Piero Pelù ha problemi di salute: «Ragazzacci, devo fermarmi per un po’». Come sta l’ex cantante dei Litfiba

Piero Pelù è uno dei rocker più amati d’Italia e alcune ore fa sui social ha annunciato che, a causa di alcuni problemi di salute, è costretto a rimandare il suo tour. Una notizia che nessun fan di un artista vorrebbe mai sentire. Il cantante ha, poi, spiegato anche i motivi per cui non può permettersi di suonare ed ha trovato nei suoi ammiratori tanti che condividono lo stesso problema e che, sempre via social, hanno provato a rincuorarlo. 

Sui propri canali social, Piero Pelù ha annunciato: «Ragazzacci miei, non avrei mai voluto farvi questa comunicazione ma a questo punto è inevitabile. Durante una session di registrazione a Milano ho subìto uno shock acustico forte dalle cuffie. Questa cosa ha acutizzato gli acufeni coi quali già convivevo da molti anni rendendoli ora molto aggressivi e dopo vari controlli, fatti con i migliori otorini d’Italia, ho ricevuto l’unanime comunicazione che avrò bisogno di un riposo forzato per le mie orecchie di rocker, dunque, il tour “Estremo” di quest’estate 2023 dovrà essere rimandato di alcuni mesi. Questi, per me, sono giorni molto delicati perché io non ho mai rinunciato a nessun live, anche con le costole rotte dopo i miei stage diving, ma devo affrontare questa nuova realtà con lucidità». 

Non è un addio ma un arrivederci

Infine, Piero Pelù conclude scrivendo: «Ma questo non è un addio, solo un arrivederci al prima possibile e sappiate che approfitterò di questo ‘periodo speciale’ per avanzare con la composizione e la produzione del nuovo album che mi sta già dando grandi emozioni. Ringrazio Friends and Partners, tutti i promoter locali e naturalmente le molte migliaia di voi che avevano già preso i biglietti per il tour». 

L’assassino della diciassettenne uccisa a Primavalle era in giri di spaccio a Roma

Droga, denaro, violenza: sulle tracce della verità. Dietro l’omicidio di Michelle Maria Causa, la diciassettenne uccisa a coltellate da un coetaneo di origini srilankesi in un appartamento di Primavalle a Roma, potrebbe esserci un litigio legato a un debito non superiore a qualche decina di euro (molto probabilmente 30€): «Lui era in giri di spaccio e Michelle aveva litigato con lui, ho sentito una discussione con delle urla» affermano i testimoni.

Le indagini in corso

Il ragazzo fermato è in carcere dalla mattina di giovedì 29 ed è in programma per lui lunedì 3 luglio l’interrogatorio di convalida davanti al Gip. Stando a quanto si apprende, sembra che durante il primo interrogatorio il giovane abbia ammesso alcune colpe: accusato al momento di omicidio volontario, non si esclude anche l’accusa di occultamento di cadavere. Gli inquirenti, che smentiscono che i due ragazzi stessero insieme (e che la vittima fosse incinta), lavorano per capire se si sia trattato di un delitto d’impeto e se escludere eventuali complici.

Da quanto è emerso nelle ultime ore, ad ogni modo. sembra che il movente del terribile atto omicida non fosse altro che un debito. Alquanto misero a dire il vero: appena 30 euro.

Lo strazio dei genitori

«Me l’ha massacrata, voglio giustizia. Io l’ho visto due o tre volte: era molto educato, più del dovuto, lo avevo detto anche a mia figlia. Ieri ci aveva detto che usciva un po’ con gli amici, aggiungendo che sarebbe tornata presto a casa e che avrebbe cucinato lei per il nonno. Ma dalle 12:50 non ha risposto più al telefono» commenta disperata la mamma di Michelle. «Ce l’hanno ammazzata senza motivo, come un cane. Gli amici dicevano che lui era un ragazzo a modo, meglio di noi, meglio degli italiani. Forse era innamorato e lei lo ha respinto perché aveva già un ragazzetto, che ora si sta disperando dall’altra parte di Roma» aggiunge il padre avanzando un movente per il quale, tuttavia, gli inquirenti sembrano non trovare riscontri.

Compra una Ferrari 296 GTB da 390.000 € e la rovina in un’ora: la disavventura di uno youtuber [VIDEO]

Era talmente impaziente di mettere la mani sulla sua nuova Ferrari, una 296 GTB gialla dal valore di quasi 400.000 €, che al primo giro l’ha stressata al tal punto da provocare danni nell’arco di un’ora passata al volante della supercar. Il protagonista della vicenda è Jake Paul, uno youtuber americano di 26 anni con un canale YouTube da oltre 20 milioni di iscritti.

Noto per la fama di bad boy e per gli atteggiamenti spesso sopra le righe, Paul deve gran parte della sua popolarità alla pratica della boxe e della MMM, le arti marziali miste. La sua attività da pugile e combattente gli ha fruttato notorietà e introiti da capogiro: nell’ultimo anno ha guadagnato 38 milioni di dollari lordi, profitti che lo collocano al 46° posto tra gli atleti più pagati al mondo nella classifica della rivista Forbes.

Troppa esuberanza al volante

Tanti soldi incassati che permetto a Jake Paul di togliersi parecchi sfizi, compresi quelli di comprarsi delle supercar come la Ferrari 296 GTB. Dopo aver atteso un anno e mezzo per la consegna, lo youtuber era particolarmente smanioso di mettersi alla guida del bolide del Cavallino e così appena si è seduto al volante della sua 296 GTB non si è certo posto problemi se stesse esagerando ed eccedendo nello stile di guida, dando vita a drift e derapate.

La spia sul cruscotto a segnalare un guasto

“Sono un po’ nervoso all’idea di guidare questa cosa”, ha ammesso Paul nel corso del video che ha poi pubblicato sul suo canale. Tensione ed entusiasmo che lo hanno portato a roteare e a sgommare con la Ferrari, alzando polvere e fumo per l’attrito degli pneumatici sull’asfalto, fino a quando sul cruscotto s’è accesa la spia che gli segnalava che c’era un guasto in atto. “Non so se avrei dovuto guidarla cosi forte il primo. Dice letteralmente: Vai al concessionario”, commenta lo youtuber.

Nello stesso video Paul fa sapere ai suoi follower di aver comprato anche una Ferrari SF90 Spider, costatata quasi 700.000 €, e una Ford Fairlane del 1958 pagata poco più di 80.000 €. Si spera che il 26enne abbia imparato la lezione e che con le sue costose auto riesca a controllare l’eccessiva esuberanza che ha rischiato di rovinare la Ferrari 296 GTB.

“Il ritrovamento di Lilly è stato una messa in scena. La sua morte fa male”

Tra le persone per cui la procura chiederà un confronto del Dna – in particolare per quanto riguarda il cordino che le teneva blandamente dei sacchi sulla testa – nel caso della morte di Liliana Resinovich, c’è un amico e vicino di casa, Fulvio Covalero. Questi, nel tempo, ha sviluppato delle teorie sul caso che si sono mostrate molto vicine a ciò che è stato trovato dagli inquirenti, ed è stato forse il primo degli amici a provare a cercarla perlustrando Trieste.

La scomparsa e la morte di Resinovich presentano ancora molti punti oscuri, per cui la procura di Trieste sta indagando ora per omicidio, dopo aver lavorato per oltre un anno sull’ipotesi di suicidio. Della donna si persero le tracce il 14 dicembre 2021, mentre il suo corpo venne ritrovato tre settimane più tardi in un’area boschiva dell’ex ospedale psichiatrico triestino. Il cadavere era avvolto in sacchi di plastica e il volto si presentava tumefatto, come se la donna fosse stata colpita.

Covalero, in una passata puntata di Quarto Grado, quando le hanno parlato del confronto con il suo Dna ha risposto: “Finalmente”. Cosa intendeva?

“Credo che sia un atto dovuto in un’indagine seria. Tra l’altro mi sta benissimo per allontanare i dubbi che qualcuno potrebbe aver avuto su di me. Mi auguro che guardino i tabulati, che facciano tutte le verifiche che credono. Il pensiero non mi turba affatto”.

In altre interviste ha esposto la sua teoria: Resinovich sarebbe morta a causa di un malore seguito a un litigio violento. Ora la procura ha aperto un fascicolo per omicidio. Crede ancora si sia trattato di un litigio, oppure pensa che Liliana Resinovich sia stata uccisa?

“Non c’è stato nulla da un anno a questa parte che mi abbia fatto cambiare idea. Non è emerso niente di nuovo. Non capisco come si possa uccidere una persona volutamente procurandole uno scompenso cardiaco acuto senza l’intervento, per esempio, di una sostanza iniettata”.

Non si sa se si procederà alla riesumazione del corpo, ma ci sarà la perizia medico-legale. È possibile che ci siano state sviste nell’autopsia?

“Non posso escluderlo. Sicuramente nel referto ci sono delle lacune, soprattutto in relazione alla data della morte. In quel punto è stato decisamente lacunoso”.

Durante l’ospitata a Quarto Grado sembrava che lei pensasse che il sedicente amante Claudio Sterpin stia coprendo qualcuno. Perché?

“Non lo penso e non lo so se sta coprendo qualcuno. Però non ha fatto nulla per non attirare i sospetti su di sé, fin dal primo momento: per mezz’ora di ritardo di Liliana, ha detto che sarebbe andato a procurarsi un alibi. Per mezz’ora di ritardo io inizio a innervosirmi, posso spazientirmi, se mi preoccupo telefono agli ospedali, ma non penso a costruirmi un alibi. Il mio atteggiamento sarebbe questo e credo di chiunque altro”.

L’uomo ha rivelato di recente l’esistenza di presunti luoghi di incontro con Resinovich. Secondo lei, perché Sterpin sta parlando solo ora degli immobili di cui Resinovich avrebbe avuto le chiavi?

“Non saprei. Forse inizialmente voleva tenere segreta la cosa, forse si augurava che il caso venisse archiviato come suicidio e quindi non se ne sarebbe parlato più. Quando si è reso conto che le indagini continuavano, magari temendo che emergesse questa storia, ha preferito raccontarla spontaneamente”.

Cosa pensa delle dinamiche relative al ritrovamento del corpo? Nei giorni scorsi è stato ritrovato un pezzo di catenina che una cugina ha riconosciuto essere di Resinovich.

“Non so cosa dire… Io dissi oltre un anno fa: ‘Non sopporto l’idea che Liliana possa essere buttata in un bosco come spazzatura”. Quando è stata trovata in un bosco, all’interno di inutili sacchi neri – perché non hanno ragione di esserci – mi sembra quasi che io abbia scritto il copione e qualcuno abbia pensato di metterlo in scena”.

Le opposizioni dei famigliari hanno fatto sì che le indagini venissero riaperte, ma è stato invocata, nel comunicato della procura, più riservatezza nei talk show. Cosa ne pensa?

“Ognuno si regola un po’ come vuole. Certamente non possono imporre che non se ne parli, e poi ognuno è coinvolto emotivamente in base alla propria sensibilità e al bene che voleva a Liliana. È difficile restare inebetiti e non dire una parola su questa morte strana, allucinante. Ho bisogno di parlare di questo, di far sentire la mia voce, perché mi ha fatto male che sia scomparsa in questo modo”.

Il legale del fratello, l’avvocato Nicodemo Gentile, ha invocato più centralità della vittima. Qual è il suo ricordo più bello di Resinovich?

“Non c’è un ricordo preciso. Nel ’74, nel ’75 lei era la più giovane della compagnia, io il più vecchio. Eravamo in un gruppo di amici e facevamo le feste in casa, per Capodanno, a Carnevale. Mettevamo degli impianti artigianali per ballare in oratorio. Per me è sempre rimasta quella ragazza di 16 anni, non ho mai visto cambiamenti in lei, anche se poi chiaramente con il passare del tempo è diventata più matura”.

Chetoacidosi diabetica Segnali di avviso: A cosa fare attenzione

Riepilogo

Una complicazione del diabete che deriva da un aumento dei livelli di sostanze chimiche nel sangue chiamate chetoni. Provoca sete eccessiva, minzione frequente, affaticamento e vomito.

Sintomi

Se tu o qualcuno che conosci sta mostrando sintomi di Chetoacidosi diabetica, consultare immediatamente un medico.

I segni e i sintomi della chetoacidosi diabetica spesso si sviluppano molto rapidamente. I sintomi più comunemente osservati sono simili ai sintomi del diabete e includono:

  • Aumento della sete
  • Minzione frequente
  • Nausea e vomito
  • Dolore all’addome
  • Mancanza di appetito
  • Debolezza o stanchezza
  • Mancanza di respiro o respiro rapido e profondo
  • Iperventilazione
  • Alito dolciastro
  • Confusione
  • Sonnolenza
  • Pelle calda e secca
  • Visione offuscata

Opzioni di trattamento comuni

Come viene eseguita la diagnosi?

Cause

La chetoacidosi diabetica si verifica quando il corpo scompone una maggiore quantità di grasso per utilizzarlo come fonte di energia.

La scomposizione del grasso rilascia chetoni, una forma di acido, che si accumula nel sangue

La rottura del grasso in eccesso è innescata da –

Ridotta produzione di insulina dal pancreas, come nel caso del diabete di tipo 1

Malattie come polmonite o infezione del tratto urinario

Disidratazione grave

Terapia insulinica inadeguata

Traumi fisici o emotivi

Infarto

Abuso di droghe o alcol

Alcuni farmaci, ad esempio corticosteroidi e alcuni diuretici utilizzati nel trattamento della pressione alta

Raramente, le persone con diabete di tipo 2 possono anche sviluppare chetoacidosi diabetica

Domande da porre al medico

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Solo a scopo informativo. Consulta un medico per un parere.Origine: Focus Medica.

Chi sono e cosa fanno i sei figli di Madonna

Madre, confidente, amica, pigmalione. Madonna è la “roccia” dei suoi sei figli che nei giorni scorsi hanno vissuti giorni di forte apprensione dopo il suo ricovero in terapia intensiva per una grave infezione batterica. Da sabato scorso quando la 64enne è stata trasportata d’urgenza in un ospedale di New York dopo aver perso i sensi, le condizioni della Material Girl sono apparse da subito critiche tanto che “la sua famiglia si stava preparando al peggio” come ricostruito dal Daily Mail. I figli hanno raggiunto subito la Grande Mela: al suo fianco in ospedale la primogenita, Lourdes, 26 anni, mentre Rocco, 22 e David Banda, 17 sono stati fotografati nell’Upper East Side nella casa di famiglia di Manhattan. Anche Mercy, 17 e le gemelle Stella ed Estere, 10, si trovano a New York pronte per supportare la mamma nel processo di guarigione.

Chi sono e cosa fanno i figli di Madonna

Lourdes Maria Ciccone Leòn

La prima figlia di Madonna, Lourdes Maria Ciccone León, meglio conosciuta come Lola, è nata nell’ottobre del 1996. Frutto della relazione della cantante con il ballerino e personal trainer cubano Carlos León, si è diplomata a LaGuardia Performing Arts School di New York (dove ha frequentato il compagno di scuola Timothée Chalamet che lei stessa definisce “il suo primo ragazzo”). Ha frequentato il campus di Ann Arbor dell’Università del Michigan per poi continuare a studiare danza al Purchase College della Grande Mela. Paladina del self love, modella (negli anni ha lavorato anche per Marc Jacobs, Miu Miu, Calvin Klein, Tom Ford, Burberry, Savage X Fenty e Mugler), performer e anche cantante: Lourdes ha ereditato il talento poliedrico di mamma Madge, idem la vena provocatoria.

Rocco Ritchie

Rocco è il secondo figlio biologico della regina del pop, nato l’11 agosto 2000 dal matrimonio con il regista britannico Guy Ritchie. Dopo il divorzio nel 2008, il giovane ha scelto di vivere a Londra con il papà e la sua nuova moglie, alla ricerca di una “maggiore stabilità”. A 22 anni oggi Rocco è la fotocopia di papà e oltre ad avere ambizioni nel cinema si sta facendo un nome nel mondo dell’arte con lo pseudonimo di Rhed.

David Banda

Prima di divorziare, Madonna e Guy Ritchie nel 2006 hanno accolto nella loro vita David Banda. Come ricorda People, David aveva 13 mesi e soffriva di polmonite e malaria quando è stato adottato in un orfanotrofio in Malawi. Ballerino talentuoso ma anche calciatore affermato e modello in erba: per stessa ammissione di mamma M, David è il figlio che le somiglia di più e con cui sente maggiore affinità. Durante un’intervista a British Vogue, la cantante non ha potuto fare a meno che dichiarare il suo amore particolare per il figlio: “È quello con cui ho più in comune. Mi sento come se mi capisse; ha più del mio DNA degli altri miei figli finora”.

“David Banda!! Non posso credere che tu sia diventato questo giovane uomo! Questo artista. Questo atleta. Questa persona versatile e carismatica”, aveva scritto Miss Ciccone su Instagram per i 16 anni di David festeggiati nel settembre 2021, “Chi l’avrebbe immaginato quando ti ho incontrato all’Home of Hope Orphanage in Malawi, mentre bevevi coca cola da un biberon e senza pannolino che saresti diventato questa forza della natura? Happy Sweet Sixteen! Sono così orgogliosa di te!”.

Mercy James, Stella ed Estere

In simbiosi con mamma e onnipresenti nella sua griglia social tra outfit coordinati, tanti balli e tanta musica, i più piccoli del clan. Mercy James adottata da Madonna sempre in Malawi nel 2009 e le gemelle Stella ed Estere accolte in famiglia dall’orfanotrofio Home of Hope in Malawi nel 2017. Una settimana prima del ricovero, Madonna aveva festeggiato sui social la fine della scuola elementare delle sue twins. “Due regine! Congratulazioni ragazze”, ha scritto la 64enne postando la foto delle sorelle sorridenti e felici nella loro toga blu, con il cappellino dello stesso colore e due mazzi di bouquet per festeggiare il loro grande giorno.

Ecco degli esercizi per dimagrire di un chilo a settimana, i consigli per bruciare calorie

Oltre alla dieta, per migliorare la propria linea ci sono molti rimedi naturali, uno dei metodi più sani ed efficaci è certamente l’allenamento. Bruciare le calorie infatti è alla base di ogni processo di dimagrimento, per perdere peso bisogna infatti consumare più calorie di quante se ne introducano nel nostro corpo. Si conti che un chilo di massa grassa corrisponde circa a 7000 calorie, per cui di fatto, riuscendo a bruciare circa 1000 calorie al giorno si può raggiungere l’obiettivo di perdere un chilo a settimana solo grazie all’allenamento.

Come bruciare 1000 calorie al giorno: 10 esercizi utili

Per riuscire ad allenarsi con costanza, ma soprattutto avere buoni risultati, servirebbe avere una sorta di scheda da palestra. Sono diversi gli esercizi poco impegnativi dal punto di vista delle attrezzature, e che se fatti con costanza portano a grandi benefici. La chiave in questo tipo di esercizi è il ritmo, se eseguiti alla massima intensità essi possono far consumare anche 200 calorie in 3 minuti.

Ecco dieci esempi di esercizi facilmente replicabili a casa, in 15 minuti di allenamento di questo tipo si possono arrivare a bruciare fino a 1000 calorie.

Saltelli a gambe divaricate: ottimo esercizio di riscaldamento, aumenta la frequenza cardiaca rapidamente ed è facile da eseguire

Corsa sul posto a ginocchia alte: si tratta di una sorta di corsa sul posto dove l’obiettivo deve essere sollevare le ginocchia il più possibile. Alzare le ginocchia e coordinare la spinta delle braccia faranno bruciare parecchie calorie.

Salti laterali: con i piedi uniti, saltare a destra e sinistra immaginando di saltare una linea invisibile.

Squat con salto: ottimo esercizio per i distretti muscolari delle gambe, fa bruciare molte calorie ma bisogna prestare attenzione nell’eseguirlo correttamente: in piedi con le gambe leggermente divaricate (più delle spalle). Abbassarsi finché le cosce non divengono parallele al pavimento, risalire rapidamente saltando e rilasciando infine le braccia, in fase di caduta abbassarsi nuovamente nella posizione di squat.

Affondi camminati: si possono eseguire con o senza manubri a seconda della propria forma fisica, gli affondi aumentano il senso di equilibrio, rafforzando quadricipiti e glutei.

Affondi laterali: anche in questo caso i muscoli coinvolti sono glutei e cosce. In questo caso però lavorano anche adduttori e abduttori, nonché i muscoli interni ed esterni della coscia.

Burpees: uno degli esercizi più intensi proposti, se fatto con la giusta frequenza e grinta può far bruciare davvero molte calorie. A seconda del proprio stato di forma si può scegliere se farli completi o parziali, il movimento completo consiste nel, da in piedi buttarsi a terra facendo una flessione, una volta eseguita fare un salto a gambe tese verso l’alto, una volta atterrati fare una nuova flessione e così via.

Mountain climbers: esercizio utile per gli addominali, più viene eseguito velocemente maggiore sarà la frequenza cardiaca. Questo esercizio oltre agli addominali rafforza anche gambe e glutei.

Stepper sulle scale: è adatto ogni supporto dai 15 ai 25 cm, si sale su uno stepper o gradino e si scende subito al contrario, alternando costantemente il movimento delle gambe di appoggio.

La rana: esercizio molto intenso, bisogna saltare da una posizione a tavola (simile a quella della preparazione al piegamento), per poi saltare verso una posizione “a rana”, in modo che le tue gambe finiscano all’esterno delle braccia.

Pensioni di luglio, caos cedolini: cosa è successo? L’Inps: «Ecco le differenze tra quattordicesima e aumenti»

Caos pensioni. Su alcuni cedolini l’importo della quattordicesima, pagata a luglio, viene indicato come “Aumento delle pensioni basse 2023”. Come verificare se è stata corrisposta? A chi spetta? E di quanto sono gli aumenti? L’Inps fa chiarezza con una circolare.

Stipendi più alti da luglio grazie al taglio del cuneo: addio reddito di cittadinanza, cambia lo smart working

 

Gli aumenti

Chi ha un assegno inferiore al trattamento minimo, riceverà gli arretrati pari a +1,5%, del periodo da gennaio a dicembre 2023 (tredicesima compresa). Inoltre, per le minime dei pensionati con più di 75 anni, è previsto un aumento del 6,4%. A questi aumenti andranno aggiunti gli arretrati: sarà effettuato un ricalcolo con una maggiorazione del 7% per ogni mese di pensione spettante. L’entità sarà compresa tra i 563 euro per chi è meno anziano ai circa 600 euro per chi ha compiuto 75 anni. Sotto quell’età il tetto massimo che si potrà raggiungere è di 572 euro.

 

Le pensioni minime

La legge di Bilancio 2023 ha previsto il rialzo delle pensioni minime per contrastare l’impatto negativo dell’inflazione sui consumi. Riguarderà solo gli ex lavoratori e quindi solo chi ha versato contributi previdenziali. 

Gli arretrati

Per tutti i beneficiari dell’aumento pensionistico minimo arriveranno anche gli arretrati da gennaio, pari a circa 200 euro per i più anziani. La misura si somma all’adeguamento al carovita.

   

La quattordicesima

Quanto vale e a chi spetta la quattordicesima? Ne ha diritto chi ha più di 64 anni. L’assegno extra spetta a coloro che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) fino al 2016 e fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017. Spetta anche ai titolari di pensioni di reversibilità a determinate condizioni come il reddito e il numero di beneficiari. In questo caso. Si parte da un minimo di 336 euro e si arriva a un massimo di 655 euro.

 

Il calendario

Il 1° luglio è sabato, motivo per cui i pensionati che ricevono i pagamenti sul conto bancario dovranno attendere qualche giorno in più: gli accrediti arriveranno lunedì 3 luglio. Per il ritiro alle Poste, c’è il consueto calendario in ordine alfabetico.

Sabato 1° luglio 2023 – Cognomi dalla A alla B;

Lunedì 3 luglio 2023 – Cognomi dalla C alla D;

Martedì 4 luglio 2023 – Cognomi dalla E alla K;

Mercoledì 5 luglio 2023 – Cognomi dalla L alla O;

Giovedì 6 luglio 2023 – Cognomi dalla P alla R;

Venerdì 7 luglio 2023 – Cognomi dalla S alla Z.

Ucraina, Biden invia le munizioni a grappolo: “Una svolta nella guerra”

“L’invio di queste armi avrebbe certamente un impatto significativo sull’esito della guerra in Ucraina – è questo quello che ha spiegato alla Cnn un alto dirigente americano parlando del possibile riarmo dell’Ucraina da parte degli USA. Secondo le informazioni che arrivano da oltreoceano, infatti, Joe Biden starebbe pensando seriamente di mandare a Kiev le munizioni a grappolo.

Ucraina, Biden invia le munizioni a grappolo: “Una svolta nella guerra”

L’indiscrezione arriva ancora una volta dal network statunitense della Cnn, che spega come presto gli americani potrebbero inviare le munizioni a grappolo a Kiev, nel tentativo di dare un’ulteriore mano al Paese dell’Est Europa impegnato ormai da quasi un anno e mezzo nel conflitto con la Russia. “Queste munizioni avrebbero senza dubbio un impatto significativo sul campo di battaglia” – spiega senza mezzi termini un dirigente militare degli USA.

La decisione degli USA: quanto potrebbe avvenire l’invio di armi in Ucraina

Sempre secondo quanto riferito dalla Cnn, la decisione del presidente americano Joe Biden sarebbe già arrivata. Ora serve, però, la conferma ufficiale e se questa dovesse avvenire in tempi brevi, le armi a grappolo potrebbero arrivare a Kiev già il mese prossimo, incluse nel pacchetto di invio di nuove armi che è già previsto a favore dell’Ucraina.

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La foto di Elena Sofia Ricci con entrambe le figlie per un’occasione speciale

“Eccoci qua Maria mia meravigliosa ! Anche per te finisce un percorso. Lo hai affrontato con la tua incredibile intelligenza e sensibilità…” così Elena Sofia Ricci annuncia al mondo il suo orgoglio per il diploma della figlia minore, Maria Mainetti, che compirà 19 anni il 25 ottobre 2023 e ha appena concluso gli studi alla scuola superiore. La dolcissima dedica arriva a corredo di una foto di famiglia al gran completo in cui Elena Sofia Ricci appare accanto all’attuale marito, il compositore e direttore d’orchestra Stefano Mainetti, la figlia maggiore Emma Quartullo e, al centro, la neodiplomata con un bouquet di fiori.

La dedica di Elena Sofia Ricci alla figlia

La dedica continua: “Hai acquisito una profonda consapevolezza di te in questi anni… È così che si evolve nella vita. E questo percorso non finirà mai. Sii fiera di te stessa! Sii sempre curiosa, tenace, pronta a lottare per tutto ciò che desideri… perseverante… segui le tue passioni, i tuoi sogni… Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo! diceva Gandhi. Ecco, io ti auguro tutto questo amore mio”. Oltre al recente successo scolastico, Maria Mainetti è al suo esordio come modella per l’agenzia Nur Model Management e d’altronde il suo savoir faire da passerella era già risultato evidente quando aveva accompagnato la madre sul red carpet della Festa del Cinema di Roma l’anno scorso.

Se la figlia minore di Elena Sofia Ricci sembra quindi indirizzata verso una carriera da modella, la maggiore ha scelto di seguire le orme della madre. Emma Quartullo, nata nel 1996 dalla relazione di Elena Sofia Ricci con il collega Pino Quartullo, è oggi un’attrice in erba. Tra gli altri impegni, Emma Quartullo ha lavorato insieme alla madre nella fiction di Rai 1 Vivi e lascia vivere dove le due hanno interpreteranno il personaggio di Laura Ruggero in due fasi della vita. Con due figlie così intraprendenti, non c’è dubbio che Elena Sofia Ricci possa essere una #proudmom.

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