Ucraina, Orban: “Rischio reale Terza Guerra Mondiale”

(Adnkronos) – C’è il “rischio reale” che la guerra in Ucraina si tramuti nella Terza Guerra Mondiale”. Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese, Viktor Orban, per il quale le dichiarazioni di alcuni leader occidentali secondo cui “se le cose continuano così, ci sarà una terza guerra mondiale possono sembrare un’esagerazione, ma questo è un rischio reale”. 

Il primo ministro ungherese, citato dai media locali, ha aggiunto che la guerra sta diventando sempre più sanguinosa e brutale, “ma non è aumentato il numero di Paesi e leader europei che sostengono la pace”. “Il Parlamento ungherese adotterà una risoluzione che riflette la nostra posizione. Chiediamo pace e cessate il fuoco”, ha aggiunto. 

Scoop di Fabrizio Corona sul GF Vip: “Vi svelo chi sarà il vincitore e perché”

Fabrizio Corona ha deciso di rivelare in anteprima il vincitore del GF Vip: chi si aggiudicherà la vittoria dell’ultima edizione del reality show condotto da Alfonso Signorini secondo l’ex re dei paparazzi?

Scoop di Fabrizio Corona sul GF Vip: “Vi svelo chi sarà il vincitore”

Andrà in onda il prossimo lunedì 3 aprile l’ultima puntata dell’edizione sinora più discussare del Grande Fratello Vip. Mentre i fan scalpitano al fine di scoprire chi sarà il vincitore del reality, Fabrizio Corona ha deciso di annunciarne in anteprima l’identità.

“Vi svelo in anteprima il vincitore del Grande Fratello Vip”, ha scritto su Telegram l’ex re dei paparazzi. “Il vincitore è Edoardo Tavassi”, ha affermato. Per poi aggiungere: “C’è un perché: non si tratta di un complotto, bensì del fatto che ha un metodo di come funzionano i social media. Vincerà lui”.

Il ruolo dei social

Probabilmente, Corona si riferisce alla forza del fandom di Tavassi. Il gieffino, infatti, può contare su un nutrito gruppo di fan talmente attivi da essere in grado di riuscire a influenzare il risultato finale del reality Mediaset.

Sin dal suo ingresso nella Casa, Tavassi si è dimostrato uno dei concorrenti più apprezzati del format grazie alla sua ironia e ai rapporti instaurati con gli altri concorrenti dello show.

Barbara D’Urso, addio a Mediaset? Indiscrezioni sconvolgenti

Sono giorni che circolano diversi rumors sul futuro professionale di Barbara D’Urso. La conduttrice televisiva sembra che potrebbe non far più parte dei palinsesti Mediaset a partire al prossimo anno. In molti suppongono che, forse, ha intenzione di sbarcare in Rai dopo anni al Biscione. Le indiscrezioni sembrano essere confermate da Rosario Fiorello.

Barbara D’Urso lascia Mediaset? Emergono degli indizi

Negli ultimi giorni una tra le conduttrici Mediaset più amate dal pubblico è finita al centro del gossip. Alcuni giorni fa ha condiviso una foto con il manager Lucio Presta che ha fatto molto discutere: i due non si sono parlati per anni in seguito a delle accuse, piuttosto pesanti, mosse dal marito di Paola Perego. A quanto sembra, però, l’ascia di guerra è stata seppellita e i due hanno deciso di fare pace.

L’avvicinamento tra Barbara D’Urso e Lucio Presta ci sarebbe l’intenzione di sbarcare in Rai dopo tanti anni passati in Mediaset. La conduttrice quest’anno è finita ai margini del Biscione, in quanto ha continuato a condurre solo il suo talk Pomeriggio 5, una grande differenza dagli scorsi anni in cui era tra le regine di Canale 5. Secondo quanto riportato da Pipol Tv, l’attrice protagonista di Taxi a due piazze sognerebbe di co-condurre La Vita in Diretta con Alberto Matano o di avere uno spazio tutto per sé, magari al posto di Serena Bortone.

L’eventuale passaggio alla Rete ammiraglia, però, avverrebbe in maniera graduale. “Basta che ci sia un ingresso non da protagonista ma a favore del servizio pubblico“, è stato riportato. Per il momento la conduttrice non ha ancora smentito il presunto interesse per la Rai. A far insospettire ancora di più è stata la rassegna stampa mattutina fatta da Rosario Fiorello a Viva Rai2. Il conduttore ha aperto con una bella notizia, ricordando che da aprile le bollette della luce subiranno un calo del 55%. “Sapete perché? Perché Barbara D’Urso non andrà in onda“, ha aggiunto.

La battuta di Fiorello potrebbe essere solo frutto dell’ironia, infatti il conduttore ha poi raddrizzato il tiro salutando la collega con affetto. D’altronde i rapporti tra i due sono sempre stati ottimi e in più occasioni la conduttrice ha condiviso degli scatti insieme. Il commento di Fiorello, un chiaro riferimento alle luci usate negli studi di Pomeriggio 5, al momento non ha ricevuto repliche. Se la presentatrice dovesse effettivamente fare il grande salto alla rete concorrente, però, ci aspettiamo che aggiorni i suoi fan.

Lahti: la città meno inquinata del mondo

Lahti ha intrapreso molte iniziative per trasformare la sua città in modo sostenibile. Pioniera in alcuni settori come l’economia circolare, questa città finlandese ricicla il 96% dei rifiuti domestici trasformandoli in elettricità. Ed entro il 2025 intende raggiungere l’obiettivo di diventare neutrale pe le emissioni di carbonio. Si tratta di una sfida che la Finlandia ha fissato al 2035 su scala nazionale, mentre l’Unione Europea ha fissato questo limite al 2050. Questa trasformazione sostenibile prevede anche la limitazione del numero di veicoli nel centro città per migliorare la qualità dell’aria. Ma anche ripulendo i luoghi inquinati, come il lago Vesijarvi che confina con questa ex città industriale. È diventata un’area ricreativa per gli abitanti e i turisti e un habitat per molti pesci.

Cosa fare a Lahti?

È impossibile annoiarsi in questa città scandinava! Nota per aver ospitato la Coppa del Mondo di salto con gli sci, Lahti è sia una città sportiva che una città dove rilassarsi! In inverno, le attività all’aperto sono all’ordine del giorno. Sci, motoslitta, snowkite, slitte trainate da cani, tutto è permesso per godere della natura finlandese. È semplice, in questa piccola città tutti fanno sci di fondo! Se siete fortunati, durante queste passeggiate potrete imbattervi in alcuni animali: volpi bianche, renne e forse anche lupi dell’Alaska. In estate, il lago Vesijarvi è un luogo ideale per la pesca, la canoa e la navigazione. I caffè, i bar e i ristoranti del centro e del porto turistico sono sempre molto frequentati in questo periodo.

E no, non l’avevamo dimenticato! Impossibile non menzionare l’attività più importante durante un soggiorno in Finlandia: la sauna! Relax e benessere sono all’ordine del giorno. La sauna finlandese è il luogo ideale per rilassarsi dopo una giornata attiva. Un momento di relax che aiuta anche ad alleviare alcuni disturbi come reumatismi, ansia o problemi della pelle. Di solito, dopo la sauna, è d’obbligo un tuffo in un lago ghiacciato. La sensazione di questa sorprendente è decisamente unica!

Come arrivare:

  • Una volta arrivati all’aeroporto di Helsinki-Vantaa, potete prendere un treno per Lahti. Il viaggio dura circa un’ora.

Dove mangiare e bere:

  • Il caffè Kariranta. Situato in una vecchia stazione ferroviaria, questo caffè offre cibo dolce e salato. Bagel, torte e pasticcini sono disponibili per i turisti in cerca di cibo gustoso. E la parte migliore è che tutto è fatto in casa!
  • Teerenpeli. Per le serate di festa, la gente del posto si ritrova al Teerenpeli, un bar nel centro della città con birreria e distilleria proprie. Il team produce la propria birra, come la birra al mirtillo rosso. Nel 2020, il bar è stato anche premiato come miglior produttore di whisky al mondo.

Dove dormire:

  • Haasi Mirror Houses – Costruito sopra il molo del lago, questo hotel a cinque stelle ha un’architettura unica. Le pareti delle camere sono vetrate e offrono una vista mozzafiato sul lago. Permettono di ammirare i tramonti rimanendo al caldo! Dall’esterno, il paesaggio si riflette sulle pareti di vetro. Situato a 35 km da Lahti, l’hotel dispone di ristorante, bar e spiaggia privata.

Miami, Medvedev è in finale

Daniil Medvedev è il primo semifinalista del Masters 1000 di Miami. Il tennista russo ha vinto il derby contro Karen Khachanov imponendosi in tre set in una partita durata 2 ore e 20 minuti circa.

Medvedev, che attende in finale il vincente dell’attesissima semifinale tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, si è imposto con i parziali di 7-6, 3-6, 6-3. Khachanov saluta così la Florida dopo un torneo di tutto rispetto, e da lunedì sarà il numero undici del mondo.

Caro vecchio telefono: sempre più persone abbandonano lo smartphone

Sei stanco di stare sempre incollato allo smartphone? La costante raffica di notifiche e la pressione di essere connessi al mondo 24 ore su 24, 7 giorni su 7?

Ti mancano i vecchi tempi in cui i telefoni servivano solo per effettuare chiamate e inviare messaggi, e al limite giocare a Snake?

Beh, non sei solo.

Negli ultimi anni, c’è stata la tendenza crescente di abbandonare gli appariscenti smartphone per tornare a telefoni più semplici e classici, soprannominati affettuosamente “dumbphones” da molti.

Ma perché questo improvviso ritorno di interesse? Analizziamo alcuni dei motivi alla base di questa rivoluzione retrò.

I vantaggi di tornare alla “vecchia scuola”

Jose Briones, 27enne del Colorado, ha abbandonato il suo smartphone per un “cellulare”, e da quel momento non ha più guardato indietro.

“La gente dimentica che vivevamo senza smartphone, il mondo funzionava anche prima degli smartphone”, spiega Briones.

Nel tentativo di semplificarsi la vita, usa i cd quando vuole ascoltare la musica, invece dello streaming. Quando deve andare da qualche parte, stampa la mappa prima di partire e, se necessario, chiede informazioni ai passanti. 

“Una scelta per le persone che vogliono riconquistare il loro tempo e la loro attenzione e avere una vita più profonda e propositiva”.

Come riportato da ExplodingTopics, a livello globale le persone passano in media 6 ore e 58 minuti davanti allo schermo al giorno, con un aumento di quasi 50 minuti al giorno dal 2013.

Briones non è solo nella sua ricerca di riconnettersi al mondo analogico. Aiuta infatti a moderare una pagina Reddit dedicata ai cosiddetti “dumbphones”, che conta più di 17.000 membri.

Un membro della pagina reddit – Melanin_King0 – dice di sentirsi meglio in generale da quando è passato a un dumbphone circa tre settimane fa.

“Quando ero costantemente sul mio smartphone, sentivo come se il mio cervello si annebbiasse”.

Questo sentimento è supportato da uno studio condotto lo scorso anno dalla Lorestan University of Medical Sciences, secondo cui l’uso eccessivo dello smartphone è fortemente correlato all’aumento dei livelli di ansia e stress tra gli studenti.

Inoltre, un altro motivo per cui in molti optano per i celulari basici è che sono molto più convenienti rispetto agli smartphone.

Un semplice telefono puà costare soli € 30 rispetto ai € 1000+ dell’ultimo iPhone 14 Max Pro.

Un altro tipo di smartphone

Sebbene il mercato dei dispositivi non smartphone sia modesto, alcune aziende si rivolgono ai consumatori che scelgono di seguire la tendenza tornata in auge.

Una di queste società ha sede a Brooklyn e produce il Light Phone, il cui slogan è  “progettato per essere usato il meno possibile”.

I loro telefoni sono minimalisti ed escludono deliberatamente i social media, la navigazione in Internet e altre funzionalità potenzialmente stressanti.

Il telefono può, tuttavia, funzionare come hotspot wireless e includere strumenti di base come il lettore musicale e l’app per le mappe.

Secondo gli amministratori delegati, sia Light Phone che il suo concorrente Punkt hanno registrato una crescita delle vendite.

Quindi, è ora di dire addio ai nostri smartphone e tornare alle origini? La scelta è solo tua.

Il tramonto dello Spid: ecco cosa potrà fare da oggi la Cie

Con l’apertura a nuove modalità di utilizzo, la Carta di identità elettronica (Cie) si appresta a sostituire in toto lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale): i livelli 1 e 2 del documento consentiranno infatti di accedere in modo semplice a una serie di servizi della Pubblica amministrazione fino ad ora preclusi.

Documento unico

L’obiettivo di arrivare a “spegnere lo Spid” era stato da tempo anticipato dal sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione Alessio Butti, che aveva spiegato chiaramente a Il Corriere il perché di questa decisione. “Uno Stato serio deve essere l’unico a poter disporre ed erogare certificati di identità anche digitali, mentre Spid usa identity provider privati”, aveva precisato l’esponente di Fratelli d’Italia. Oltre ciò, l’elevato livello di sicurezza richiesto dalla stessa Unione europea per quanto concerne l’identità elettronica è ad ora raggiungibile esclusivamente proprio con la Cie.

Nella giornata di oggi, venerdì 31 marzo, Butti ha spiegato alla Camera che, pur essendo da rispettare determinate tempistiche per arrivare al completamento della transizione, la strada è tracciata.”Nessuno spegne nulla”, ha dichiarato il sottosegretario,”quanto già esiste rappresenta un patrimonio su cui costruire ogni soluzione possibile per il futuro”, e sono in corso “attività per l’utilizzo di Cie anche in mobilità”. La prima necessità resta quella di “dare luogo a un serio processo di razionalizzazione del sistema di identità digitale attraverso un unico sistema di accesso a tutti i servizi della Pubblica amministrazione e per il servizio sanitario”.

Cosa cambia

Come indicato qualche giorno fa sul portale Cartaidentita.it dal Viminale, saranno sufficienti le credenziali di livello 1 e 2 della propria Cie “per accedere in modo più semplice e veloce ai servizi online della Pubblica amministrazione e a quelli dei privati dotati del pulsante ‘Entra con Cie'”. In precedenza, per i possessori di carta d’identità elettronica era possibile accedere ai servizi della Pa solo con un livello 3, cosa che richiede o l’utilizzo di un lettore di smart card per pc o laptop o il possesso di uno smartphone con tecnologia Nfc.

Ora cambia tutto, dato che “i cittadini in possesso di Cie possono accedere ai servizi online in pochi passi e da qualsiasi dispositivo, semplicemente attivando una coppia di credenziali (username e password) o, se richiesto dal servizio, un secondo fattore di autenticazione (codice temporaneo OTP, scansione QR code)”. Anche nel caso in cui non si sia in possesso del documento fisico, sarà sufficiente digitare il Puk e il numero di serie associato alla propria Cie, dati che il Comune è tenuto a fornire all’utente nelle fasi di richiesta.

Attivazione

Le credenziali devono essere innanzitutto attivate con una procedura online, ancora prima di ricevere fisicamente la carta. Basterà aver fatto domanda di ottenimento del documento presentando i propri contatti, come email e numero di telefono. “Puoi attivare le credenziali, anche prima della consegna della Cie, semplicemente: inserendo il tuo codice fiscale, il numero di serie della Cie e alcune cifre della prima metà del codice Puk (presenti sulla ricevuta che ti è stata rilasciata) e proseguendo con la procedura di attivazione”, precisa ancora il Viminale. In caso di smarrimento del Puk, su Cartaidentita.it, è si spiega anche come recuperarlo.

Pur non essendo più strettamente necessario come prima, il livello 3 continua ad essere ancora richiesto per alcune specifiche attività, ad esempio l’apposizione su certe tipologie di documenti della propria firma digitale.

Max Verstappen minaccia l’addio anticipato alla F1

Le parole di Max Verstappen

Max Verstappen ha più volte dichiarato di non voler restare fino a 40 anni in Formula 1 ma stavolta le sue parole faranno rumore.

Il due volte campione del mondo, interrogato dai portoghesi di Sport Tv sulle novità nel circurs, ha dichiarato: “Sono soddisfatto delle gare principali. Penso che siano molto migliori sotto il punto di vista emotivo. Naturalmente spero che non ci siano troppi cambiamenti, altrimenti non resterò qui a lungo”.

E’ stato Sebastian Vettel il primo pilota a vincere un campionato del mondo con la Red Bull. Il tedesco ha messo tutti in fila per quattro anni di fila, dal 2010 al 2013. La scuderia austriaca è tornata al successo nel 2021 grazie all’olandese Max Verstappen, con il figlio d’arte che si è ripetuto l’anno seguente. Se nel 2021 c’era stata battaglia fino all’ultimo, non è stato così nel 2022.

Igor il Russo pesta l’agente con una piastrella: “Vi uccido a uno a uno”

Ha colpito e ferito al volto un agente del penitenziario di Estremera (Madrid) con una piastrella impugnata a mo’ di coltello. A quanto pare, la furia cieca di Igor il russo non conosce limiti: appena due anni fa, aggredì con le medesime modalità 5 guardie del carcere La Moraleja, a Dueñas, nella provincia di Palencia. Il killer serbo, al secolo Nobert Feher, in Italia fu condannato all’ergastolo per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri, uccisi tra Riccardina di Budrio (Bologna) e Portomaggiore (Ferrara) nell’aprile del 2017, e quello tentato di Marco Ravaglia, che si salvò solo fingendosi morto e trattenendo il respiro. Stessa sorte per Feher anche in Spagna, dove giovedì scorso gli è stata assegnata la pena massima per altri 3 delitti commessi in Aragona durante il periodo di latitanza.

L’aggressione all’agente

Stando a quanto racconta Il Messaggero di oggi, il killer serbo ha riproposto una “scena fotocopia” dell’aggressione avvenuta nell’aprile del 2021 tra le mura del penitenziario di Dueñas. Quando i funzionari madrileni sono andati a prelevarlo dalla cella di isolamento, il pluriomicida si è scagliato con la piastrella contro una delle guardie carcerarie procurandogli una ferita profonda al viso (un taglio profondo circa 7 centimetri). E proprio come due anni fa, indossava una “armatura” fatta di giornali e riviste infilati sotto i vestiti. Dopo essere stato bloccato dai poliziotti è passato alle minacce: “Vi uccido tutti, uno a uno”.

“Igor vive in una tensione permanente”

La vicenda è stata rilanciata anche dal sito d’informazione HoyAragon.es che ha raccolto i commenti degli operatori del carcere. “Igor è estremamente aggressivo – hanno dichiarato gli agenti del penitenziario di Estremera al giornale spagnolo – dobbiamo stare molto attenti. Vive in una tensione permanente, si sente sempre in guerra contro tutti e immagina che tutti siano contro di lui. Da anni terrorizza chi è incaricato di vigilare sulla sua sicurezza”. Nella sua cella sono state trovate anche le ossa di alcune costolette di maiale che aveva affilato come fossero coltelli. “Non crediamo abbia qualcosa qualcosa di personale contro gli agenti che attacca. – hanno continuato i poliziotti – diventano obiettivi solo perché sono le uniche persone che vede”. Il killer ora rischia di essere trasferito in un altro carcere: ne ha già cambiati sei da quando è finito in manette.

Bimbo di 10 anni azzannato da uno squalo: «Lesioni gravi alla gamba e ai nervi». La famiglia chiede aiuto online

Dillon era in vacanza in Messico, a Cancun, con la sua famiglia e come ogni bambino, era immerso nell’acqua a giocare e nuotare, finché un’onda lo ha travolto e ha sentito un dolore tremendo ad una gamba. Il bambino di 10 anni è stato morso da uno squalo che gli ha danneggiato pesantemente la gamba, recidendo anche i nervi.

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Disperazione e paura

La mamma, disperata, ha cercato subito i soccorsi e lo ha portato in ospedale, ma per riprendersi il bambino dovrà affrontare un lungo percorso. La storia di Dillon Armijo è finita su GoFundMe, sito dedicato alla raccolta fondi, di cui la famiglia ha necessità per affrontare le spese mediche.

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Speranza della mamma

«L’ho sentito urlare, quel momento è stata la cosa più travolgente che abbia mai vissuto in vita mia», il racconto della mamma di Dillon al programma tv Good Morning America. Il morso dello squalo ha provocato gravi lesioni alla gamba, la rottura di due ossa e la lesione dei nervi, tendini e menisco.

Fino ad oggi il bambino ha dovuto subire quattro interventi chirurgici, che hanno «hanno riparato con successo quasi tutti i danni causati dal morso di squalo», si legge sulla pagina GoFundMe.

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