Tsunami Credit Suisse: perde 7,9 miliardi e il titolo affonda in Borsa

Il Credit Suisse, travolto da una serie di scandali finanziari, ha registrato nel 2022 la sua più grande perdita annuale dalla grande crisi del 2008 e prevede di andare ancora più in passivo nel 2023. Violentissimo l’impatto in Borsa con il titolo che cede oltre il 10 per cento. La seconda banca svizzera, che a ottobre ha presentato un drastico piano di ristrutturazione, ha riportato un rosso netto di 7,3 miliardi di franchi svizzeri, pari a 7,9 miliardi di dollari. Citando l’impatto degli oneri di ristrutturazione e l’uscita dalle attività non strategiche, l’istituto ha dichiarato in un comunicato che «si aspetta che il gruppo registri una perdita sostanziale prima delle imposte nel 2023». I costi di ristrutturazione sono stimati in circa 1,6 miliardi di franchi svizzeri quest’anno e in circa un miliardo nel 2024. Le atteseNell’ultimo trimestre, la perdita netta attribuibile agli azionisti è stata di quasi 1,4 miliardi di franchi, leggermente inferiore alle attese. A novembre, la banca aveva emesso un «profit warning» a causa degli oneri di ristrutturazione, della minore attività sui mercati dei capitali e dei ritiri di grandi clienti, affermando di aspettarsi una perdita fino a 1,5 miliardi di franchi svizzeri. Il Credit Suisse ha registrato deflussi netti di attività per 110,5 miliardi di franchi svizzeri solo nel quarto trimestre dello scorso anno. «Abbiamo assistito a un’inversione di tendenza a gennaio», ha dichiarato il direttore finanziario, Dixit Joshi, spiegando che i deflussi di capitale si sono concentrati soprattutto a ottobre, ma sono rallentati a dicembre. La ristrutturazioneL’ampio piano di ristrutturazione presentato a ottobre è incentrato sulla drastica riduzione delle dimensioni dell’unità di investment banking, al centro degli scandali. Tra i cambiamenti, Credit Suisse ha deciso di rilanciare il suo marchio First Boston, dal nome di una banca d’investimento statunitense che ha assorbito nel 1990, riunendo le sue attività di mercato dei capitali e di consulenza. Giovedì scorso, poi, la banca ha annunciato l’acquisizione delle attività di M. Klein & Company per 175 milioni di dollari, compiendo così un passo avanti nella trasformazione del suo ramo di investment banking.

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