamentale da balcone o giardino, oltre che per l’utilità delle sue foglioline aromatiche.

Ma sapevi che puoi unire potatura e moltiplicazione? Scopriamo insieme come fare così da riutilizzare i rametti tagliati per ottenere altre piccole piantine.

Potatura

Innanzitutto dobbiamo precisare che il periodo migliore per la potatura di questa pianta è l’inizio della primavera quando il taglio dei rametti viene compensato da una ricrescita più rapida e fitta grazie alle temperature in aumento.

Tuttavia, nulla vieta di potare questa pianta anche a fine estate o inizio autunno se risulta necessario.

Quando è necessario

Capire quando potare il rosmarino è importante per non commettere errori che possono compromettere gravemente la salute della pianta.

Di solito, questa operazione risulta necessaria quando la piantina presenta dei rametti troppo lunghi, legnosi e un po’ spogli, qualche volta addirittura secchi. Inoltre, può accadere che questi rami destabilizzino l’equilibrio della pianta

Come potare

Prima di iniziare, ti consigliamo di procurarti delle cesoie o delle forbici da giardino e di pulirle accuratamente in modo da evitare future infezioni alla pianta.

La pianta va potata in modo da ottenere un aspetto complessivo cespuglioso, abbastanza simmetrico e non troppo dispersivo.

Per capire il punto dove tagliare, considera che non dovresti mai superare i 4-5 cm dalla punta del ramo, al massimo 6-7 cm per quelli molto lunghi. Elimina i rami più legnosi e vecchi ma anche quelli, all’interno della chioma, che creano degli incroci. Inoltre, prova sempre a effettuare un taglio obliquo che favorisca la cicatrizzazione.

Non togliere mai più di un terzo dell’intera chioma.

Moltiplicazione

Ora che hai potato il tuo rosmarino, prima di fare una bella pulizia dei rametti tagliati, puoi procedere a recuperarne qualcuno e sfruttarlo per moltiplicare la pianta.

Quali rametti scegliere

Non tutti i rametti appena tagliati sono uguali. Sicuramente, nel corso della potatura, avrai tagliato un qualche rametto più lungo e non troppo secco. Dovresti sceglierne uno che presenti ancora delle foglioline, soprattutto nella parte apicale.

Scegli questi rametti e, se presentano troppe foglie, stacca quelle che risultano troppo vicine alla base del rametto.

Come interrarli

Dopo aver recuperato i rametti che corrispondono alle talee, è il momento di interrarle.

Prepara dei vasetti di piccole dimensioni riempiendoli con un misto di sabbia, terreno universale e torba, mantenendo il tutto sempre molto morbido tramite innaffiatura.

Interraci dentro le talee, inserendo la parte bassa nel terreno per un centimetro, al massimo due, e tenendo i rametti in posizione verticale.

Poi, metti i vasetti in dei punti ben luminosi, preferibilmente alla luce diretta del sole, e dove le temperature si mantengano costantemente sopra i 15 °C.

Dopo qualche settimana, con un po’ di fortuna, da queste talee potrebbero spuntare delle radici e avrai ottenuto delle nuove profumatissime piantine di rosmarino… a costo zero e con solo un minimo sforzo!

N.B: ricorda che puoi utilizzare anche in altri modi i rametti del tuo rosmarino, ad esempio mettendo le foglioline in un pentolino in infusione e ottenendo così un composto profumato adatto a profumare tutta la tua casa o creando dei profumatissimi saponi.

Coltivazione in acqua

Meno efficace, ma più semplice è far radicare la talea di rosmarino in acqua.

In tal caso, dopo aver tagliato il rametto, attendi almeno 24 ore così che il taglio possa rimarginarsi. Poi, mettilo in un bicchiere d’acqua avendo cura che solo la parte inferiore (circa 2-3 cm) siano sotto il livello dell’acqua.

Dopo qualche settimana, dalla base della talea dovrebbero essere spuntate delle radici: è arrivato il momento di trasferire il rametto in un vero e proprio vasetto.

Mancata precedenza. Schianto all’incrocio

Una mancata precedenza e due vetture si scontrano tra loro. Il bilancio è di due feriti, una donna di 53 anni e un uomo di 32 anni. L’incidente si è verificato giovedì sera, a Torrette, all’incrocio tra via Conca e via Esino. Erano da poco passate le 23 quando in strada si sono sentiti i freni stridere sull’asfalto e poi un botto con il rumore delle lamiere. Due auto, una proveniva da via Conca e l’altra da via Esino, si sono scontrate. Una delle due non avrebbe osservato la precedenza da dare all’altra, in prossimità dell’incrocio semaforico. Una vettura è finita contro il guardrail, accartocciandosi sulla parte anteriore. L’altra gli è arrivata subito dietro, urtandolo di nuovo e fermandosi poco dietro. Anche questa aveva la carrozzeria distrutta. Sul posto si sono poi sentite le sirene dei primi soccorritori, l’automedica del 118 e una ambulanza della Croce Rossa. I sanitari si sono occupati dei due feriti, che avevano dolore al collo e alla schiena, per il colpo di frusta, mentre sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza entrambi i mezzi. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri che hanno poi raggiunto i feriti in ospedale per sottoporli anche al test dell’alcol.

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