I peni di mare esistono, i peni di mare sono tra noi

C’è stato un boom mediatico assurdo dietro i peni di mare, i social network solo letteralmente impazziti alla notizia. Le testimonianze fotografiche hanno immortalato gli esemplari a Drakes Beach in California. Eppure sono semplicemente dei Urechis caupo.
Non sono pesci ma vermi marini che vivono sotto la sabbia lontano dagli occhi indiscreti dei fotografi. L’arrivo sulle spiagge molte volte è legata alle mareggiate o alle tempeste.
Si tratta di invertebrati marini appartenenti alla famiglia delle Urechidee, avvistarli nel loro habitat naturale è davvero difficile. Questi vermi hanno la capacità di scavare tunnel nella sabbia dei fondali più bassi e sabbiosi, alle volte anche fangosi. Passano lì tutta la loro vita nutrendosi con ciò che trovano. La loro presenza è testimoniata da piccole e quasi impercettibili protuberanze nella sabbia a forma di cono con muco e secrezioni varie. Queste sono prodotte dagli stessi animali ed espulse fuori dalla tana per intrappolare il cibo collegate direttamente alla bocca. Il pasto prediletto è composto da plancton e batteri.
Caratteristiche dei pesci pene
Così a prima vista i pesci pene sono rosa, carnosi e lunghi circa 20 centimetri. Nel lessico comune ormai hanno avuto questo appellativo, ma gli zoologi li chiamano vermi locandieri. Qualcuno doveva dare loro un minimo di dignità. In più si dimostrano accoglienti con gli altri abitanti dei fondali, da lì il nome. La loro tana è molto frequentata da molluschi, crostacei e piccoli pesci in cerca di cibo e riparo. Tecnicamente questa pratica di condivisione si chiama commensalismo e sottolinea come un organismo sia in grado di instaurare una vera e propria relazione.
A recare danno a questi animali ci sono le lontre, gli uccelli, gli squali e le razze, ma anche l’uomo. In Asia sono considerati una delizia per il palato con proprietà afrodisiache.
In natura gli animali con sembianze falliche sono numerosi, è il caso di altri due animali marini: il Geoduck e il Vampiro di mare.
Geoduck, il mollusco più grande del mondo
Questo animale è originario del Nord America ed è una super vongola dotata di proboscide in grado di misurare anche più di un metro. Proprio come la parente stretta vive sotto la sabbia argillosa. Ma la diffusione è piuttosto estesa, di solito la presenza si attesta in acque basse dalle quali spruzza un getto d’acqua molto evidente.
Può vivere fino a 140 anni, l’esemplare più longevo di anni ne aveva 168 ed è stato trovato in Canada. Esiste una vera e propria pesca di Geoduck, ma si tratta più di una caccia al tesoro perché bisogna scavare molto in profondità per trovarlo. Vengono in aiuto pale o pompe che erogano forti getti per muovere la sabbia, altre volte si tratta di immergersi direttamente nel fango.
L’intento della pesca è la commercializzazione. La vendita si aggira intorno agli 80 Euro al chilo ma si tiene conto che un mollusco adulto arriva a pesare circa 450 grammi. Le prospettive di guadagno legate a questi animali non è cosa recente, così come il desiderio di portarli in tavola. Intorno agli Anni ’70 sono stati creati i primi allevamenti con appositi impianti.
Nella cucina orientale viene consumato bollito e servito a fette sottili insieme a sala di soia e wasabi. Con il tempo anche i più grandi chef si sono cimentati nelle diverse preparazioni e oggi le ricette sono tantissime.
Pesce vampiro, il succhiasangue
Non ha una bella nomea, il suo vero nome è lampreda ma è più conosciuto con l’appellativo di pesce vampiro. Si tratta di un animale molto antico con una bocca tonda e tanti piccoli dentini affilati. Si nutre principalmente di sangue che preleva direttamente dalle sue vittime con la lingua appuntita. A seconda dei periodi dell’anno, e delle fasi riproduttive, è possibile trovarlo in mare ma anche in fiumi, riesce a sopravvivere sia in acqua salata sia in quella dolce. Non è un cacciatore ma piuttosto un parassita, si attacca letteralmente alle sue prede e non fa grandi distinzioni tra una specie e l’altra. Ci sono stati anche attacchi all’uomo. Ha l’abilità di agire indisturbato in modo impercettibile grazie ad una sorta di anestetico naturale che inietta sottopelle. Ha una grande diffusione in quasi tutte le parti del mondo. Vive a basse profondità e preferisce fondali ghiaiosi a quelli sabbiosi. Ci sono esemplari anche in Italia.
Anche questo pesce è considerato una prelibatezza, si attestano numerosi fonti già dagli Antichi Romani; nel Nord Europa l’hanno eletto patrimonio gastronomico.