Il Regno Unito non esclude di uscire dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo se i tribunali bloccheranno il suo piano migratorio

Il primo ministro britannico Rishi Sunak non esclude di uscire dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) se la Corte europea dei diritti dell’uomo si pronuncerà contro la nuova legge sull’immigrazione che annuncerà a breve e che “spingerà il diritto internazionale al limite”, hanno dichiarato al Times fonti vicine al primo ministro.
L’anno scorso la Corte di Strasburgo ha paralizzato la politica di deportazioni in Ruanda del governo allora guidato da Boris Johnson, in un nuovo scontro tra la Corte e le autorità britanniche, che ora stanno preparando una dura legislazione anti-immigrazione in vista della prospettiva di ricevere un numero record di migranti nel 2023.
Secondo le fonti del Times, Sunak e il ministro dell’Interno Suella Braverman hanno dichiarato di essere pronti ad abbandonare la Convenzione se Strasburgo si pronuncerà contro i piani.
“Questo disegno di legge si spingerà il più possibile all’interno del diritto internazionale. Stiamo spingendo i limiti di ciò che è legalmente possibile e all’interno della CEDU”, secondo una fonte governativa.
La stessa fonte afferma che il governo britannico è convinto che il piano vincerà a Strasburgo, ma “se la Corte deciderà di mantenerlo nonostante la convalida dei nostri tribunali, allora sapremo che il problema non è nostro”.
“Se questo è il caso, allora ovviamente sarà disposta a riconsiderare se è nell’interesse a lungo termine del Regno Unito far parte della CEDU”, aggiunge la fonte.
Giovedì il primo ministro britannico ha delineato i contorni di un nuovo sistema che accelera la detenzione, gli appelli e l’espulsione dei migranti “nel giro di giorni o settimane, non di mesi o anni”, ha dichiarato in un’intervista a TalkTV, riportata dal Guardian.
Sunak ha sostenuto che l’opinione pubblica dovrebbe giudicarlo in base alle sue azioni per frenare l’immigrazione clandestina, come la firma di un accordo con la Francia per rafforzare la sorveglianza del transito di piccole imbarcazioni di migranti nel Canale della Manica.
Fonte: (EUROPA PRESS)