Forti terremoti in Turchia, magnitudo 7.8

Due forti scosse di terremoto – la prima con magnitudo 7.8, la seconda 6.7 – hanno colpito stanotte la Turchia meridionale al confine con la Siria, seguite poi da altre scosse di minore entità. Ci sono molte vittime: morti, feriti e persone intrappolate fra le macerie delle case crollate.

Il primo sisma è stato registrato alle 03.17 ora locale (le 02.17 in Italia), non lontano dal confine con la Siria, nella provincia a maggioranza curda di Gaziantep, a poco più di 20 chilometri dal capoluogo e 16 dalla cittadina di Nurdağı. Investite anche le province di Malatya e Diyarbakir, dicono i media turchi. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano (INGV) e del servizio geologico statunitense USGS, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità. La seconda scossa a pochi minuti di distanza, alle 02.28 locali, pochi chilometri più a nord.

I media turchi riportano la notizia di almeno 10 morti, ma è un bilancio provvisorio: sono decine gli edifici distrutti. Le immagini diffuse in rete mostrano case crollate e persone che si aggirano nella notte fra le macerie, in diverse città del sud-est del Paese. L’entità del sisma e il fatto che investa una zona popolosa e fitta di edifici privi di strutture antisismiche fanno temere che l’impatto possa essere pesante. 

Il movimento è stato avvertito anche in Libano, Siria e Cipro. La Turchia si trova in una delle zone sismiche più attive al mondo. Nell’agosto 1999, un terremoto di magnitudo 7,4 ha colpito il nord-ovest del paese, uccidendo 17mila persone. 

Il dipartimento della Protezione civile italiana, sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (Cat) dell’Ingv, ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane. Si raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali, avverte in una nota il dipartimento.

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