Armie Hammer dopo le accuse di cannibalismo: «Ho tentato il suicidio»

Armie Hammer è pronto a raccontare la sua verità.
L’attore statunitense diventato famoso in tutto il mondo insieme al collega Timothée Chalamet grazie al film Chiamami col tuo nome (aka Call me by your name) è tornato a parlare dopo due anni di silenzio, rivelando non solo di aver subito abusi sessuali da adolescente da parte di un religioso, ma anche di aver preso in considerazione l’idea di togliersi la vita a seguito delle accuse mosse nei suoi confronti.
Nel 2021 infatti Armie Hammer è stato accusato di violenza e cannibalismo da alcune donne i cui racconti hanno portato alla luce la presunta vita segreta dell’attore di Assassinio sul Nilo che, fino a quel momento, era una delle star più gettonate, amate e ammirate di Hollywood.
Dopo aver visto crollare a picco la sua popolarità così come la sua carriera a Hollywood, Armie ha deciso di raccontare la sua verità all’interno di una nuova intervista (la prima dopo due anni) che sta facendo molto discutere e questo non solo perché Hammer continua a negare ogni accusa di stupro, sebbene ammetta di essere stato offensivo nei confronti di alcune donne che aveva contattato e incontrato su internet, ma anche perché imputa la sua passione per il BDSM a un abuso sessuale subito a soli 13 anni da parte di un giovane religioso.
«Quello che ha fatto su di me è stato introdurre la sessualità nella mia vita in un modo che era completamente fuori dal mio controllo», ha spiegato ad Air Mail l’attore visto in Gossip Girl Armie Hammer. «Ero impotente in quella situazione e la sessualità mi è stata presentata in un modo spaventoso in cui non avevo alcun tipo di controllo. I miei interessi poi sono andati verso il: voglio avere il controllo della situazione, sessualmente», ha proseguito la star di The Social Network rivelando come quel trauma abbia poi influenzato il suo modo di vivere, affrontare e vedere il sesso.
«Ho avuto uno stile di vita molto intenso ed estremo. Prendevo queste donne e le portavo dentro questo vortice di viaggi, sesso, droghe e grandi emozioni. Poi, non appena avevo finito, le lasciavo andare e passavo alle successive, facendo sentire quelle precedenti abbandonate e usate», ha ammesso Armie Hammer che, oggi, sembra riuscire a vedere per la prima volta con chiarezza quanto il suo atteggiamento sia stato scorretto.
«Sono qui per riconoscere i miei errori, assumermi la responsabilità del fatto che ero uno str**zo, che ero egoista, che ho usato le persone per farmi sentire meglio e, una volta che avevo ottenuto ciò che volevo, sono andato avanti», ha proseguito il 36enne aggiungendo: «Ora sono una persona più sana, più felice, più equilibrata. Sono in grado di essere presente per i miei figli in un modo in cui non lo sono mai stato prima. Sono veramente grato per la mia vita, la mia guarigione e tutto il resto. Non tornerei indietro e annullerei tutto quello che mi è successo».
Una passato difficile da cancellare quello di Hammer che, dopo lo scandalo che lo ha travolto, è stato abbandonato dalla sua agenzia venendo anche licenziato da numerosi progetti a iniziare dalla pellicola Un matrimonio esplosivo – Shotgun wedding, dove Armie avrebbe dovuto recitare al fianco di Jennifer Lopez.
Negli ultimi due anni l’attore (la cui vita è stata raccontata nella docuserie House of Hammer) ha preso le distanze dal mondo dello spettacolo trasferendosi alle Isole Cayman dove, oltre a frequentare una rehab, ha anche lavorato come agente immobiliare nel tentativo di prendere le distanze dall’uomo che era un tempo dando il via a una nuova fase della sua vita.